C’è stato un periodo storico nel quale ogni modello Volkswagen lanciato sul mercato era già un successo annunciato, con la Golf che guidava la carovana di successi, ma con Polo, Passat e Touareg che la seguivano a ruota. Nel 2007 arriva un altro modello che fin dal suo arrivo ha rappresentato un pilastro della gamma, la Volkswagen Tiguan.
In 18 anni di carriera e due generazioni la Tiguan ha totalizzato quasi 8 milioni di esemplari in tutto il mondo, ma nel frattempo i modelli al top delle vendite del Marchio sono cambiati e con l’avvento dell’elettrico non è più così semplice avere successo nel mercato con ogni nuovo modello.
Nel 2024 è arrivata la Volkswagen Tiguan di terza generazione, che cambia tanto a livello estetico e interno, conservando allo stesso tempo tutte le caratteristiche che hanno reso questo modello uno dei C-SUV più venduti in Europa e nel mondo.
Più grande rispetto al passato, con un design che ricalca il nuovo corso stilistico, l’ultima interpretazione della Tiguan conferma la piattaforma MQB, ma in versione EVO, e la sua versatilità, che la mette in condizione di accettare diverse motorizzazioni e trazioni. Come vedremo più avanti, infatti, sono diversi i powertrain pensati per questo modello, ma noi abbiamo provato quello che secondo noi è ancora quello più adatto alle esigenze della “platea Tiguan”: l’intramontabile 2.0 TDI da 150 CV, abbinato al cambio automatico DSG.
Scopriamo com’è e come va la Volkswagen Tiguan 2025 nella versione 2.0 TDI e in allestimento R-Line.
Prezzi Volkswagen Tiguan 2.0 TDI

La Volkswagen Tiguan parte da 39.700 euro per la versione 1.5 eTSI Mild Hybrid in allestimento Life, mentre la 2.0 TDI da 150 CV parte da 43.350 euro. La versione top di gamma R-Line, protagonista del nostro test, ha un prezzo base di 48.700 euro, ma con gli optional del modello da noi provato supera i 58.000 euro, una cifra impegnativa per un SUV che rappresenta ancora il cuore della gamma e vuole essere una vettura di volumi.
Nello specifico, la versione R-Line si distingue per un equipaggiamento di serie abbastanza ricco e dal gusto sportivo. Tra gli elementi di spicco troviamo i fari Full LED IQ.Light anteriori e posteriori, il quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, il bagagliaio con apertura elettrica e i fari posteriori a LED con effetto 3D. Gli interni sono impreziositi dai sedili sportivi posteriori con funzione massaggio e rivestimenti in tessuto misto Alcantara, mentre l’estetica esterna è completata dai cerchi in lega da 19 pollici. Il sistema di infotainment da 12,9 pollici integra funzioni avanzate e garantisce la guida autonoma di Livello 2. Tuttavia, per configurare una Tiguan R-Line con caratteristiche paragonabili a quella della vettura che vedete in foto, è necessario accedere a una lunga lista di optional.
Lunga lista di optional

Gli optional a pagamento includono lo sterzo progressivo, proposto a 380 euro, e il sistema di sospensioni attive DCC Pro, disponibile a 1.280 euro. Per 1.580 euro è possibile aggiungere i fari Matrix LED con telecamera a 360 gradi, mentre il navigatore con schermo ampliato a 15 pollici comporta un investimento di 2.740 euro. Gli amanti della qualità audio possono optare per l’impianto Harman-Kardon (920 euro), e chi desidera un’estetica ancora più grintosa può scegliere cerchi in lega da 20 pollici (470 euro). Tra le altre opzioni figurano il tetto panoramico apribile (1.440 euro) e il sistema Head-Up Display. Con questi aggiuntivi, il prezzo può superare la soglia dei 58.000 euro, posizionandosi in linea con il trend di aumento generale dei listini nel segmento automobilistico.
Dimensioni e design Volkswagen Tiguan 2.0 TDI

