Prima di entrare nel vivo di questa prova in anteprima della nuova Citroen C3 Aircross, prodotta dal 2017 e capace di vendere più di 525.000 unità prima del lancio della nuova generazione, dobbiamo inquadrare il fenomeno C3. Reginetta del mercato tra i B-SUV, ha già ricevuto qualcosa come 87.000 ordini nei mercati in cui viene venduta dalla fine della scorsa estate e di queste il 40%, che non è poco, è elettrico (solo in Italia dove l’elettrico soffre è terza tra le auto elettriche più vendute, e presto arriverà una nuova versione sotto i 20.000 euro più indicata per la città con batteria piccola).
In Italia auto al confine tra il segmento A e B, lei è lunga 4 metri quindi rientra nel secondo, vanno per la maggiore insieme agli onnipresenti SUV ed ecco perchè a inizio 2025 arriva la nuova C3 Aircross ad affiancarla. Dovendola confrontare con l’auto da cui si è evoluta, C3 Aircross 2025 è semplicemente più lunga, quindi ha più spazio, diventa più comoda per gli occupanti e può offrire la terza fila di sedili (non sull’elettrica, solo su termica e ibrida).
I prezzi sono un altro punto a suo favore: una vettura lunga 4,4 metri proposta a 19.090 euro è davvero difficile da trovare, dovendo rinunciare a qualcosa in termini di allestimento ma pur sempre portandosi a casa un’auto spaziosa sotto i 20.000 euro. Effetto Duster? Perchè no, ma con lo stile tipicamente Citroen e con quei muscoli in più che la fanno apparire molto meno innocente della piccola C3, già principessina tra le piccole.
I prezzi della nuova C3 Aircross
Le dimensioni
Gli interni
Le prime impressioni di guida
Prezzi Citroen C3: gamma termica (costa meno), ibrida ed elettrica
Se il prezzo di riferimento della piccola C3 è di 15.240 euro per la termica con cambio manuale, di 20.550 euro per l’ibrida 48V da 100 CV e di 23.900 euro per l’elettrica, qui il discorso cambia ma, come accennavo, rimanere sotto i 20.000 euro per un’auto che offre questo spazio è già un caso più unico che raro, tolta la rivale Duster che con il GPL entry level parte da 19.700 euro. Di GPL in Citroen non c’è traccia: spazio al termico che attacca a 19.090 euro con il suo preciso cambio manuale a 6 rapporti, spazio all’ibrido con lo scatto di potenza (dai 100 CV di C3 si passa a 136 CV) per 24.790 euro e spazio all’elettrico con 26.790 euro e, rottamazione permettendo, uno sconto che può avvicinarla ai 20.000 euro.
Un’auto molto interessante sotto diversi punti di vista, con tre allestimenti per il mercato italiano. La You molto spartana ma, lo dimostrano i prezzi sopra citati, competitiva. La medio di gamma You Pack Plus, in grado di prendere il meglio dalla top di gamma senza alzare troppo i prezzi, e la Max, con tutto compreso dove gli optional sono i pacchetti, le vernici e la terza fila di sedili, che per inciso è disponibile su You Pack Plus e Max al prezzo di 850 euro.

Questi i prezzi completi della nuova Citroen C3 Aircross:
- 1.2 turbo benzina 100 CV manuale You: 19.090 euro
- 1.2 turbo benzina 100 CV manuale You Pack Plus: 21.290 euro
- 1.2 Hybrid 100 CV e-DCS6 You Pack Plus: 24.790 euro
- 1.2 Hybrid 100 CV e-DCS6 Max: 26.990 euro
- Elettrica 113 CV You: 26.790 euro
- Elettrica 113 CV You Pack Plus: 28.990 euro
- Elettrica 113 CV Max: 31.190 euro
Se parliamo di allestimenti, una You non ha lo schermo centrale (sostituito dal supporto per smartphone) ma ha i fanali a LED, i cerchi in lega da 16″ anche se rinuncia al clima automatico e agli alzacristalli posteriori elettrici, visto che si ritorna alla cara e vecchia manovella. Bene, invece, la presenza del Safety Pack con i sistemi di assistenza alla guida più in voga tra cui la frenata d’emergenza e l’assistenza al mantenimento della corsia. Una C3 Aircross You Pack Plus sale ai cerchi da 17″ e in abitacolo cambia tutto con la presenza del clima automatico e dello schermo da 10,25″ centrale in plancia con mirroring anche wireless e dei comodissimi sedili Advanced Comfort. Il quadro strumenti, qui chiamato head-up display, è sempre presente.
Infine la Max si fa più chic e tech con le clip colorate ad adornare la carrozzeria, il tetto bicolore con la presenza delle barre al tetto color nero lucido, i vetri posteriori oscurati, la piastra di ricarica wireless, i sensori di parcheggio davanti e dietro, la telecamera posteriore e il rilevamento angolo cieco. Una dotazione di tutto rispetto per un’utilitaria che gioca, ma seriamente, a fare la “grande”.

