Il celebre motore Diesel 2.0 HDi di Stellantis, affidabile ed efficiente, forse torna in produzione. Jean-Philippe Imparato, COO di Stellantis, ha acceso l’entusiasmo degli appassionati di automobili con una dichiarazione sorprendente: “c’è ancora una domanda per questi motori, soprattutto tra coloro che percorrono lunghe distanze”. Questo apre la strada a una riflessione sul futuro del Diesel, nonostante la crescita delle auto elettriche e delle normative ambientali sempre più stringenti.
I motori HDi, introdotti da PSA Peugeot Citroën negli anni ’90, hanno rappresentato una solida proposta per il segmento Diesel grazie all’iniezione common rail. Garantivano consumi ridotti, basse emissioni e una lunga durata, diventando un punto di riferimento per i propulsori diesel europei, tanto da essere richiesti anche da marchi decisamente premium.
Oggi, Stellantis potrebbe riportare in auge il 2.0 HDi, sfruttando tecnologie di elettrificazione per soddisfare i requisiti di emissione, riportando la piacevolezza di guida, i bassi consumi e l’affidabilità che li hanno resi famosi.
Perché Stellantis deve puntare ancora sui motori diesel 2.0 BlueHDi
Nonostante il predominio delle auto elettriche, il Diesel conserva una fetta di mercato tra chi percorre lunghe distanze. L’efficienza e l’autonomia del motore 2.0 BlueHDi, capaci di superare tranquillamente i mille chilometri con un pieno, rappresentano un vantaggio irrinunciabile per molti conducenti.
Secondo Stellantis, il ritorno del Diesel non significa andare controcorrente rispetto alla transizione ecologica. Piuttosto, si tratta di offrire una gamma diversificata, rispondendo a esigenze specifiche dei clienti. Se effettivamente Stellantis torna con una proposta Diesel su modelli come SUV e berline di fascia media, con il motore 2.0 HDi può nuovamente proporre prodotti indirizzati alle flotte che necessitano di bassi consumi e affidabilità.
Gli appassionati ricordano il 2.0 HDi per la sua affidabilità e versatilità, essendo stato adottato da modelli Peugeot, Citroën, Opel, DS e Fiat. Ora, con l’integrazione dei motori elettrici, il propulsore potrebbe raggiungere nuovi standard, posizionandosi come un’opzione valida in mercati dove il Diesel è ancora apprezzato.

Motore Diesel ed elettrificazione: la combinazione vincente per il futuro Stellantis
Mentre il gruppo investe massicciamente nell’elettrico, non dimentica i clienti che necessitano di soluzioni efficienti per lunghi tragitti. Jean-Philippe Imparato ha sottolineato come la domanda per motori Diesel sia ancora significativa, specialmente in mercati europei e globali dove le infrastrutture per l’elettrico sono ancora limitate.
Se confermato, il rilancio del motore 2.0 HDi sarà limitato a una selezione di modelli strategici, probabilmente SUV e berline di fascia media. Questo approccio consentirebbe a Stellantis di soddisfare le richieste del mercato senza compromettere gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine fissati per il gruppo.
Il ritorno del 2.0 HDi non sarà un semplice revival, ma un’evoluzione del propulsore. Stellantis potrebbe integrare il motore con tecnologie ibride leggere o ricaricabili plug-in, combinando l’efficienza del motore a gasolio con le esigenze di una mobilità in cambiamento.