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Pagelle GP Abu Dhabi 2019: diamo i voti ai protagonisti dell’ultima gara della stagione

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Con i fuochi d’artificio che hanno accompagnato l’arrivo dei piloti sul traguardo di Yas Marina, va in archivio anche l’ultima gara del mondiale di F1, un mondiale che ha confermato, per il sesto anno consecutivo, lo stato di forma del team Mercedes, campione per la sesta volta consecutiva, e del suo pilota di punta, ancora protagonista di una performance stratosferica. Partiamo proprio da Lewis Hamilton per le nostre pagelle del GP di Abu Dhabi 2019.

Ultima gara stagionale per un Lewis Hamilton che poteva prendersela assolutamente comoda, e invece…stuzzicato dopo il risultato deludente del Brasile risponde con un altro weekend perfetto: pole, vittoria e giro veloce su un circuito dove la sua Mercedes è sembrata davvero imbattibile, tanto da aver dominato tutte le edizioni dal 2014 in avanti. Non stuzzicate il leone, perchè quando Lewis ruggisce è quasi imbattibile, ovviamente voto 10.

Non poteva fare di più di un secondo posto Max Verstappen (voto 9), complice anche qualche problema alla sua Power Unit Honda durante la gara, anche se sarebbe stato comunque ostico rimanere attaccato a Lewis. Max chiude la sua stagione in crescendo e questo è più che un ottimo auspicio per un pilota che punta seriamente ad avere ambizioni mondiali, già dal 2020.

Torna sul podio Charles Leclerc, attesa che durava ormai dal Gp di Russia. Dopo il pasticcio del sabato in qualifica il monegasco chiude terzo una stagione comunque soddisfacente. Il terzo settore è un macigno pesantissimo per la sua Ferrari e come per Max chiedere di più forse sarebbe stato davvero troppo. Il voto direi che è 7, come le sue pole position ottenute in questa stagione. Peccato per il terzo posto nel mondiale sfumato.

Grande gara di Valtteri Bottas che si prende un 8,5 in pagella: gara solida chiusa al quarto posto, ottimo risultato essendo partito dal fondo per la sostituzione della power unit. La Mercedes qui è davvero un missile e lui, per poco, non si prende pure il podio ai danni di Leclerc. Riuscisse a iniziare il 2020 come ha iniziato (e finito) il 2019, Bottas potrebbe seriamente puntare a qualcosa di più rispetto a qualche vittoria di tappa.

Prestazione sotto tono per Sebastian Vettel, quinto al traguardo e anche lui come Leclerc frenato da una SF90 non propriamente a suo agio sul circuito di Abu Dhabi. Il quinto posto finale è figlio di tutte queste difficoltà, ma è un bottino comunque troppo magro per lui e per la Ferrari. Sebastian avrà tutto l’inverno per ricaricare le pile e tornare il leader di cui la Ferrari necessita per andare all’assalto delle Mercedes: voto 5,5.

Sesto posto finale per Alexander Albon che chiude la sua stagione senza mai riuscire a salire sul podio. Il pilota thailandese dopo la sfortunata parentesi del Brasile, e seconda posizione persa per l’incidente con Hamilton, non riesce a ripetersi e fatica soprattutto se rapportiamo le sue prestazioni a quelle del buon Max. Nulla di grave perchè il ragazzo e veloce e consistente però oggi merita una sufficienza risicata voto 6,5.

Saluta la Formula 1, almeno per il 2020, Nico Hulkenberg, che si merita un bel 7 per la sua ultima gara. Nico è stato premiato dai tifosi come Driver of the day. Premio sicuramente più per la sua carriera che per il dodicesimo posto finale di una deludente Renault. Perdere questo pilota per il 2020 a mio avviso è un vero peccato perchè è uno dei più costanti di sempre. Speriamo sia solo un arrivederci.

Si conferma sempre sprezzante Sergio Perez, voto 8, che chiude al settimo posto la sua gara ed ottiene per la sesta gara consecutiva punti in classifica irridata. Questa serie di risultati porta il pilota messicano a 52 punti, chiudendo così decimo nella classifica piloti, un risultato davvero strepitoso visto che Checo guida una Racing Point. Meriterebbe davvero un’altra chance in un top team.

Voto 10 al guasto al DRS che, purtroppo solo per qualche giro, ci ha restituito la genuinità della Formula Uno. Vedere Hulkenberg riuscire a tenere dietro Bottas per diversi giri, ci ha ricordato come questa dannata invenzione abbia reso troppo artificiali una marea di sorpassi visti dal 2011 in avanti.

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