Se dici Audi Q5 parli di un modello fondamentale per la Casa dei quattro anelli. Il SUV di segmento D, rivale per altro di Stelvio, BMW X3 e Mercedes GLC, rappresenta da oltre 15 anni una delle colonne portanti della gamma SUV della Casa tedesca. Fin dal suo debutto nel 2008 ha saputo conquistare il pubblico grazie al giusto equilibrio tra eleganza, sportività e versatilità, diventando rapidamente uno dei SUV premium più venduti al mondo. Con oltre 2,7 milioni di unità prodotte globalmente e più di 92.000 esemplari immatricolati in Italia, la Q5 si è affermata come una scelta vincente, soprattutto per loro, nel segmento D-SUV.
Pensate che solo nel 2024 ha rappresentato il 55% delle vendite del brand nel nostro paese. Pensate quanti sono i modelli in forza a Ingolstadt tra tutti i segmenti e capirete perchè questa prova è un po’ diversa dalle altre, anche per il luogo che l’ha ospitata: Monza!
La nuova Audi Q5 2025, giunta alla sua terza generazione, evolve ulteriormente questo successo, introducendo un design ancora più dinamico, dimensioni leggermente più grandi, motorizzazioni tutte elettrificate con tecnologia mild-hybrid (MHEV) plus a 48 Volt e un’abitabilità interna radicalmente rinnovata. Basata sulla piattaforma premium termica PPC (Premium Platform Combustion), il nuovo pianale che viaggia in parallelo al PPE dedicato alle elettriche, la nuova Q5 combina l’efficienza delle motorizzazioni a combustione con soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ribadendo l’impegno di Audi verso una mobilità sempre più sostenibile e connessa.
Questo primo contatto a Monza e dintorni esplora nel dettaglio le dimensioni e gli esterni, gli interni digitalizzati con i suoi tre schermi e le innovative motorizzazioni ibride della nuova Audi Q5. Non ultimi, partiamo proprio da loro, i prezzi per il mercato italiano.
Prezzi Audi Q5 2025: quanto costa il nuovo SUV ibrido, Diesel e benzina

