Il 2025 è l’anno, se si parla di Alfa Romeo, del lancio del nuovo Stelvio. La nuova generazione del SUV prodotto a Cassino è in arrivo e cresce l’hype per chi inizia a immaginarselo marciante su strada. Quasi scontato che lo vedremo da qui all’estate, con l’arrivo sul mercato calendarizzato per il fine anno, ma la domanda sorge spontanea. Basterà la confermata versione elettrica a sostenere le vendite? Una recente dichiarazione di Santo Ficili, nuovo CEO dello storico Marchio nato nel 1910, ha smentito direttamente questa possibilità.
Sì, il debutto del nuovo Stelvio sarà accompagnato dal lancio dell’inedita versione elettrica su base STLA Large, ma l’arrivo della Stelvio ibrida è…solo rimandato. Al Salone di Bruxelles Ficili ha confermato di aver visto dal vivo le due vetture (Stelvio e Giulia, ndr.) finite e di esserne rimasto particolarmente colpito. Nelle stesse dichiarazioni ha anche confermato che all’elettrico seguirà lo Stelvio ibrido con un range extender, anche se è presto per fare supposizioni circa la natura dell’ibrido con motore termico in qualità di generatore di energia e non di trazione alle ruote.
Se per il primo Stelvio elettrico della storia l’apertura ordini è da ritenersi plausibile entro l’autunno, con prime consegne alle concessionarie entro Natale 2025, per il nuovo SUV ibrido della Casa italiana l’anno di riferimento è il 2026. Sarà, altresì, l’anno della nuova Giulia (per cui sarà previsto lo stesso iter, prima elettrica poi ibrida nel corso del 2027).
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Sembrano lontani i tempi in cui si paventava un futuro esclusivamente elettrico per molti brand, Alfa Romeo inclusa. Solo recentemente, nonostante qualche anticipazione di Jean Philippe Imparato ancora nel ruolo di amministratore delegato del brand, si è avuta conferma che Giulia e Stelvio condivideranno nuovi motori ibridi dotati di range extender. Se Ficili ha dato come orizzonto temporale un vago “secondo momento”, è ipotizzabile pensare che i test su strada inizieranno già nel corso di quest’anno e che l’arrivo ufficiale sul mercato possa concretizzarsi già nel corso del 2026 con prezzi più bassi rispetto allo Stelvio elettrico.
Per Stellantis si prospetta un fine anno interessante. Da un lato a Mirafiori partirà la produzione della FIAT 500 ibrida, con forme del tutto simili all’elettrica, mentre a Cassino si inizierà a produrre a pieno ritmo lo Stelvio elettrico e preparare le linee per accogliere il montaggio delle unità ibride che conosceremo meglio nel corso dell’anno.
Sarà una vettura interessante, diversa dalle plug-in cui siamo abituati. Con il concetto di range extender, infatti, si può ipotizzare un motore come l’e-Power di Nissan dove il 1.5 tre cilindri della Qashqai e della X-Trail (cui si aggiunge il 1.2 della Nissan Note e-Power sul mercato domestico giapponese) funge da generatore e non muove direttamente le ruote, le quali vengono alimentate direttamente dal motore elettrico con i tutti i vantaggi che ne conseguono.
Bocche cucite in Stellantis: che motore monterà la Alfa Romeo Stelvio ibrida?
Il Nuovo Stelvio, ibrido ed elettrico, crescerà di dimensioni rispetto all’attuale (4,69 metri) e la stessa Casa ha rilasciato prima di Natale un teaser per gli auguri dove, sul finale, si intravede la forma definitiva delle luci posteriori, inedita (foto di copertina).
Sarà interessante capire, volgendo lo sguardo al lato A, se come per Junior verranno utilizzate calandre a forma di trilobo diverse a seconda della motorizzazione. Infine, capire se il futuro Stelvio Quadrifoglio sarà solo elettrico o anche ibrido.