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Prova Opel Grandland Ibrida Plug-In 2025: il SUV tedesco ama andare in elettrico. Info e prezzi

Tempo di lettura: 6 minuti

La gamma Opel si sta rinnovando a vista d’occhio e la nuova Grandland ne è la dimostrazione. L’abbiamo conosciuta a ottobre, a Francoforte, la nuova Opel Grandland. Si tratta del nuovo SUV medio della Casa del Blitz, forte della nuova piattaforma STLA Medium che consente di ospitare motori ibridi ed elettrici e rappresenta il pianale “perfetto” per questo periodo di forte transizione. In questa ventata di novità che ha fatto dimenticare molto presto la vecchia generazione, si inserisce il motore che mancava, l’ibrido plug-in da 195 CV di cui sentiremo ancora molto parlare nel prossimo futuro allargando lo sguardo ai modelli medi di Stellantis, tra cui la nuova e attessisima Jeep Compass. Promette fino a 1.115 km di autonomia con serbatoio pieno all’orlo e batterie caricate al massimo delle loro capacità.

La nuova Grandland ora si presenta con una triade di motorizzazioni che coprono un range di prezzo variabile tra i 35.500 euro e i 53.450 euro della potente versione elettrica da 320 CV. Dove si inserisce l’ibrida ricaricabile? Non a metà, perchè scoprirete che i due allestimenti proposti costano in proporzione di più delle elettriche entry level. Non dimentichiamoci il carico di novità proposto sulla nuova generazione, comprese le affascinanti luci Intelli-Lux HD che fanno un salto avanti generazionale con i loghi del Blitz illuminati e una capacità di illuminazione che difficilmente si trovano sulle concorrenti generaliste del suo segmento.

Vediamo come si è comportata la nuova Opel Grandland ibrida plug-in 2025 in questo primo contatto sulle strade di Maiorca, accoldi dal caldo pre primaverile, dove abbiamo testato la sua autonomia in elettrico e la sua guidabilità.

Prezzi Opel Grandland 2025: quanto costa la ibrida plug-in rispetto a elettrico e mild hybrid

opel grandland phev

Relativamente semplice riassumere il listino prezzi della nuova Opel Grandland 2025. La gamma si apre con la Grandland Hybrid Edition, motore già oggetto del nostro primo contatto in occasione del debutto internazionale del modello lo scorso mese di ottobre. Prima di entrare nello specifico, ecco i prezzi della protagonista di questa prova su strada proposta in due allestimenti sul mercato italiano.

  • Opel Grandland 195 CV PHEV Edition 42.500 euro
  • Opel Grandland 195 CV PHEV GS 45.500 euro

A titolo di confronto, abbiamo visto che la ibrida da 136 CV (non plug-in) parte da 35.500 euro, l’elettrica da 213 CV parte da 40.950 euro, 53.450 euro l’elettrica 4×4 da 320 CV. La Edition comprende di serie il sistema multimediale da 10″ con Apple CarPlay e Android Auto wireless e il quadro strumenti da 10″, 6 altoparlanti, 3 prese 12V e un’aggiuntiva USB-C, clima bi-zona, fari Eco LED, tetto in tinta carrozzeria e cerchi in lega da 19″. La più completa GS comprende, in aggiunta:

  • Retrocamera
  • Sistema infotainment da 16″ (navigazione connessa, wireless charger, aggiornamenti software e mappe O-T-A, ChatGPT nei comandi vocali)
  • Illuminazione ambiente personalizzabile
  • Sedili sportivi con certificazione AGR
  • Tetto nero a contrasto
  • Vetri privacy
  • Fari Intelli-Lux Matrix
  • Regolazione adattiva fari
  • Logo Opel illuminato lato A/B

Sulla Edition si può avere il sistema avanzato con schermo da 16″ a un costo di 1.000 euro, mentre come ulteriore optional da 1.700 euro il Tech Pack comprende l’Head-up Display, parabrezza riscaldato, funzione Clean Cabin, telecamera a 360°, Lane Change Assist, assistenza cambio corsia, allarme traffico trasversale posteriore, Rear Cross Traffic Alert, cambio di corsia automatico e assistenza al posizionamento in corsia (Intelli Drive 2.0) e specchietto retrovisore interno senza cornice.

