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Pagelle GP Russia 2019: promossi e bocciati della gara a Sochi

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Che gara è stata quella andata in scena sul misto di Sochi? Si è assistito a un gioco di squadra della Ferrari che definire poco furbo è dire poco così come è assurdo che qualcuno sia arrivato a pensare che Vettel si sia fermato appositamente per favorire l’ingresso della VSC…ma anche questa è F1.

Diamo i voti alla sedicesima prova del mondiale con le nostre pagelle del GP Russia 2019! Eccoli qua:

Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Russia e si avvicina a grandi passi al sesto titolo mondiale. Parlare di vittoria fortunata sarebbe davvero ingiusto perché quando decidi al sabato in Q2 di partire con le gomme medie, lo fai anche per sfruttare possibili finestre di safety car. Lewis come al solito è bravo a cogliere l’opportunità al volo, bravo anche a siglare il giro veloce e portarsi a casa l’intero jackpot. Cosa gli vogliamo dire che è solo fortuna? Lewis è una leggenda di questa sport, voto 9

Valtteri Bottas su un circuito che ama si porta a casa una seconda piazza importante anche per il suo morale, l’inizio di gara è deludente poi però dopo la sosta tiene dietro senza affanni Leclerc guidando in modo magistrale e senza commettere sbavature, quando corre così la Mercedes se la merita tutta, così come l’8 pieno in pagella.

Inutile girarci troppo attorno: a Sebastian Vettel la Ferrari l’ha fatta un po’ sporca. Il leader della corsa di norma fa il pit stop per primo, soprattutto se il secondo classificato è il tuo compagno di squadra e si è in controllo della corsa. In questo GP il buon Seb, monitor dei tempi alla mano, ne aveva di più e rischiare facendolo spingere a gomme finite per difendersi da Charles non aveva senso, inoltre mortificarlo così in mondo visione chiedendogli di fare strada al compagno di squadra è stato davvero avvilente.

Ci pensa l’ennesimo problema tecnico che lo porterà al ritiro a spegnere la sua corsa. Davvero divertente il suo team radio con la “richiesta” di tornare ai f.tt..i motori V12. Amen fratello. Solo per questo ma anche per il weekend voto 8,5.

Al sabato dopo quel giro di qualifica stellare c’era solo da alzarsi in piedi ed applaudire uno strepitoso Charles Leclerc, che sempre più si dimostra una sentenza in qualifica, quattro pole consecutiva, sei totali in stagione, poleman dell’anno. In gara però si smarrisce un po’, chiede strada al compagno di squadra ma sembra non avere il suo passo, sul finale dovrebbe passare Bottas che nella prima parte di gara distava oltre 20 secondi dal leader e non vi riesce. Porta a casa un terzo posto che lascia l’amaro in bocca, il giudizio è un 7,5.

Disastro Ferrari, perché quando hai tutte le carte in regola per fare una doppietta devi fare le cose semplici. La decisione di comunicare dei team order senza alcun senso, per giunta in momenti del tutto inopportuni nelle fasi iniziali di gara quando le posizioni non sono ben definite è da rischio suicidio. Il voto è 4 perché l’ennesimo problema tecnico a Vettel rovina un weekend che doveva avere tutto un altro sapore.

Weekend senza sussulti anche per la Red Bull che decide di scontare qua penalità e alla fine ottiene il massimo con entrambi i piloti. Max Verstappen chiude quarto e francamente non gli si può chiedere di più. Quando ha il mezzo per vincere state pur certi che lo fa, ma quando è evidente che la sua monoposto non è al passo con gli altri top competitor, lui deve badare al sodo pertanto il voto è 7,5.

Discorso un po’ diverso per Albon; è vero, partiva dalla pit-lane e chiude al quinto posto, pertanto  voi direte e che doveva fare di più? Ad esempio non finire a muro in qualifica perché sono queste cose che fanno ancora dubitare la scuderia su chi il prossimo anno affiancherà Max pertanto ad Alexander diamo un 7 di fiducia, perché stiamo ancora aspettando un acuto.

Menzione d’onore per Carlos Sainz e Sergio Perez, il primo compie una partenza spettacolare visto che per poco non si metteva in terza posizione, chiude la gara al sesto posto guidando in maniera eccellente voto 9. Il messicano che in qualifica sta da un anno umiliando il compagno di squadra trova un incredibile settimo posto, bravo Checo pilota ormai di una solidità comprovata voto 8,5.

Voto 2 alla Renault, perché al netto anche in questo GP di strategie spesso incomprensibili, figlie della mentalità contorta di una parte di ingegneri (chiedete al povero Hulkenberg) è la visione del futuro che preoccupa. Si vociferava di piani per andare a contrastare Mercedes e Ferrari, invece chiudono la partnership per la fornitura della power-unit con McLaren e resteranno pertanto i soli ad avere il motore prodotto in casa. Parole tante e progressi pochi.

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