Tre gli allestimenti (Business, Business Advanced e S line edition) con prezzi a partire da 63.250 euro per il turbo benzina TFSI S tronic da 204 CV, per arrivare ai 68.850 euro della S line edition. E il Diesel? Solo con trazione integrale quattro, parte da 67.350 euro e chiude il listino a 72.950 euro. Attesa per l’estate la Q5 Sportback, mentre nel corso dell’anno la variante ibrida plug-in e del V6 TDI, sì avete letto bene, sulla SQ5 oggi disponibile solo con il turbo benzina. Ricapitoliamo qui i prezzi dell’Audi Q5 2025 nella tabella seguente:
Versione | Business | Business Advanced | S line edition |
TFSI 204 CV S tronic | 63.250 euro | 66.050 euro | 68.850 euro |
TFSI 204 CV quattro S tronic | 65.850 euro | 68.650 euro | 71.450 euro |
TDI 204 CV quattro S tronic | 67.350 euro | 70.150 euro | 72.950 euro |
La Business è la versione non solo entry level ma anche quella, il nome lo suggerisce, più indicata per le flotte. Di serie ha cerchi in lega da 18″, Display OLED panoramico con Audi Virtual cockpit plus, MMI Experience Plus con navigazione MMI plus, Audi Sound System, clima deluxe a 3 zone, riscaldamento dei sedili anteriori, portellone elettronico, Adaptive Cruise Control, retrocamera posteriore, Park Assist Plus, proiettori anteriori LED plus (post. LED pro) e specchietti retrovisori regolabili, riscaldabili e ripiegabili elettricamente.
La Business Advanced aggiunge cerchi in lega da 21″, verniciatura a contrasto, sedili anteriori sportivi, supporto lombare a 4 vie per i sedili anteriori a regolazione elettrica e bracciolo centrale comfort. Infine, la S line edition ha una caratterizzazione estetica dedicata e non solo. Sono di serie il pacchetto tech plus, cerchi in lega S line da 20″, proiettori anteriori Matrix LED, firme luminose digitali (fino a 8, ne parlo a parte), chiave confort, Audi connect key, display lato passeggero, Top View Camera, lane departure warning con emergency assist, Side assist, Exit warning, Rear cross-traffic assist, Rear turn assist, sistema di sicurezza proattiva degli occupanti, sistema riconoscimento passeggeri posteriori e ulteriori airbag laterali e per la testa.
Una curiosità che la dice lunga sul futuro che può ancora avere il Diesel, qui ibridizzato, in questo segmento e non solo. Nel mix delle vendite, ora che l’auto è ordinabile, il 2.0 TDI che abbiamo provato è destinato a coprire il 75% degli ordini. Il restante 5% è coperto dalla SQ5 turbo benzina da 367 CV, il 20% dalla TFSI 204 CV a trazione anteriore.
Dimensioni ed esterni Audi Q5: come cambia fuori
La nuova Audi Q5 si distingue per le sue dimensioni leggermente maggiorate rispetto alla generazione precedente. La lunghezza complessiva raggiunge ora i 4,72 metri, con un incremento di 3,5 centimetri rispetto alla Q5 che va a sostituire. La larghezza aumenta di 0,7 centimetri, arrivando a 1,89 metri, mentre l’altezza si riduce di 1,1 centimetri, fissandosi a 1,65 metri, conferendo al SUV un look più sportivo e filante. Attenzione, però, perchè con le sospensioni adattive presenti sulla vettura in prova l’assetto può variare di 6 centimetri. Il passo di 2,82 metri garantisce un’ottima abitabilità interna, enfatizzando la stabilità su strada e migliorando il comfort nei viaggi lunghi.
Esteticamente, la Q5 mostra un design più muscoloso e deciso. Il frontale è dominato dall’ampio single frame, rialzato rispetto al modello precedente, con una struttura tridimensionale a nido d’ape che conferisce un forte carattere alla vettura. I proiettori, affilati e tecnologicamente avanzati, possono essere equipaggiati con la tecnologia Audi Matrix LED e, per la prima volta, le luci posteriori OLED di seconda generazione permettono una comunicazione visiva con l’ambiente circostante, avvisando ad esempio i veicoli retrostanti in caso di situazioni critiche. I marcati blister quattro sopra i passaruota evocano la trazione integrale, sottolineando l’anima dinamica del modello. Il retrotreno si distingue per linee pulite, un estrattore sportivo e una fascia luminosa che collega armoniosamente i gruppi ottici. Tornano, tra l’altro, gli scarichi veri, che sulla SQ5 sono a doppio terminale di scarico.
Un cenno alle 8 firme luminosi selezionabili dal menu centrale: cambiano volto alla vettura, sia davanti sia dietro. Sono ormai un tratto comune delle Audi di nuova generazione ma, secondo me, rappresentano una curiosità tech che non si limita al solo aspetto scenografico. Nessuna concorrente può vantare una carattestica di questo genere, e non è un segreto che il cliente premium si faccia ingolosire anche da questi dettagli.
















Parliamo, infine, di un bagagliaio di 520 litri estendibile fino a 1.473 litri.
Interni Audi Q5: palcoscenico digitale in formato SUV
Gli interni della nuova Audi Q5 segnano un’evoluzione radicale rispetto alla generazione precedente, con i suoi tre schermi. Basti pensare che già nei primi due livelli di allestimento è di serie l’innovativo Audi Digital Stage, composto dall’Audi virtual cockpit da 11,9″ e dal display MMI touch da 14,5″. Un ulteriore display da 10,9 pollici dedicato al passeggero anteriore, disponibile nelle versioni S line edition e sport attitude, permette di visualizzare contenuti in modalità Active Privacy, evitando di distrarre il conducente.

Un elemento distintivo degli interni è il “Softwrap”, un raffinato rivestimento che si estende senza interruzioni dai pannelli porta alla plancia e alla consolle centrale, creando un accogliente effetto cocoon. Materiali di alta qualità, come la microfibra Dinamica e il tessuto Cascade, confermano l’attenzione di Audi per la sostenibilità, con il 50% delle microfibre proveniente da bottiglie in PET riciclate.
L’ergonomia è stata affinata grazie alla nuova architettura elettronica E3 1.2, che velocizza le operazioni digitali e integra l’assistente vocale intelligente, supportato dall’intelligenza artificiale (ChatGPT, attivabile con Hey Audi), per un’interazione naturale e fluida. I sedili posteriori plus, frazionabili 40/20/40, offrono regolazioni individuali in longitudine e inclinazione.
Motori Audi Q5: c’è spazio solo per l’ibrido, così si allunga la vita al Diesel