Si può rendere ancora più premium la Grandland GS con il pacchetto Style. Costa 3.200 euro e porta, tra le altre cose, i sedili ventilati, i sedili posteriori riscaldati, i sedili anteriori regolabili elettricamente e rifiniti in pelle Nappa conciata vegana. L’On Board Charger da 7 kW costa 500 euro. Su questo ultimo punto c’è una considerazione da fare, specie guardando alla concorrenza, e lo affronto a breve.

Opel Grandland 2025: com’è fatta fuori e dentro

bagagliaio opel grandland phev 2025
La capacità del bagagliaio della ibrida plug-in e della mild hybrid è di 610/1.950 litri, migliore dell’elettrica (550/1.645 litri)

Avendola conosciuta solo pochi mesi fa, un veloce ripasso su come è fatta fuori e cosa propone dentro la nuova Opel Grandland 2025. Cresciuta di ben 17,3 centimetri in lunghezza rispetto alla passata generazione, la nuova Grandland è lunga 4,65 metri, larga 1,93 metri e alta 1,66 metri. Con un passo di 2,79 metri e un bagagliaio che parte da 550 litri. L’Opel Vizor qui è stato evoluto in qualcosa di estremamente nuovo che ben si sposa con l’anima da traghettatrice che questo SUV per famiglie assume oggi per il Marchio tedesco, prima completamente devoto all’elettrico e ora tornato sui suoi passi con motori ibridi tra cui questo che stiamo provando assumere un interesse particolare. La versione che vedete nelle foto è una GS pluri-accessoriata comprensiva dei nuovi fari, non disponibili neanche in opzione sulla versione base che costa 3.000 euro in meno.

Il corpo vettura appare decisamente muscoloso ma ben proporzionato: si ha come la percezione che i designer abbiano voluto disegnare una vettura che fosse prima di tutto elettrica, tanto sono pulite le linee, per poi farla diventare ibrida grazie alla piattaforma multi-energia. Dietro, la luce a tutta larghezza enfatizza la larghezza aumentata del C-SUV tedesco, mentre in linea laterale si apprezzano i cerchi da 19″ disponibili di serie o si può optare per i 20″ diamantati da 350 euro disponibili solo per la GS (e non per la mild hybrid da 136 CV). Tra le vernici, la ramata (Impakt Copper) è l’unica senza sovrapprezzo, le altre metalizzate e pastello costano 800 euro.

interni opel grandland 2025

Interni: qualcosa di nuovo, convince a metà il doppio schermo

L’abitacolo della nuova Opel Grandland 2025 è quello già incontrato nel precedente primo contatto, e non mi soffermo troppo. Ho nuovamente apprezzato i confortevoli sedili certificati AGR e l’ergonomia che ne deriva nella triangolazione tra braccia, schiena e seduta. Tutti i comandi sono a portata di mano e la seduta è alta, dominante sulla strada come ci si aspetta da un SUV di questo tipo. Provata nelle ore diurne, non ho apprezzato pienamente l’illuminazione ambiente che in Opel ci hanno garantito essere affascinante tanto quanto la fanaleria esterna, speriamo ci sia occasione per un ulteriore long test nella nostra redazione.

Ulteriore conferma dal sistema di infotainment anche se un appunto si può fare sul touch centrale, specie nella configurazione con il mirroring come nel caso di questa prova. Solo una piccola porzione del display rimane occupata dalla mappa, che può risultare piccola. Non si capisce bene come venga gestito lo spazio, ma è positiva la regolazione della climatizzazione tramite i comandi fisici appena sotto lo schermo.

presa ricarica opel grandland phev 2025

Focus sul nuovo motore ibrido plug-in da 195 CV: 1.000 km con un pieno sono una chimera?

