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Pagelle GP Ungheria: Hamilton re di Budapest, Ferrari dietro la lavagna

2020 Hungarian Grand Prix, Sunday - LAT Images
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Pagelle GP Ungheria 2020: diamo i voti al terzo gran premio della stagione e ai suoi protagonisti, annunciati o meno.

Lewis Hamilton è ormai diventato il sovrano dell’Hungaroring: ottava vittoria in carriera sul circuito magiaro, pole numero 90 in carriera, 26 punti conquistati, (il Grand Chelem gli ha regalato il punticino in più) e supera Bottas in classifica piloti. Cos’altro chiedere a questo marziano? Voto 10.

Le ha provate tutte Max Verstappen, che conquista la seconda piazza in Ungheria. Il pilota olandese nei giri di formazione prima della gara rischia di combinare un pasticcio incredibile, sbattendo al muro la sua RedBull. I suoi meccanici sono chiamati agli straordinari e lo rimettono in pista e lui li ripaga con la solita gara da top driver, con omaggio, non scontato, alla sua “crew”. Per lui voto 9.

Ammettiamolo, lo abbiamo tutti etichettato come un “pilotino”, che corre in F1 solo perché il padre detiene una quota importante della Racing Point. Stiamo parlando di Lance Stroll e se guardiamo il confronto con Perez in qualifica nel 2019 finì 18 a 3 per il pilota messicano. Forse è presto per ricredersi ma, intanto, nel weekend ungherese, il ragazzo ha battuto sonoramente il compagno di squadra sia in qualifica che in gara, quarta posizione senza farsi doppiare. Bravissimo voto 8.

Voto alto a Magnussen e alla Haas, bravissimi a scegliere il timing giusto per la prima sosta e optare per le gomme slick quando gli altri ancora girano in intermedie, strategia che alla fine paga, grazie anche alla superba guida del pilota danese che regala un punticino prezioso per staccare la Williams all’ultimo posto nei costruttori e rilanciare la sfida all’Alfa Romeo, voto 8.

Ottiene probabilmente il massimo Sebastian Vettel che si merita un 7,5 in pagella: la sua SF1000 sembra non andare proprio avanti, il pilota tedesco è bravo alla prima sosta a correggere il suo muretto che voleva montargli gomme soft mentre Seb, saggiamente, impone le medie per limitare i problemi di graining, scelta che lo premia. Batte nuovamente Leclerc sia in qualifica che in gara, magra consolazione per una Ferrari doppiata dalla Mercedes e che sembra smarrita.

I bocciati nelle pagelle del GP Ungheria 2020

Valutazione molto simile per Bottas e Albon, voto 5 una insufficienza per entrambi i piloti perché le hanno prese malamente dai rispettivi compagni di squadra, il finlandese con una partenza horror qua in Ungheria si è precluso quel secondo posto che era il risultato minimo con una Mercedes a questo livello. Solito discorso per Albon, manca l’acuto sia in qualifica dove troppo spesso non è vicino a Max che in gara. In Ungheria ottiene un quinto posto dietro la Racing Point di Stroll, troppo poco, e a Milton Keynes non sono famosi per avere pazienza.

Altro weekend sottotono per Charles Leclerc: in qualifica perdere il duello con il compagno di squadra, poi in gara il pilota monegasco, a differenza di Vettel, si fida del box e monta le soft, faticando poi a tenere in pista una Ferrari capricciosa. Bravo a difendersi in tante occasioni ma concludere una gara dietro la Haas, mettendo a referto un altro 0 dopo il crash in Austria è da 4 in pagella.

Grave insufficienza per la Ferrari che si merita un 3 in pagella. L’onta del doppiaggio è inaccettabile per una squadra di tale blasone. Il problema è che con le norme attuali rimediare  è possibile solo in parte, e questo probabilmente rovinerà anche il 2021. Un dramma vero.

Molto male anche Kimi Raikkonen che sembra ormai il lontano parente di dell’Iceman che ha unito i tifosi in questi ultimi anni. Ultimo in qualifica e poi quell’errore al via, davvero troppo per un pilota con la sua esperienza (e il suo stipendio). Serve un altro Kimi, sempre più propenso ad appendere il casco al chiodo a fine stagione, per risollevare le sorti di una Alfa che spera anche nel suo contributo per portare punti alla causa. Voto 4,5.

Criticare il talento evidente di Russell per alcune gare sottotono sarebbe da miopi, perché al netto di qualche sbavatura il ragazzo nel piede ha delle prestazioni eccellenti, basti guardare la qualifica di questo Gp di Ungheria, poi però arriva la domenica e c’è ancora da riempire la casella “primo punto in carriera”, speriamo arrivi a breve. Voto 5.

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