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Porsche 962C: a Spa Francorchamps è bastato poco per distruggerla contro un muro [VIDEO]

Tempo di lettura: 2 minuti

Quasi un milione di euro su ruote letteralmente distrutto, in pochi secondi. È quanto accaduto sul circuito di Spa Francorchamps, con l’incidente che ha interessato una Porsche 962C.

L’auto, appena superata la chicane Bus Stop del circuito belga, quella che immette sul rettilineo di partenza, si stava avvicinando alla linea del traguardo quando il retro ha subito una spinta anomala dal potente sei cilindri biturbo, il classico sovrasterzo di potenza.

Il pilota ha inevitabilmente perso il controllo della vettura andando in testa coda, il che ha portato ad un impatto violento del muso contro il muro. Lo scontro è avvenuto a circa 100 km/h, il che ha completamente distrutto la parte anteriore della Porsche, creando un notevole frastuono nell’impatto che ha fatto allarmare le persone presenti. Sono state addirittura strappate le portiere quando l’auto si è fermata sul rettilineo anteriore. Cosa ne sarà di questa Porsche 962C? Non si sa, tenendo conto della valutazione attorno al milione di euro, è concepibile che il naso possa essere ricostruito. Di questa gamma di supersportive, ne sono state prodotte solo 91 tra il 1984 ed il 1991.

L’auto interessata in questo pericoloso incidente è una Porsche 962C celeberrima vettura costruita nei primi anni ottanta, sviluppata sulla scocca da corsa della Porsche 956, con un anteriore più allungato ed un roll-bar integrato in acciaio, il tutto implementato per motivi di sicurezza. Un altro incidente storico per questa supercar risale al 1985, quando Stefan Bellof, nonostante le accortezze apportate al veicolo per renderlo più sicuro, è rimasto vittima su una 962C durante una gara svoltasi proprio sul circuito di Spa: per lui fu purtroppo fatale un botto ad altissima velocità alla celebre curva Eau Rouge.

La sicurezza a bordo dei veicoli da competizione, e non solo, è notevolmente aumentata nel corso degli anni, dando maggiore solidità a sicurezza alle vetture, fa quindi specie vedere come un’auto di quasi quarant’anni si distrugga così facilmente rispetto alle auto da corsa di oggi. Basti pensare a incidenti come quello accaduto a Max Verstappen a Silverstone: anni fa, probabilmente, l’olandese non sarebbe uscito con le sue gambe dalla monoposto.

Autore: Angelo Petrucci

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