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Prime scintille tra Vettel e Leclerc al GP di Russia: problema in ottica 2020?

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Si è già detto e scritto molto della giornata amara che la Scuderia Ferrari ha vissuto al GP di Russia: due rosse in testa alla prima, e seconda, curva, appena partiti, una Ferrari al traguardo, superata dalla due Mercedes, al traguardo. L’altra, ferma in via di fuga causa problema all’unità ibrida.

Non sono tanti gli eufemistici commenti di Sebastian Vettel in cuffia (testuale: “Ridateci i fottuti V12”) quanto quello che è successo tra i due piloti a interrompere quel gioioso momento che il team italiano ha vissuto ininterrottamente dal Belgio a Singapore, al sabato russo: 4 pole position consecutive, non si vedevano dall’anno del primo mondiale rosso di Schumi, tre vittorie consecutive che neanche il più ottimista degli ottimista avrebbe pronosticato non più tardi di tre mesi e fa e ora?

Mercedes torna a dominare, Ferrari si perde in giochi di squadra astrusi che fanno andare su tutte le furie il pur buon Sebastian Vettel che, avvisato di lasciar passare il compagno, si mette a spingere come un diavolo per far capire che bollito non è. Dall’altra parte un Leclerc sempre un po’ polemico ma sempre super combattivo, anche se ogni tanto bisogna davvero giocare per il risultato.

La partenza aveva infatti illuso che si potesse ripetere la fantastica doppietta di 8 giorni fa sotto le luci della notte asiatica, e proprio qui si è giocato il primo sgarbo: avendo fornito, volente o nolente, la scia a Vettel, Leclerc ha poi preteso di avere spazio come restituzione del favore e il team lo ha assecondato, ordinando al tedesco lo scambio di posizioni che lui ha volontariamente ignorato, dimostrando carattere.

Una logica, quella dello scambio di posizioni in quella fase di gara, che andrebbe interpretata dal miglior analista in circolazione, ma tant’è. In questa confusione due chiamate ai box sbagliate danno via libera alle frecce d’argento che balzano in testa e la gara finisce lì, con la condizionale del già citato ritiro di Vettel che ha sicuramente favorito, ovviamente non volontariamente come qualcuno ha sostenuto, i due pit dei grigi che hanno guadagnato tempo grazie alla virtual safety car rimanendo così davanti fino alla fine.

In ottica 2020, ormai il 2019 è bello che andato (Hamilton sarà sei volte campione del mondo entro un mese), Ferrari deve stabilire delle strategie ben precise per evitare di buttare via dei risultati importanti, almeno considerando al crescita tecnica della SF90 che già aveva ben abituato i tifosi. Un risultato così, infatti, è semplicemente inaccettabile viste le premesse della…prima curva.

Charles Leclerc: È stata una gara difficile. In partenza la strategia che avevamo messo a punto ha funzionato alla perfezione permettendoci di portare il massimo beneficio al team. Ho dato a Sebastian la scia e questo gli ha permesso di scavalcare i nostri rivali. Poi c’è stata una Safety Car e questo ha reso più difficile scambiare le posizioni come avevamo previsto di fare. Alla fine lo abbiamo fatto al pit stop, ma subito dopo sulla vettura di Seb c’è stato un problema che lo ha costretto a fermarsi. Da quel momento per noi è andato tutto storto e non mi è stato possibile passare davanti ai nostri rivali. Portare a casa solo una terza posizione dopo un weekend che ci ha visto così competitivi ci fa veramente masticare amaro.Una cosa è certa: ora abbiamo maggiore consapevolezza del nostro potenziale e affronteremo le prossime gare con la massima determinazione per portare a casa il miglior risultato possibile.”

Sebastian Vettel: “Oggi siamo molto amareggiati. Volevamo fare una doppietta ma siamo riusciti solo a conquistare il terzo posto. Non è ciò che volevamo. Ho avuto una buona partenza e il primo stint è stato abbastanza veloce per aprire un gap ampio. Dopo il pit stop sono tornato in pista in seconda posizione ma poco dopo la squadra mi ha chiesto di fermare l’auto perché c’era un problema con la parte ibrida della mia Power Unit. Sicuramente questa non è stata una giornata buona per noi”.

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