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Subaru Outback: interni, motore, consumi, prova su strada

Tempo di lettura: 7 minuti

Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla prima Subaru Outback, quando nel 1995 venne lanciata la prima generazione di quella che oggi è diventata a tutti gli effetti l’ammiraglia della Casa delle Pleiadi. La nuova nonché sesta generazione è infatti al vertice dell’offerta Subaru e, sia per dimensioni sia per novità proposte, rappresenta il non plus ultra di ciò che oggi il “subarista”, ma non solo lui, può trovare in concessionaria. Proposta in tre allestimenti, tutti piuttosto ricchi, Subaru Outback monta l’ormai noto motore Boxer 2,5 litri a iniezione diretta (senza la “e”, quindi non elettrificato mild hybrid), la trazione integrale permanente Symmetrical AWD ed è tutta nuova dentro dove l’inedito schermo da 11,9” di diagonale cambia da solo la vita in abitacolo, non senza qualche leggera perplessità. 

Nuova Subaru Outback è non solo spaziosa e versatile, in città come fuori, ma è anche capace di trasmettere quelle sensazioni di guida da SUV, a ruote alte, nonostante si tratti in tutto e per tutto di una station wagon dalle dimensioni “gentili”, con i suoi 4,89 metri di lunghezza.

Vediamo quindi come va la Subaru Outback in questa prova su strada. 

Esterni e interni Subaru Outback 2021: il nuovo schermo cattura l’attenzione, fuori è più elegante ma sempre robusta

Notevoli le differenze tra un allestimento e l’altro, non cambiano ovviamente le dimensioni della Subaru Outback: detto della lunghezza (4,89 metri), la larghezza è di 1,87 metri e l’altezza di 1,67 metri, con 21,3 centimetri di luce libera dal suolo (Forester ne vanta 22) che non fanno altro che confermare l’impressione di essere a bordo di un “ibrido” tra station wagon e SUV. Buoni gli angoli di attacco 19,7° (20,2°), di dosso 21,0° (21,0°) e di uscita 22,6° (25,8°). Il colore della vettura in prova è l’Autumn Green Metallic ma a risaltare in linea laterale sono i dettagli Green sulle minigonne e sulle barre al tetto che identificano questo specifico allestimento, il 4DVenture. Quest’ultima cambiano volto all’Outback, anche perchè erano molto meno pronunciate sulla passata generazione. 

Si nota poi subito che nuova Outback non teme alcun terreno, non fosse altro per la presenza di robuste protezioni in plastica che contornano l’importante gommatura su cerchi neri da 18”, così come la linea di cintura alta trasmette fiducia. 

Frontalmente si è evoluta la firma a LED, più sottile, anche se manca la tecnologia Full LED, e la mascherina si è fatta più piccola, mentre dietro rispetto alla quinta generazione i gruppi ottici si sono allargati orizzontalmente ma la somiglianza con Forester è evidente. Qui la vera novità è la presenza del portellone ad apertura elettrica azionabile anche con il movimento del piede. 

Dentro, però, è dove avviene il maggior cambiamento. Anche Subaru sceglie la via della parziale (scopriremo presto perchè) digitalizzazione scegliendo un nuovo e appariscente schermo centrale con diagonale da 11,9”, ricco di menu e schermate dal buon funzionamento ma non dalla così buona resa grafica (caratteristiche comuni delle giapponesi, nulla a che vedere con le premium tedesche, bisogna dirlo). Il navigatore si basa sulla tecnologia TomTom e i comandi vocali, richiamabili dal volante (facilmente regolabile in altezza e profondità), sono abbastanza precisi. Non sono rimasto soddisfatto dei tasti fisici presenti sulla cornice, anche se ne apprezzo l’oggettiva utilità. Ci sono concorrenti, penso alle Volvo, dove si ha un senso di eleganza migliore, qui la loro presenza non fa rima con ordine ed eleganza. Vero, molti di essi offrono un doppio vantaggio, basti pensare alla possibilità di regolare il volume con la ghiera (o dal volante) così come la temperatura tramite i due tastoni (quattro in totale) o direttamente dallo schermo. C’è la voglia di digitalizzarsi, e il nuovo schermo che debutta su Outback 2021 lo dimostra, ma così facendo si è perso un po’ di quel senso di novità sacrificabile sul lato pratico. Il cliente Subaru, in media non giovanissimo, affezionato a stilemi ben precisi, è però stato accontentato. 