La nuova Volkswagen Tiguan si presenta con un incremento delle dimensioni rispetto alla generazione precedente, consolidando la sua presenza nel segmento dei SUV compatti. La lunghezza raggiunge ora i 4,54 metri, con un aumento di 3 cm, mentre l’altezza cresce leggermente di 4 mm, senza modificare la larghezza, che rimane di 1,84 metri, né il passo, confermato a 2,68 metri. Queste proporzioni offrono un abitacolo più spazioso e confortevole, accompagnato da un bagagliaio ampliato che migliora la capacità di carico complessiva. Sul fronte estetico, la Tiguan adotta un design completamente rivisto, più raffinato e aerodinamico, con un coefficiente di resistenza ridotto a 0,28 rispetto allo 0,33 del modello precedente.
Più bella, senza dubbio
Il frontale si distingue per la calandra ridisegnata, che incorpora fari a LED di serie o Matrix LED nelle versioni superiori, collegati da una barra luminosa che attraversa l’intera larghezza. Il cofano, più muscoloso e pronunciato, aggiunge un senso di robustezza, mentre il profilo laterale mette in risalto passaruota pronunciati e cerchi in lega disponibili in misure fino a 20 pollici. Sul posteriore, spiccano un nuovo gruppo ottico a LED che corre lungo tutta la larghezza e uno spoiler accentuato nelle versioni sportive, contribuendo a un look dinamico e contemporaneo.

Tra i dettagli stilistici unici, la Tiguan omaggia il suo nome con piccole silhouette di una tigre e un’iguana, visibili sui finestrini posteriori, un richiamo diretto all’origine del nome, nato dalla fusione delle due parole.
Interni Volkswagen Tiguan R-Line
Gli interni della nuova Volkswagen Tiguan rappresentano un salto di qualità rispetto al passato, integrando soluzioni tecnologiche avanzate con un design che privilegia comfort e praticità. L’abitacolo è stato completamente riprogettato, con uno degli elementi centrali del progetto: il nuovo Innovision Cockpit, che integra uno schermo digitale multifunzione da 10,25 pollici per il quadro strumenti e un generosissimo display centrale da 15 pollici (opzionale), con un’interfaccia semplice e personalizzabile.

Questo sistema di infotainment avanzato, che utilizza l’ultima generazione del software VW, supporta aggiornamenti over-the-air, Apple CarPlay e Android Auto wireless, garantendo una connessione costante. Le funzionalità includono anche comandi touch avanzati, con la bella rotella sul tunnel centrale, che include uno schermino per passare da una funzione all’altra. Evoluto anche l’assistente vocale, che consente di gestire navigazione, musica e impostazioni del veicolo con comandi più o meno naturali.
La plancia adotta un design minimalista, integra comandi tattili retroilluminati per la climatizzazione, con un’attenzione particolare all’ergonomia. L’illuminazione ambientale, personalizzabile con una gamma di colori, crea un’atmosfera abbastanza raffinata, mentre il volante multifunzione, dotato di funzionali tasti fisici che garantiscono un controllo immediato delle principali funzioni del veicolo.
Comfort e spazio al primo posto
Il comfort si estende anche ai sedili, che possono essere rivestiti in tessuti premium o pelle, con regolazioni elettriche, memoria e funzione di massaggi, come sul nostro modello. Da rilevare il fatto che spesso però questa funzione non si rendeva disponibile, senza specificarne il motivo.

Spazio e praticità sono ancora i punti di forza di quest’auto, che con l’aumento di dimensioni sono stati ulteriormente valorizzati. Davanti si sta molto comodi e con diversi vani a disposizione ma anche dietro tutti e tre i posti sono ben sfruttabili, non mancando elementi di comfort come le bocchette di aerazione o la presa USB-C dedicata (optional). Il vano bagagli nella configurazione standard offre 652 litri di capacità, espandibili fino a 1.620 litri abbattendo i sedili posteriori. Se non li si abbatte, questi possono scorrere, creando un po’ spazio in più, anche se creano un dislivello nel piano di carico.
Alla guida della Volkswagen Tiguan 2.0 TDI 150 CV
Come abbiamo già detto, la Volkswagen Tiguan di nuova generazione adotta la piattaforma MQB in versione EVO, già vista sulla Golf VIII del 2019, introducendo importanti innovazioni tecniche.
Non è nuovo, ma rappresenta una garanzia, il propulsore della Tiguan: si tratta del collaudatissimo2.0 TDI 150 CV per 360 Nm di coppia, accoppiato al cambio DSG a 7 rapporti, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi e una velocità massima di 207 km/h.
Il 2.0 TDI si conferma fluido e progressivo fin da subito, con la sua coppia massima disponibile già a partire da 1.600 giri. La sua reattività, però, dipende molto dalla modalità di guida selezionata: in Eco, il pedale è poco sensibile, ma il cambio che va in “E”, regala un frequente veleggio che permette di abbassare i consumi. Le cose cambiano in Sport, dove la Tiguan mostra anche un bel carattere e un bello spunto, attestandosi poi in un allungo regolare senza strappi.

