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Prova su strada Mercedes Classe A mild hybrid: come cambiano i consumi e i prezzi

Tempo di lettura: 5 minuti

Nel 2023 Mercedes Classe A ha ricevuto, a 5 anni dal lancio della quarta generazione, un consistente restyling che ha portato con sé non solo un aggiornamento estetico bensì l’importante integrazioen del sistema mild hybrid associato ai motori benzina, fino al potente AMG della 35 da 306 CV. Non è questo il caso, visto che questa prova su strada si concentra sulla versione A 200 da 163 CV abbinato al cambio doppia frizione a 7 rapporti in allestimento Premium AMG Line. Dopo averla saggiata in un primo contatto successivo al lancio sul mercato, sono tornato volentieri a bordo della Mercedes Classe A mild hybrid per darvi un responso più completo, senza dimenticare i prezzi da listino, le sue novità e soprattutto i suoi consumi reali derivanti da una guida sul lungo periodo.

Seppur direttamente concorrenziale nei confronti del Diesel a livello di prezzo, più precisamente “ballano” tra la 180 Executive benzina mild hybrid e la 180 d Executive Diesel 1.408 euro. Può, quindi, un mild hybrid rappresentare un’alternativa al Diesel, specie sul fronte consumi?

Gamma, motori e prezzi della Mercedes Classe A benzina mild hybrid: quanto costava senza ibrido e quanto costa ora?

Se dal punto di vista estetico non sono poi tante le differenze con il pre-restyling, sappiate che una Classe A al lancio nel 2018 partiva da 29.900 euro (Diesel), poco più di 30.000 euro per una A 200 che ora costa 6.300 euro in più, solo in parte giustificabili dall’arrivo dell’ibrido leggero. Questo il listino completo con i prezzi della Classe A benzina mild hybrid nel momento della pubblicazione della prova, tra le tante versioni disponibili che toccano anche la prima della due AMG proposte (la 45S è solo benzina con il 2.0 da 421 CV):

  • 180 Executive 1.3 136 CV: 36.238 euro
  • 180 Advanced 1.3 136 CV: 38.661 euro
  • 180 AMG Line Advanced Plus 1.3 136 CV: 43.501 euro
  • 180 AMG Line Premium 1.3 136 CV: 45.399 euro
  • 200 Executive 1.3 163 CV: 43.221 euro
  • 200 Advanced 1.3 163 CV: 45.554 euro
  • 200 Advanced Plus AMG Line 1.3 163 CV: 50.394 euro
  • 200 Premium AMG Line 1.3 163 CV: 52.292 euro
  • 250 Advanced Progressive 2.0 224 CV 4×4: 49.260 euro
  • 250 AMG Line Advanced Plus 2.0 224 CV 4×4: 52.971 euro
  • 250 AMG Line Premium 2.0 224 CV 4×4: 54.869 euro
  • 35 AMG Line Advanced Plus 2.0 306 CV 4×4: 55.604 euro
  • 35 AMG Line Premium 2.0 306 CV 4×4: 57.502 euro

Una gamma davvero nutrita, come ci ha abituato Mercedes. Forse troppi gli allestimenti? Ne parliamo a parte, a conclusione della prova. Per brevità, la Classe A Diesel è alternativa al mild hybrid anche nei prezzi (si parte da 37.731 euro, ma una 200 d AMG Line Premium con il 2.0 da 150 CV non ibrido costa 49.303 euro contro i circa 52.300 euro a pari allestimento del benzina mild hybrid). Parte da 47.674 euro la Classe A ricaricabile alla spina, la 250 e con il 1.3 associato all’elettrico per una potenza di sistema pari a 218 CV.

Tornando alla protagonista di questa prova, la Classe A benzina mild hybrid offre quindi quattro livelli di potenza (1.3 136 CV, 1.3 163 CV, 2.0 224 CV e 2.0 306 CV). Il rinnovamento, quindi, è passato da fuori con il debutto dei nuovi fari con la firma diurna modificata sia davanti sia dietro, qualche aggiornamento dentro sul tunnel centrale pur mantenendo l’impostazione fortunata del sistema MBUX con il doppio schermo in alto sulla plancia ma, soprattutto, importante upgrade per la famiglia dei motori benzina della Stella. Si tratta dei 4 cilindri abbinati al cambio automatico a 7/8 rapporti e al nuovo modulo ibrido 48V che permette di veleggiare spegnendo l’unità termica e di recuperare energia da riutilizzare in varie fasi della guida, con tanto di 14 CV guadagnati nel boost in ripresa, specie ai bassi regimi. Obiettivo è ovviamente quello di abbassare emissioni e consumi ma anche la guida ne guadagna, come vi racconterò a breve. La nostra versione, per esempio, dichiara un consumo di circa 5,8-5,4 l/100 km, oggetto della nostra prova per dimostrarne la veridicità.

Alla guida della Mercedes Classe A mild hybrid da 163 CV: i consumi scendono senza compromettere la guidabilità?