Le prese USB, 2, posizionate sopra un piccolo vano utile a riporre lo smartphone, permettono poi di interfacciare il telefono così da poter utilizzare Android Auto e Apple CarPlay ma non wireless (il navigatore è assente sul primo allestimento). Mi ha invece colpito la qualità degli assemblaggi così come dei materiali. I sedili sono idrorepellenti su questo allestimento ma accolgono bene i passeggeri e la presenza del riscaldamento sulla seconda fila è un must. L’aumento di ben 5 centimetri rispetto alla precedente generazione, cui corrisponde un passo di 2,74 metri, permette di stare davvero comodi dietro, con tanto spazio sulle gambe (una 40ina di centimetri circa con i sedili anteriori portati piuttosto avanti), ma è innegabile che il vistoso tunnel centrale renda scomoda la seduta di chi siede al centro, si sta meglio in 2.  Se volete il tetto apribile elettronicamente, però, dovrete per forza rivolgervi all’allestimento top di gamma. 

Chiudiamo col bagagliaio, davvero spazioso e dotato di due leve per abbassare in men che non si dica gli schienali (60:40). Ci sono anche agganci per la spesa ma è la capacità che colpisce, con 522 litri di minima e ben 1.750 litri di massima. Ci sta davvero tutto, con un vano lungo fino a 1,98 metri con la seconda fila giù, e avendo ampliato la bocca d’ingresso (sulla base sono 2,9 i centimetri in più) è anche più facile il caricamento di borse, valigie e chi per loro. 

Alla guida della Subaru Outback 2021: sempre a proprio agio, ma i consumi sono penalizzati dalla trazione integrale permanente

La nuova Subaru Outback nasce sulla piattaforma SGP (Subaru Global Platform) e beneficia non solo di dimensioni maggiorate che permettono un notevole comfort a bordo ma anche, lato guida, di una resistenza alla torsione decisamente migliorata rispetto al passato. Ne beneficia la marcia, certo, ma anche la versatilità di una vettura che nonostante 4,9 metri è facilmente guidabile in città e si comporta piuttosto bene in autostrada, dove la rumorosità non è eccessiva, a meno di affondare il pedale sul gas per un kick-down, il contenimento dei fruscii aerodinamici è buono ed è difficile stancarsi durante i viaggi. Anche se vi capitasse, grazie al Driver Monitoring System sarà l’auto a preoccuparsi del vostro stato d’attenzione, grazie a diverse telecamere nascoste sulla sommità della plancia dietro un vetro scuro. Si viaggia bene perchè i sedili sono comodi e contenitivi allo stesso tempo e anche la posizione di guida non delude. Peccato che la regolazione elettrica sull’allestimento da noi provato non permetta poi di memorizzare tale posizione, un’esclusività della top di gamma Premium. 

L’auto è così più precisa nei cambi di direzione, più rigida, e non soffre di eccessivo rollio (nuova è la barra anti-rollio, più lunga) o beccheggio, nonostante sia stata pensata per essere guidata più da SUV che da vera e propria station wagon (vista anche l’altezza da terra e il baricentro che si alza di conseguenza). Il motore Boxer da 169 CV non ha una spinta eccessiva ma copre la pratica 0-100 km/h in 10,2 secondi. Non è un motore prestazionale ma si “arrampica” bene dovunque e qui va dato merito alla proverbiale Symmetrical All Wheel Drive, il punto forte delle auto Subaru oggi sul mercato.

Qualcuno potrebbe storcere il naso sul fatto che non sia disinseribile, così da penalizzare i consumi (il nostro test si è concluso con una media di 9,4 l/100 km, con un buon misto tra città e extraurbano) ma chi compra Subaru cerca un’auto diversa dalla altre e la trazione integrale permanente è una di queste caratteristiche. Si potrebbe optare che per una station wagon destinata a lunghi viaggi il Diesel sia ancora il motore più vantaggioso ma Subaru rimane fedele alla sua filosofia: motore aspirato benzina Boxer, 2,5 litri di cilindrata (in Italia siamo ormai abituati al downsizing…in Giappone meno), cambio CVT Lineartronic che non fa impazzire poiché le marce, ora sono 8, sono solamente simulate e via andare. Difficile puntare a consumi più bassi, in autostrada a 130 km/h difficile avvicinarsi ai 12 km/l, anche perchè la mole da spostare non è poca. Per alzare l’andatura il Boxer va portato in alto, attorno ai 3.800 giri, qui si apprezza al meglio l’aumentata rigidità dell’assetto, altrimenti la nuova Outback rimane una tranquilla auto dal comportamento stradale piacevole. 