Il cambio DSG, con la sua leva spostata sul piantone dello sterzo, ora è più dolce, fluido e anche più lento rispetto al passato; privilegia la souplesse nelle cambiate, accompagnando l’indole tranquilla dell’auto, infatti, se si chiede maggiore velocità e una guida più sportiva, il cambio fa un po’ di fatica a stare dietro alle richieste.
L’assetto cambia faccia, ma il comfort è sempre al primo posto
Il comparto sospensivo prevede uno schema McPherson all’anteriore e un sistema Multilink a ruote indipendenti per tutte le versioni, garantendo una base solida per comfort e dinamismo.
La novità più significativa è rappresentata dai nuovi ammortizzatori a controllo elettronico DCC Pro, offerti nella lista optional e montati sull’esemplare da noi provato. Questo sistema consente di regolare l’assetto in modo attivo, adattandosi alle condizioni della strada, allo stile di guida e alle preferenze personali attraverso ben 15 livelli di regolazione degli ammortizzatori, completamente personalizzabili nella modalità Individual. Questo sistema utilizza due valvole per ogni ammortizzatore, un nuovo algoritmo di gestione e logiche di funzionamento avanzate, opera in sinergia con il Vehicle Dynamics Manager, un sistema integrato che coordina ESP, ammortizzatori e differenziale elettronico XDS per ottimizzare la guidabilità.

Un grande lavoro a livello tecnico e di gestione, per un risultato personalizzabile che parte con una configurazione sempre piuttosto rigida, anche per “colpa” dei cerchi da 20 pollici presenti sul nostro modello. L’assorbimento delle buche, infatti, è buono nel complesso, ma le asperità più dure si fanno sentire. Indurendo l’assetto attraverso i livelli non cambia molto la gestione sulle buche, ma l’appoggio, il rollio e il beccheggio, che diminuiscono in maniera tangibile, per un comportamento più preciso e sportivo.
Ad una buona dinamica di guida contribuisce anche lo sterzo progressivo, sempre abbastanza ben parametrato rispetto all’andatura, senza soffrire di particolari vuoti al centro. Pur con un baricentro alto di 1,66 metri e un peso che supera di poco i 1.600 kg, il SUV tedesco nel complesso gestisce bene le curve, grazie all’unione di queste componenti.
La Tiguan, però, soprattutto nella versione 2.0 TDI da 150 CV è una vera passista, una “macina chilometri”, che predilige il comfort e assiste il guidatore con una suite di ADAS che prevede la guida autonoma di Livello 2+. A questo si aggiungono anche funzionalità come la retromarcia automatica “Memory” e il parcheggio da remoto, che consente di manovrare l’auto a bassa velocità utilizzando lo smartphone.

Su statali e autostrade, inoltre, il 2.0 TDI si dimostra adeguato per la guida rilassata, con buone riserve di coppia per sorpassare in tranquillità. Durante il nostro test, abbiamo registrato un consumo medio di circa 6,5 l/100 km, un risultato soddisfacente per un SUV di queste dimensioni, abbastanza in linea con quanto viene dichiarato nel ciclo misto omologato WLTP di 5,3 litri.
È sempre lei, come anche le concorrenti
Nonostante il costo elevato, la Tiguan rappresenta una proposta matura e versatile nella sua terza generazione, consolidandosi ulteriormente come uno dei SUV più completi sul mercato nella sua categoria. La posizione di guida rialzata garantisce un’ottima visibilità e una sensazione di controllo sulla strada, mentre le sospensioni DCC Pro si distinguono per la loro capacità di adattare il comportamento del veicolo, passando da una guida rilassata e confortevole a una più sportiva e precisa nelle curve, pur soffrendo di un rigidità costante sulle asperità, anche per colpa dei cerchi di dimensioni generose.
In un segmento competitivo come quello dei SUV, la Tiguan continua a rinnovarsi per mantenere la leadership, fronteggiando una concorrenza sempre più agguerrita. Tra i rivali storici si annoverano Hyundai Tucson, KIA Sportage e Jeep Compass, oltre a modelli recentemente aggiornati come Nissan Qashqai, Ford Kuga, Cupra Terramar e Peugeot 3008. Non mancano le sfide interne in terra tedesca, con la presenza di alternative come BMW X1, Mercedes GLA e la cugina Audi Q3.

Pro Volkswagen Tiguan 2.0 TDI
- Il motore è una garanzia
- Spazio ed ergonomia
Contro Volkswagen Tiguan 2.0 TDI
- Prezzo in versione full opt
- Cambio non fulmineo