Oggetto del nostro primo contatto nella primavera di un anno fa, come accennavo nell’introduzione, la Mercedes Classe A mild hybrid è stata questa volta soggetto di una prova sulla lunga distanza. Il 1.3 turbo benzina viene quindi assistito dall’ibrido senza mai lasciare all’elettrico la funzione di muovere le ruote, come invece sta accadendo sui modelli di Stellantis, anche nel segmento C territorio di Classe A e sulle vetture full hybrid o plug-in hybrid. Per questo motivo, dopo aver saggiato le sensazioni alla guida nel primo contatto e non potendo fare altro che confermarle, l’attenzione si è rivolta a capire nei giorni della nostra prova quanto il termico guadagna in termini di consumi. Innanzitutto, ho registrato un ottimo consumo anche a velocità da codice, dove ricordiamo la funzione di veleggio appena si molla il gas grazie all’ibrido. I consumi di 6,1 l/100 km sono assolutamente nella media, ma basta scendere a 120 km/h per fare 20 km/l con un litro reali. A fine test, vuoi per la maggioranza di percorsi urbani, il consumo medio si è attestato a 6,3 l/100 km.

Si possono equiparare i consumi di questa nuova Classe A mild hybrid a quelli della corrispettiva versione Diesel, comparabile come prezzi e dotazioni? Non potendo marciare in elettrico in città, per quello c’è il plug-in delle versioni 250 e, si può dire che sì, oggi l’ibrido vale quanto un Diesel ma il suo effetto lo sentirete prevalentemente nelle accelerazioni e nell’attivazione prematura dello start&stop. Per il resto, ho trovato piacevole nella guida questa nuova motorizzazione che privegia il comfort pur dimostrando di saper affrontare bene le curve grazie alla reattività del piccolo 1.3 associato al boost dell’energia rilasciata dalla piccola batteria. Dentro ho ritrovato un ambiente ben rifinito, dove l’unica grande nota stonata sono le superfici in piano black che rivestono massicciamente sia la parte centrale del cruscotto, andando a rovinare l’effetto scenico dato dalle bocchette retro-illuminate, sia sul tunnel centrale, dove bisogna armarsi di pazienza (e di pannetto) per dare sempre l’idea di un’auto curata. Altra critica, ma simpatica, al pozzetto ora presente sul tunnel centrale: se non ci sta un iPhone 13 come il mio, perchè non pensarlo più grande? Rimarrò col mistero per il resto dei miei giorni…

Bene gli ADAS, facilmente configurabili dalla schermata dedicata navigando sia attraverso il volante (ora con le doppie razze come i modelli superiori della Stella) sia tramite il quadro strumenti. Sempre validi i comandi vocali per regolare temperatura e altre semplici funzioni, come la navigazione proprietaria (non Maps se utilizzare Apple CarPlay) al comando di Hey Mercedes. Tra gli ADAS debutta la nuova visualizzazione delle telecamere a 360°. Sempre vivace tra le curve, come ebbi modo di riscontrare già nel primo contatto sui colli bolognesi, la Classe A guadagna personalità con l’aiuto dell’ibrido rimanendo sempre un’auto che sa regalare soddisfazioni.

Classe A mild hybrid: con questo listino, quale versione scegliere?

Non è facile analizzare il listino prezzi della Mercedes Classe A benzina mild hybrid perchè, come da buona abitudine, ai tedeschi piace offrire decine di allestimenti e altrettanti prezzi. Dopo avervi elencato in apertura l’elenco completo, preferisco semplificare dicendovi che, nel momento dell’uscita di questa prova su strada, la Mercedes Classe A mild hybrid parte da 36.328 euro, tocca come ricordato i 52.292 euro della 200 Premium AMG Line della nostra prova e arriva a quota 61.280 euro della 35 AMG che abbina il potente 2.0 da 306 CV al sistema ibrido a 48V. Insomma, un delta tra le due versioni del 1.3 (136 e 163 CV) che può toccare i 16.000 euro, sì avete letto bene.

Meglio puntare su una Executive e volare basso con il listino o investire questa differenza potendo così guidare una Classe A ben più prestigiosa? Beh proprio listino alla mano, aggiornato a febbraio 2024, si scopre che la entry level monta i cerchi in lega da 16″, la telecamera posteriore, i sedili anteriori riscaldati e il volante multifunzione con corona in pelle. A proposito di pelle, cambia “aspetto” la Classe A AMG Line Premium come quella della nostra prova: innanzitutto il pacchetto AMG Line porta in dote la mascherina specifica, la grembialatura anteriore/posteriore stile AMG e una nuova pedaliera con gommini antiscivolo, perché ogni dettaglio è importante. In termini di tecnologia la Classe A già così ben allestita guadagna anche i fari LED High Performance, le luci ambiente in 64 colori, la realtà aumentata associata alla navigazione del sistema MBUX, l’Advanced Sound System e il clima bi-zona. Si aggiunge anche monitoraggio angolo cieco e l’utile Park Assist, per lasciare alla vettura volante e pedali quando è ora di parcheggiare. La AMG Line Plus, a titolo informativo, aggiunge altri optional quali il tetto panoramico scorrevole, i fari Multibeam adattivi e l’head-up display.

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