Sono 3 le modalità del nuovo X-Mode, settabile solo ad auto ferma e senza la modalità di marcia (D) inserita, direttamente dallo schermo centrale: in neve/terra il controllo di trazione resta sempre attivo e la centralina sceglie la migliore disposizione della coppia a seconda delle condizioni del fondo stradale, mentre in neve alta/fango Snow/Mud viene disattivato il controllo di trazione e viene sempre data massima coppia (252 Nm) alla ruote: pensate a una situazione di fango intenso, non la più comune strada bianca, sarà questa modalità a portarvi fuori dai guai senza troppi patemi. In Normal, la modalità che userete di più, si ottimizza il comportamento dell’auto ma la trazione non è mai solo anteriore. 

Da anni, ormai, la sicurezza è al vertice delle strategie Subaru per i suoi modelli. Già nel 2015 la precedente generazione presentava l’innovativo Eyesight ma gli anni passano e con loro progrediscono le tecnologie che rendono le auto sempre più sicure. Innanzitutto va sottolineata una novità che da sola, permette di monitorare meglio il manto stradale, cioè l’allargamento del parabrezza e la riduzione nello spessore dei montanti anteriori. Anche dietro, in manovra, la terza luce aiuta anche se è presente la telecamera posteriore dalla buona qualità grafica. Nuova Outback però va ovviamente oltre e propone tecnologie come il nuovo Traffic Sign Recognition, l’Intelligent Speed Limiter e l’Autonomous Emergency Steering; quest’ultimo, grazie all’Eyesight che monitora costantemente cosa accade davanti all’auto, tanto che quest’ultima ora è in grado non solo di frenare ma di sterzare per evitare un improvviso ostacolo, che esso sia un veicolo, un pedone o un ciclista. 

Sul fronte della guida autonoma, nuova Subaru Outback fa un passo avanti grazie al Lane Centering Control che mantiene l’auto al centro della corsia e, grazie al controllo della velocità adattivo (in grado di riconoscere autonomamente i segnali stradali, cambiando i limiti pre-impostati) può rappresentare un bel vantaggio per i lunghi viaggi in autostrada: un apposito tasto attiverà il controllo della traiettoria e della velocità impostata. Nel complesso, tra sicurezza passiva e attiva il passo in avanti è considerevole. Su nuova Outback ci si sente sempre al sicuro, ben assistiti dalla tecnologia. 

Prezzi e concorrenti Subaru Outback 2021

Subaru Outback 2021_prezzi e concorrenti

Il prezzo della Subaru Outback 2021 parte da 42.750 euro per il primo allestimento, la Style, che già comprende cerchi in lega da 18”, Cruise Control adattivo con Eyesight e Lane Centering, fari LED con Adaptive Driving Beam, portellone posteriore ad apertura elettrica, sedili anteriori/posteriori e volante riscaldabili, sistema Starlink con display da 11,6”, Apple CarPlay e Android Auto, telecamera posteriore e X-Mode con 2 modalità. 

L’allestimento da noi provato è stato invece quello intermedio, il 4DVenture, che parte da 45.000 euro e nasce per la vita all’aria aperta: in aggiunta troviamo mancorrenti al tetto con dettagli Green capaci di supportare fino a 100 kg di carico, pedaliera in alluminio, protezioni paraurti in Gloss Black, sedili idrorepellenti facili da pulire, radio DAB+ con navigatore integrato tappetini waterproof. 

Chiude la gamma Outback 2021 l’allestimento Premium, da 48.750 euro. Qui troviamo anche la funzione di memorizzazione dei sedili anteriori in pelle Nappa, il sistema audio Harman Kardon con 11 altoparlanti, telecamera anteriore e laterale (sotto lo specchietto destro) e tetto apribile in cristallo. 

Optional? Non ce ne sono, si sceglie in base all’allestimento. Sono invece tanti gli accessori pensati per la vita all’aria aperta come per esempio la protezione in plastica per il baule, facilmente lavabile, il portabici posteriore e tanto altro ancora. Purtroppo le emissioni, pari a 193 g/km CO2 nel ciclo WLTP, impongono il pagamento dell’Ecotassa che, per questa fascia (191-210) è pari a 1.100 euro da aggiungere al listino. 

Concorrenti? Potremmo citare due concorrenti tedesche, station wagon, che “giocano” a fare i SUV e simili per dimensioni, come l’Audi A4 allroad, la Skoda Superb Scout e la Volkswagen Passat Alltrack, o ancora la Volvo V60 Cross Country: i prezzi variano attorno ai 50.000 euro, qualcosa in più per la svedese. Per chi cerca un’auto robusta, dal buon rapporto qualità prezzo e vuole contare anche su una trazione integrale che non lo deluda mai, la nuova Subaru Outback può davvero fare al caso suo.

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