in

Renault Twingo, i vent’anni di un’icona

Tempo di lettura: 3 minuti

Alla Renault Twingo, prima serie, quella “vera, datata 1993”, si possono attribuire tanti aggettivi, anche contrastanti.

C’é chi l’ha avversata dal primo giorno, descrivendola, banalmente, come brutta, goffa, addirittura antiestetica. Ma c’é anche chi, e non si tratta certamente di uno sparuto gruppo di persone, questa auto l’ha amata all’inverosimile, apprezzandone la praticitá, l’originalitá, lo stile e, diciamocelo chiaro, anche la qualitá.

Effettivamente, della Twingo, che oggi festeggia, qui a Milano, allo spazio Pergolesi, i 20 anni dal lancio commerciale, tutto si puó dire tranne che si trattasse di un’auto anonima e trascurabile. Presentata nel ’92 al Salone dell’Auto di Parigi, ovviamente in tinte coloratissime, la “creatura” del capo progetto Yves Dubreil, oggi presente all’anniversario, non ci mise molto a far parlare di sé. Ventidue anni dopo, e con una seconda generazione presentata nel 2007 e restylizzata nel 2011, il “mito” di Twingo é ancora intatto, come dimostrano i numerosi appassionati ancora presenti in giro per il Mondo, e non soltanto nella madrepatria Francia.

UN SIMBOLO DEI 90’S – Dobbiamo farcene una ragione: ormai anche i tanto vituperati anni ’90 hanno assunto un valore iconico. Gli anni di Mtv, del brit-pop, dei designer Philippe Starck, Campana, Patricia Urquiola. Gli anni dei Motorola, di Windows, della Playstation, di Fiorello e Baggio, entrambi con la coda, e delle carrambate di Alberto Tomba, sulle piste da sci e nei locali milanesi. Gli anni, insomma… Della Twingo. Giá, difficile immaginare un’automobile maggiormente “figlia” di un’era rispetto alla piccola francese, che deve tantissimo allo stile ed al clima di quell’epoca di innovazioni spesso sottovalutate. Il progetto della city-car nasce nel 1989: l’idea di Renault é creare una compatta pratica, economica e confortevole, che non mangi quote di mercato, ovviamente, alla sorella maggiore Clio. Per raggiungere lo scopo, Twingo deve distinguersi, innovare, offrire qualcosa di inedito, e cosí sará: viene offerta al pubblico in unico allestimento, un propulsore 1.2 a benzina da 55CV e quattro tinte quasi dimenticate in un’epoca di automobili color argento: blu oltremare, rosso corallo, verde coriandolo e giallo india. Unici optionale: il tetto apribile in tela (fatemi usare un termine molto diffuso all’epoca: una FIGATA) ed il climatizzatore.

NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI STILE – Il soprannome di “Ranocchia” per la piccola francese arriva quasi automatico: il lancio é azzeccatissimo, proposta sul mercato francese con lo slogan: “A vous d’inventer la vie qui va avec”, sostanzialmente… E’ il cliente a decidere che farci, considerato che ci puó fare un po’ di tutto. Dentro, effettivamente, c’é uno spazio enorme rispetto agli standard dell’epoca ed alle dimensioni della vettura, fuori, invece, c’é personalitá da vendere. Dopo l’avvio delle vendite, nel marzo ’93, ecco la serie limitata “Benetton” nel ’96 (altro brand dannatamente 90’s!) ed il primo restiling nel ’98. Il telaio si evolve, cambiano i sedili ed i gruppi ottici, ma il feeling resta invariato. Nel ’99 arriva anche la versione d’alta gamma, la Initiale, con pellame vario ed altre chiccherie, mentre nel 2000 ecco il nuovo motore 16 valvole da 75CV. La carriera di Twingo, peró, non é ancora conclusa, e la nuova generazione arriverá solo nel 2007: 14 anni di vita per un modello, 2 milioni e mezzo di vetture vendute nel globo, si sa, non é roba da poco.

SEI ANNI FA CAMBIA TUTTO – Nel 2007 il mondo, ormai, é cambiato: non c’é ancora la crisi globale, ma neppure l’euforia dei fantastici anni ’90: Renault si mette all’opera per proporre un prodotto nuovo e lancia la Twingo, seconda serie. La “vera” Twingo, come direbbero gli appassionati, o meglio… Gli Autoappassionati, peró, non scompare. Come tutte le icone resta, ovviamente, nella testa di una generazione, ma non solo: la Twingo sará prodotta e commercializzata in sudamerica, e precisamente in Colombia, vendendo altre 100.000 unitá fino al 2012. Un grande risultato, che testimonia che le buone idee non invecchiano mai. Riuscirá la nuova, anzi “nuovissima” generazione della piccola francese, che Renault lancerá nel 2014 e di cui oggi presenta un’anteprima, a fare ancora una volta breccia nel cuore di coloro i quali di una vettura amano non soltanto motore, comfort, emissioni e compagnia cantante, ma anche… Emozioni e feeling, oltre che un istintivo colpo d’occhio? Non vediamo l’ora di scoprirlo!

Autoappassionati

Vredestein presenta Quatrac 3 e Quatrac 3 SUV

Autoappassionati

Volkswagen si diffonde a macchia d’olio in Cina