La gamma motori della nuova Audi Q5 abbraccia un’ampia varietà di soluzioni termiche ed elettrificate, tutte accomunate dall’adozione della tecnologia mild-hybrid (MHEV) plus a 48 Volt.
Al lancio, la Q5 è disponibile con tre motorizzazioni principali: il 2.0 TFSI benzina da 204 CV e 340 Nm di coppia, offerto sia con trazione anteriore che integrale quattro ultra, il 2.0 TDI Diesel da 204 CV e 400 Nm, dotato di trazione integrale quattro ultra, e il potente V6 3.0 TFSI da 367 CV, riservato alla versione sportiva Audi SQ5. L’efficienza della trazione integrale quattro ultra è garantita da una gestione predittiva della coppia, che attiva la trazione posteriore solo quando necessario, riducendo attriti e consumi.
Il sistema MHEV plus consente un risparmio di carburante fino al 15% rispetto alla generazione precedente, grazie al powertrain generator (PTG) abbinato a una batteria da 1,7 kWh. Questo sistema permette di recuperare energia durante le frenate, supportare il motore termico nelle fasi di accelerazione e viaggiare in modalità elettrica in situazioni specifiche, come manovre o discese a bassa velocità.
A partire dal terzo trimestre del 2025, la gamma si arricchirà con le varianti plug-in hybrid, proposte in due livelli di potenza e capaci di oltre 80 chilometri di autonomia elettrica.
Alla guida della nuova Audi Q5: il 2.0 TDI non ti delude, ma quanto incide l’ibrido?

Dicevamo che Monza ha ospitato questo primo contatto del nuovo SUV fabbricato in Messico. Presente una lounge direttamente in pit lane per vivere l’atmosfera che presto Audi respirerà con il suo sbarco in F1, mentre bisognerà attendere il mese di settembre 2026 per vedere le monoposto con gli anelli e motore ibrido sfrecciare nel Tempio della Velocità. Noi l’Audi Q5 2.0 TDI quattro MHEV plus l’abbiamo provata in un test che ci ha portato nelle strade limitrofe brianzole, potendo così mettere alla prova sia la coppia sia la rumorosità del motore a gasolio. Sotto il primo aspetto, e qui anche l’ibrido si fa sentire con i suoi 24 CV e ulteriori 230 Nm per un totale di 400 Nm di coppia e relativa sensazione, ormai sempre più rara durante i nostri primi contatti, di motore elastico e rotondo.
L’elettrico, seppur nella sua forma più “semplice” qui sostiene la marcia alle velocità di manovra e anche in città, a velocità da codice. Agendo da alternatore, rende possibile anche la frenata elettroidraulica. Significa che andando piano basta alzare il piede per sentire rallentare la vettura, mentre ovviamente salendo con il ritmo l’azione diventa congiunta tra freni meccanici e rigenerazione. Il tutto senza stacchi, tanto che il feeling sul pedale è piuttosto buono.
Nel corso del test mi sono concentrato sull’assetto, specie in presenza delle sospensioni adattive che rendono molto piatta la vettura, che senza tenderebbe al rollio. Qui no, a meno di esagerare con il ritmo, ma è tra poco che vi spiego quando e come riescono a fare la differenza. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un SUV dotato, di serie, della trazione integrale quattro ultra. Le modalità di guida tra cui scegliere, e grazie alle quali varia l’assetto, sono balanced, dynamic, comfort, efficiency e offroad. Lo sterzo, di tipo progressivo, con demoltiplicazione variabile in base alla velocità, che restituisce sempre un buon feeling di ciò che accade sotto le ruote. Ora è anche più diretto e meno morbido rispetto a prima, anche se rimane un leggerissimo effetto vuoto al centro che la accomuna ad altri SUV di questa mole presenti sul mercato.
I consumi? A fine test abbiamo registrato un dato di 8,1 l/100 km, ma il costruttore dichiara tra 5,9 e 6,7 l/100 km. Mancando la parte autostradale, dove il 2.0 TDI dà il meglio di sè, avremmo sicuramente potuto ottenere un dato migliore.

Qui inizia la seconda parte del test drive, visto che Audi Italia ci ha dato la possibilità di guidare su alcuni tratti dei percorsi, e non solo, che permettono ai tifosi di spostarsi all’interno dell’Autodromo. Un’ottima occasione per testare la guida in offroad dove, una volta selezionata la modalità omonima che alza al massimo l’assetto, si gode di una morbidezza e di un assorbimento delle asperità che rende la guida facile in un modo quasi disarmante.
Ciliegina sulla torta, un passaggio sulla sopraelevata aperta esclusivametne per l’occasione, con pendenze del 35-40% e un’esperienza che il sottoscritto si porterà nel cuore per sempre. Pendenze che si monitorano da una schermata apposita sul touch centrale. Presto ve lo descriverò meglio nella mia prova su strada dell’Audi SQ6 che utilizza lo stesso sistema di infotainment.