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Suzuki festeggia i risultati record in Italia e nel mondo

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Periodo molto positivo per la Casa giapponese. Settembre è stato il mese dei record per Suzuki, sia in Italia sia nel mondo. Nei dintorni di Torino, dove ha sede Suzuki Italia, è stato festeggiato per la prima volta il superamento della soglia del 2% di mercato, un risultato solo apparentemente poco degno di nota.

Il dato del 2,11%, segna una netta crescita rispetto all’1,76% di un anno fa, figlio delle scelte strategiche che hanno portato Suzuki ad interpretare in modo puntuale le tendenze sui mercati, una su tutte la crescita dell’ibrido sul quale la Casa giapponese è al secondo posto del segmento con una quota dell’8,1%, seconda solo a Toyota.

In un mercato, quello italiano, che ha visto sprofondare i risultati nel mese di settembre (complice l’introduzione dell’omologazione WLTP) Suzuki ha affrontato il cambiamento delle normative con largo anticipo e ha potuto contenere la flessione al 10,9%, proponendo modelli ecologici e con caratteristiche tecniche interessanti. Positivo è anche il quadro che emerge analizzando i primi nove mesi del 2018.

Dall’inizio dell’anno Suzuki ha, infatti, immatricolato 24.109 auto, con una crescita dell’1,59% rispetto alle 23.731 unità del 2017, a sua volta rivelatosi poi un anno record rispetto a quello precedente, con un +37,4% sulla base dei dodici mesi.

A livello mondiale i risultati sono altrettanto lusinghieri, con il fatturato record di di 28,9 miliardi di euro e un utile operativo record di 2,9 miliardi di euro. In recente studio condotto dalla società di consulenza e analisi Ernst & Young sui 16 maggiori costruttori al mondo è inoltre emerso che Suzuki è la Casa automobilistica con la più alta redditività, con un margine dell’11,8% rilevato nel secondo trimestre del 2018.

Guardando al futuro con ottimismo

Con la crescita costante dell’ibrido, la Casa di Hamamatsu può dormire sonni tranquilli: è l’unico costruttorea a proporre tre modelli ibridi nei segmenti A e B, quelli che da coprono complessivamente circa il 55% del mercato. Si tratta di Ignis, Swift e Baleno. Senza dimenticare le nuove Suzuki Vitara e Jimny, dotate di motori benzina Boosterjet parchi nei consumi, nella speranza di vedere presto un’unità ibrida su entrambe.

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