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Problemi Ecoboost, PureTech: la cinghia di distribuzione sta scomparendo? Non per tutti

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Per decenni, la cinghia di distribuzione ha rappresentato un elemento chiave nei motori a combustione interna. Tuttavia, negli ultimi anni, sempre più costruttori stanno abbandonando questa soluzione in favore della catena di distribuzione. Un cambio di rotta che sta trasformando il panorama dei motori termici.

Il passaggio alla catena: un trend in crescita

La recente evoluzione del motore 1.2 PureTech, ora dotato di catena di distribuzione anziché cinghia, è solo uno degli esempi di questa tendenza. Il gruppo Stellantis ha infatti deciso di abbandonare la cinghia di distribuzione per migliorare l’affidabilità e ridurre i costi di manutenzione. Renault, BMW, Mercedes e la maggior parte dei costruttori giapponesi e coreani hanno già adottato la catena da tempo, mentre Ford ha seguito una traiettoria simile con il suo motore 1.0 EcoBoost.

Perché la cinghia sta perdendo terreno?

Sebbene la cinghia di distribuzione abbia vantaggi quali un costo di produzione inferiore e una minore rumorosità, presenta anche alcuni svantaggi significativi. Il principale problema è la necessità di una manutenzione regolare e di una sostituzione periodica che può risultare costosa per gli automobilisti. Inoltre, alcune versioni moderne immerse nell’olio, come quelle adottate da Ford e Stellantis, hanno manifestato problemi di usura precoce, compromettendo l’affidabilità dei motori.

Non tutti i costruttori abbandonano la cinghia

Nonostante la transizione verso la catena, alcuni produttori continuano a preferire la cinghia di distribuzione. Il gruppo Volkswagen, ad esempio, dopo aver sperimentato la catena sui motori 1.2 e 1.4 TSI, è tornato alla cinghia, migliorandone la durata e l’affidabilità. Inoltre, Stellantis mantiene ancora questa soluzione per il suo motore Diesel 1.5 BlueHDi (la lista di tutti i modelli che ce l’hanno), così come Renault con il suo 1.5 Blue dCi.

Il futuro della distribuzione nei motori termici

Con la progressiva riduzione delle motorizzazioni Diesel e l’espansione delle soluzioni ibride ed elettriche, la questione della cinghia di distribuzione potrebbe presto diventare marginale. Tuttavia, per i motori a combustione ancora destinati a durare nel tempo, l’affidabilità e i costi di manutenzione continueranno a guidare le scelte progettuali dei costruttori.

Se da un lato la cinghia non è ancora del tutto scomparsa, dall’altro la catena di distribuzione sembra destinata a guadagnare sempre più terreno, offrendo agli automobilisti una soluzione più affidabile e duratura nel tempo.

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