Il cuore dell’Opel Grandland PHEV non può che essere la sua power unit elettrificata che vede sotto il cofano il quattro cilindri 1.6 turbo benzina da 150 CV abbinato al motore elettrico da 125 CV alimentato dalla batteria da 17,9 kWh netti cui corrispondono, sulla carta, fino a 87 km di guida in elettrico. La coppia massima di 350 Nm è notevole e consente alla Grandland con questa motorizzazione intermedia di scattare bene da ferma e di raggiungere una velocità massima di 220 km/h, la più alta tra le tre motorizzazioni (170 km/h l’elettrica, 202 km/h la mild hybrid).

Si parla, infine, di un consumo dichiarato di 0,8-0,9 l/100 km, ma il nostro primo contatto ha parlato di un dato diverso, mentre l’autonomia nel complesso è buona, con uno stile di guida accorto non è davvero impossibile parlare di autonomie da Diesel. Rimane un problema sulla ricarica: rispetto a certe concorrenti, la ricarica da 7,4 kW in AC è il minimo sindacabile visto che una rivale come Volkswagen Tiguan carica, in DC, fino a 50 kW. Significa poter sfruttare una plug-in come questa anche in ambito flotte, caricando lungo i tragitti, contro le 2 ore e 55 minuti richiesti, come minimo, per caricare la batteria della Grandland PHEV. Tra poco vi spiego come “aggirare” il problema.

Alla guida della Grandland Ibrida Plug-In: punta al comfort, ma è adatta ai viaggi lunghi (ricarica a parte)

Puntualizzo questo discorso sulla ricarica che è fin troppo importante quando si parla di auto ibride plug-in. Assumendo che molti possessori di auto di questo tipo preferiscono caricare di notte, nel proprio box, la vettura, è altrettando vero che usarla durante i viaggi può diventare uno svantaggio se le distanze si allungano. Il problema delle plug-in è sempre quello: finita la carica della batteria da 17,9 kWh, con i suoi 90 km dichiarati, cosa succede? Nel nostro test sulle strade di Palma di Maiorca, dalla durata di circa un’ora, ho ottenuto un consumo medio di 3,3 l/100 km selezionando la modalità Hybrid, quella che gestisce in autonomia il contributo dell’elettrico e del termico, e un consumo medio di energia elettrica pari a 13,6 kWh/100 km.

Sul quadro strumenti, invece, vedo segnalata un’autonomia totale di 872 km con la batteria al 55% alla fine del test. Insomma, questi 1.000 km non sono un miraggio. In un test che Opel ci tiene a pubblicizzare, gli ingegneri e i test driver Opel si sono spinti fino a 1.100 km di autonomia con serbatoio e batteria entrambi pieni. In questo caso, sono stati percorsi un totale di 380 km in elettrico, segno che l’autonomia indicata dalla scheda tecnica a volte è solo virtuale e molto dipende dallo stile di guida, dal percorso (più cresce la velocità, prima si esaurisce la batteria) e dalle temperature.

Opel Grandland PHEV 2025

Sul secondo punto, quello della velocità, si può intervenire grazie alla modalità e-Save, evoluzione diretta dell’omonima funzione che già si trovava sui veicoli ex PSA di Stellantis. Qui si può scegliere se lasciare un minimo di percorrenza (20 km), raggiunti i quali anche il motore termico lavorerà da generatore per alimentare l’energia verso la batteria, Hold, dove l’energia residua presente in quel preciso momento viene mantenuta, e massima, dove la batteria viene caricata al massimo della sua capacità compromettendo i consumi di benzina.

Servirebbe un test più lungo per capire la bontà di questo sistema ibrido e ci auguriamo di offrirvelo il prima possibile sulle nostre pagine. Infine, della Grandland ho apprezzato il comfort di guida e meno il sibilo dell’elettrico che è piuttosto udibile in abitacolo. I sedili sono una gradita conferma e sono regolabili elettricamente, così come la visibilità è molta buona in tutte le direzioni e la telecamera posteriore aiuta nei parcheggi.

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