Dimensioni e interni Citroen C3 Aircross 2025: 38 centimetri si sentono, gli interni sono più spaziosi con un’eccezione
Profondamente rivista rispetto alla C3 Aircross che conoscevamo, la nuova generazione nasce sulla piattaforma Smart Car allungata già utilizzata dalla nuova Opel Frontera e dal 2026 sulla versione XL di Grande Panda, quella che nell’ambiente sentiamo chiamare con diversi nomi tra cui Mega Panda o Giga Panda. In Citroen hanno letteralmente allungato la nuova piattaforma pensata per i mercati emergenti, che permette di contenere i costi, ottenendo così un B-SUV lungo 4,39 metri che supera C3 di ben 38 centimetri e la precedente C3 Aircross di 23,5 centimetri.
Parola d’ordine spazio e ancora spazio, con l’aggiunta della terza fila, che abbiamo visto essere in opzione, che può fare al caso vostro se avete bambini piccoli visto lo spazio esiguo che garantisce e visto che comporta l’avanzamento della seconda fila di 6 centimetri. Io l’ho provata su un’auto statica presente durante la prova, anche se tutte le auto messe a disposizione per il test erano 5 posti, e posso confermarvi che non si sta esattamente comodi ma questo era quello che mi aspettavo. Sarà curioso capire se questa disposizione arriverà anche sulla versione XL della Grande Panda, dopo il debutto su Frontera e C3 Aircross che può fare davvero al caso di chi ha una famiglia numerosa con tanti bimbi piccoli.

Un B-SUV sicuramente spazioso, sul comfort meglio aspettare di iniziare a guidare anche se le sensazioni sono molto buone, sia che i posti siano 7 sia che i posti siano 5: con 2,67 metri di passo, anche questo ovviamente esteso rispetto a C3, sulla seconda fila si sta davvero molto comodi (lo spazio per le ginocchia è di 5 centimetir sopra la media delle concorrenti, molto bene) e i litri del bagagliaio sono 460, mentre diventano 330 a causa del doppio fondo che sparisce se sono presenti i due strapuntini ripiegabili.
Meglio non commentare i 40 litri scarsi di “bagagliaio” mettendo in posizione la terza fila, ma d’altronde i miracoli si chiamano così non certo per caso e su un’auto lunga poco meno di 4,4 metri non si poteva davvero chiedere di più. Esteriormente, dimensioni a parte, appare un’auto letteralmente più muscolosa rispetto alla C3 da cui deriva. Continua a convincermi la firma luminosa, specialmente davanti, dove l’innesto del nuovo logo Citroen fa davvero la sua bella figura.
Interni comodi e spartani, ma lo schermo centrale non c’è sulla entry level

