prova su strada suzuki swace
in

Suzuki Swace Hybrid: prova, interni, motore ibrido e prezzi

Tempo di lettura: 6 minuti

Dopo la Across, gemella della RAV4, la partnership tra Toyota e Suzuki permette alla Casa di Hamamatsu di “sfornare” un secondo modello, nato sulle orme della Corolla Touring Sport Hybrid. Si tratta della Suzuki Swace Hybrid, una station wagon di segmento C “abbondante”, rigorosamente dotata della tecnologica Full Hybrid, marchio di fabbrica di Toyota, che ne ha fatto le fortune nell’ultimo ventennio.

Ecco il nostro test drive completo della Suzuki Swace con motorizzazione full hybrid: scopriamone insieme design, spazio, consumi e piacere di guida.

Esterni e interni Suzuki Swace Hybrid: spazio e tecnologia a bordo, design “esotico”

La Swace segna l’ingresso in un segmento inedito per la Casa, quello delle station wagon.  La lunghezza di Suzuki Swace è di 4,65 metri, l’altezza 1,46 metri e la larghezza 1,79 metri, con 2,7 metri di passo. Il design è, ovviamente, fedelmente la replica fedele di quanto già visto sulla apprezzata Corolla Touring Sports, che, a onor del vero, ha riscosso i maggiori apprezzamenti nella versione berlina.

In ogni caso non le manca carattere, grazie a fari full LED anteriori (con proiettore o con parabola in base all’allestimento) e posteriori, tetto in contrasto con il colore carrozzeria e una linea filante che prosegue fino al bagagliaio. I cerchi da 16” pollici offerti di serie, però, non aiutano, invece, a rendere più snello un corpo vettura comunque abbondante. Difficile distinguerla da una Corolla, se non fosse per il gruppo ottico anteriore che si estende in maniera diversa verso il centro del paraurti, oltre, al logo Suzuki posto sul cofano anziché al centro della calandra.

Anche gli interni ricalcano le forme e la dotazione di Corolla. C’è il touchscreen da 8” a sbalzo, dalla grafica nuova, ma non ai passo con le rivali, con radio DAB, sistema Bluetooth, comandi al volante, Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink per tutti gli smartphone compatibili. La conformazione dell’abitacolo è quella della gemella giapponese dove l’unica grande differenza è il logo Suzuki sul volante (dietro c’è il 7 pollici della strumentazione TFT parziale), ma per il resto tutto rimane uguale, compresa la comoda seduta e l’ampia visibilità, tranne al posteriore, dove il lunotto è piuttosto sacrificato. Le plastiche a dire il vero non brillano per materiali, poche parti schiumate e morbide, ma l’accostamento è buono.

Nella console centrale si trova un vano per la ricarica wireless degli smartphone oltre a due porte USB e a una presa AUX, tutti sistemati in una posizione facile da raggiungere sia per il pilota sia per il passeggero anteriore. Altri componenti interni importanti sono il volante e i sedili anteriori riscaldabili, un climatizzatore S-FLOW con rilevatore di presenza dei passeggeri per massimizzare l’economia e luci ambiente in tutto l’abitacolo.

Il vano di carico ha una capacità base di 596 litri, che detti così sembrano enormi, ma parecchi sono sotto il vano di carico, molto spazioso ma piuttosto irregolare. Comunque il tutto è espandibile fino a 1.606 litri ribaltando in avanti gli schienali posteriori, e potendo sfruttare un piano perfettamente piatto di 1,86 metri, alto 85 cm e largo 1,43 metri. Le batterie da 207 Volt del sistemo ibrido trovano spazio sotto i sedili posteriori, senza rubare così spazio al vano posteriore.

Alla guida della Suzuki Swace Hybrid: la città è il suo regno, ma fa ogni cosa le si chieda in souplesse

Il sistema ibrido di Suzuki Swace è il powertrain composto dal motore benzina 1.8 da 98 CV e 142 Nm di coppia abbinato a un’unità elettrica da 72 CV e 163 Nm di coppia con batteria da 3,7 kWh. Il risultato è una potenza combinata di 122 CV e 142 Nm di coppia massima. Come tutti i motori con tecnologia full hybrid e ciclo Atkinson, questo sistema consente alla vettura di viaggiare anche in modalità 100% elettrica per brevi tragitti, soprattutto durante veleggiamento e partenza. Come per la Corolla, anche la Swace offre la sola trazione anteriore e il cambio e-CVT, la classica versione dedicata alle ibride della trasmissione a variazione continua.

Oltre alle tre le modalità di guida per sfruttare il motore ibrido, Normal, Eco e Sport è presente anche la modalità EV, che favorisce ulteriormente l’utilizzo della propulsione elettrica durante la guida, in modo da massimizzare gli spostamenti a motore termico spento, ma non si supera mail chilometro effettivo in solo elettrico.

