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Revisioni auto in tempi di Coronavirus: “Per smaltire l’arretrato ci vorranno 10 anni”

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In questo periodo, la domanda di molti automobilisti è rivolta all’argomento revisioni auto. Con il Decreto Cura Italia per il Coronavirus e la circolare del Ministero dell’interno è introdotta la possibilità di circolare fino al prossimo 31 ottobre per le automobili con documento di revisione auto scaduto.

Molti centri di revisione e controllo sarebbero però autorizzati a rimanere aperti ed operativi. Il prossimità della scadenza a fine ottobre, la concentrazione delle operazioni di revisione aumenterà drasticamente, raggiungendo numeri di 5-6 milioni di veicoli circa.

Revisione auto: la domanda per ridurre il periodo della proroga

Il problema, dunque, non verrebbe sono posticipato ma si aumenterebbero i disagi dovuti al sovraccarico del sistema. Vincenzo Ciliberti, rappresentante di ANARA Confartigianato spiega “Questa situazione va a determinare un disallineamento nel meccanismo, che andrebbe a creare analoghi problemi anche negli anni successivi”. Egli aggiunge “Stimiamo che per regolarizzare il flusso ci potrebbero volere almeno 10 anni”.

Da qui la domanda al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli per un suo intervento al fine di ridurre il periodo della proroga e scadenzare già da maggio le prime revisioni.

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