Lo abbiamo visto già su C3 e la situazione si ripete pari pari anche su C3 Aircross. Parlando dei prezzi, come si è visto, la You base non ha lo schermo e ha il clima manuale, ma per poco più di 19.090 euro si può anche accettare. Salendo a bordo della vettura in prova, una Max, si ritrova l’head-up display (sempre di serie) con le sue informazioni sintetiche ma sufficienti e, proprio al centro, il grande schermo centrale da 10,25″. La qualità percepita è più che buona, si perdona qualche plastica rigida nella parte bassa, e mi è particolarmente piaciuta la copertura in tessuto sulla parte centrale, chiamata Sofa Design e che richiama proprio l’idea di un divanetto in miniatura piacevole al tatto. La plancetta dedicata alla climatizzazione è comoda da raggiungere mentre il vano dietro al comando delle modalità di guida è un po’ più piccolo e non è rivestito, quindi mettendo chiavi o monete ve lo troverete rigato nel giro di 10.000 km o anche meno.
Mi è piaciuto anche il volante, che già mi aveva convinto su C3, piccolo e tagliato sia in alto sia in basso, ma dalla bella impugnatura. Un abitacolo, lo vedete qui sopra, abbastanza spartano ma davvero completo di tutto. La posizione di guida è piuttosto alta, da SUV, e permette di dominare la strada. Se la smartphone station della You prevede di interagire con il proprio device, la presa USB-C per ricaricare è proprio a fianco a destra, la Max con il suo schermo da 10,25″ ha il mirroring wireless, ha una struttura dei menu a widget ispirata ovviamente al mondo della telefonia e il device si può caricare con la piastra wireless presente poco sotto (da 15W).
Alla guida della Citroen C3 Aircross Hybrid 2025: elettrico fondamentale in città, handling morbidoso

Elettrico, sempre centrale quando si parla di auto di nuova generazione. Qui l’elettrico si presenta in due forme, mi spiego meglio. Il puro elettrico della C3 Aircross a 5 posti (non 7, mi ripeto) è costituito dalla versione a zero emissioni con 113 CV e batteria da 44 kWh cui corrisponde un’autonomia di circa 300 km. Ne arriverà un’altra, da 54 kWh, che porterà l’autonomia sempre sulla carta a 400 km. Un vanto per un’auto di questo segmento, comune ad altri modelli Stellantis (anche STLA Small o ex CMP) la ricarica in corrente continua a 100 kW.
Poi c’è l’altro elettrico, perchè è disarmante la facilità con cui si viaggia “puliti”, a bassa velocità, con il motore 1.2 mild hybrid 48V che nasconde dentro il cambio automatico a doppia frizione e-DCT il suo “segreto”. Con 28 CV elettrici, la C3 Aircross si muove in elettrico nel traffico, in coda e così facendo abbatte i consumi. I rumori del motorino sono talvolta strani, piuttosto avvertibili in abitacolo se non state ascoltando musica, ma ci si fa presto l’abitudine. I 136 CV del piccolo ma agguerrito Puretech rivisto in oltre il 40% delle sue componenti, tra cui la catena al posto della cinghia, spingono bene la vettura che scatta bene ai semafori e, dove possibile, raggiunge i 100 km/h in 8,8 secondi per una velocità massima di 192 km/h. L’alternativa è il più blando, ed economico, motore 1.2 turbo benzina, sempre 3 cilindri, da 100 CV con cambio manuale a 6 rapporti.
Il propulsore, con turbina a geometria variabile e a ciclo Miller, combina la brillantezza del 3 cilindri alla responsività del motore elettrico integrato nel cambio, con la batteria da 48V situata sotto al pavimento e non sotto al bagagliaio per non rubare spazio vitale. Piace vedere, sul quadro o head-up display, che la batteria si ricarica molto velocemente ed è sempre a disposizione. A scanso di equivoci, questo tipo di ibrido non necessita di ricarica. Le informazioni del quadro, se volete provarla voi stessi in concessionaria per convincervi ulteriormente della sua bontà, si richiamano dal tasto posto sulla sommità della leva preposta ai tergicristalli.

I consumi dichiarati parlando di 5,56 l/100 km e onestamente non ho fatto troppo caso ai consumi di questa prova in anteprima visto che la brevità del test non poteva dare un responso veritiero: ci sarà tempo in redazione per un test più approfondito. Venendo alle vere impressioni di guida, l’auto mi ha convinto in termini di assorbimento delle asperità grazie alle sospensioni Advanced Comfort proposte di serie che vantano i brevettati tamponi idraulici progressivi, per non avere quel fastidioso effetto meccanico quando l’ammortizzatore compie il suo lavoro di smorzamento.
Infine, sono tanti gli ADAS presenti a bordo, e mi piace citare il tastino (lato sinistro del volante) per disattivare velocemente gli avvisi di superamento della velocità. Ci sono anche i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, anche se sui primi non ho apprezzato che avvicinandosi troppo sullo schermo si viene avvisati dell’avvicinamento ma la schermata rimane fissa. Dietro, invece, si può avere anche la telecamera posteriore.