L’abbinamento della Swace Hybrid si conferma piuttosto brillante nello spunto, ma anche l’allungo rimane piacevole, meno a velocità autostradali, con un cambio che ben si abbina al propulsore. Si tratta, infatti, di una coppia ben rodata, ma che propone sempre quel piccolo problema dovuto al CVT (e all’e-CVT), il cosiddetto “effetto scooter”, cioè la tendenza a salire notevolmente di giri quando si è in fase di accelerazione spinta. A parte questi picchi di rumorosità, la guida è totalmente improntata sul comfort, adatta anche a chi decide di affidarsi all’ibrido per macinare molti chilometri, abbandonando definitivamente il diesel. A questo si aggiunge un’ottima silenziosità anche ad andature sostenute (ma costanti, senza sforzi del motore) e questo gioca a favore della sua indole da passista per le lunghe percorrenze.

Dove, invece, avevamo pochi dubbi, nonostante le dimensioni da station wagon, è in città, poiché il powertrain ibrido garantisce il migliore rendimento,con una buona verve e un’ottima efficienza in termini di consumi. Inoltre, l’assetto garantisce un ottimo assorbimento delle asperità, senza togliere molto alla dinamica di guida. Certo, non parliamo di un comportamento e di un’agilità da sportiva, ma nei cambi di direzione e nei curvoni ad alta velocità la Swace Hybrid sa assicurare una buona stabilità, quasi sorprendente se consideriamo il carattere mansueto dell’auto. Il posteriore comunica qualche difficoltà maggiore, ma nel complesso la vettura è piuttosto neutra.

Promosso l’assetto come anche lo sterzo, sempre abbastanza leggero, ma dotato di una buona consistenza, che asseconda (in base alla modalità di guida scelta) la Swace sia in condizioni di guida cittadina, sia su una tortuosa strada di montagna.
La buona leggerezza complessiva (1.475 kg) e il collaudato powertrain ibrido permettono di ridurre i consumi e le emissioni di CO2. Secondo il protocollo di omologazione WLTP, la Suzuki Swace Hybrid registra valori di consumo di carburante combinato tra i 4,5 e i 5,1 l/100 km, ancora più bassi in città, ma leggermente più alti a velocità autostradali. Nella vita reale la media è intorno ad un interessantissimo 20,5 km/litro.

Attenzione speciale alla sicurezza degli occupanti

Buona, infine, la dotazione di sistemi di assistenza alla guida: si può sempre contare su avanzati sistemi di controllo che migliorano il comfort di guida e la sicurezza, in ogni momento del viaggio La Swace Hybrid, infatti, può contare su 10 tecnologie di assistenza alla guida, tra di essi: 
l’Adaptive Cruise Control con funzione stop&go, nel caso in cui la vettura che precede arrivasse invece al completo arresto (come nel caso di un incolonnamento in autostrada), il Cruise Control Adattativo arresterà totalmente il mezzo facendolo ripartire appena il traffico sarà tornato a scorrere;
– il sistema “attentofrena“, che sfrutta una videocamera, un sensore laser e un radar per monitorare costantemente la strada e identificare potenziali rischi di collisione con veicoli, pedoni o ciclisti. Avverte con un segnale acustico il guidatore e, se necessario, frena autonomamente per prevenire l’impatto o ridurne la gracità;
– il sistema “guardaspalle” e sistema “vaipure” (allestimento TOP), il primo rileva la presenza di altri veicoli negli angoli ciechi alle spalle del guidatore accendendo un LED negli specchietti retrovisori. Il secondo interviene monitorando le stesse aree durante l’uscita da un parcheggio. È in grado di rilevare il sopraggiungere di macchine non visibili per il guidatore e lo avverte indicando la direzione dalla quale sopraggiungerà l’auto rilevata;
– il sistema “guidadritto“, avverte il guidatore di eventuali cambi involontari e se necessario interviene sullo sterzo per riportare il mezzo al centro della corsia;
– il sistema “restasveglio“ è in grado di rilevare i piccoli cambi di direzione involontari, premonitori di un possibile colpo di sonno o una distrazione. Interviene dunque con un segnale luminoso ed acustico per riportare l’attenzione del guidatore sulla strada;
– il sistema “nontiabbaglio“, grazie ai sui sensori, Swace Hybrid rileva la presenza di vetture che precedono o che sopraggiungono in senso opposto. In tali circostanze, se gli abbaglianti sono inseriti, li commuterà automaticamente in anabbaglianti, per non disturbare gli altri guidatori;
– il sistema “occhioallimite“ che usando la videocamera riconosce un segnale stradale, come un limite di velocità o un divieto di sorpasso, lo mostra all’interno del quadro strumenti. Il sistema è integrato anche con il cruise control adattivo, e puo fare in modo che la velocità si adatti automaticamente ai nuovi limiti rilevati;
– il sistema “senzamani” (allestimento TOP) è in grado di gestire in maniera totalmente automatica le manovre di ingresso in un parcheggio parallelo o un parcheggio perpendicolare, oltre all’uscita da un parcheggio parallelo. Il sistema di parcheggio interagisce inoltre con il sistema “fermolì”: sia che si stia parcheggiando manualmente o si stia lasciando fare la manovra alla vettura, il sistema bloccherà automaticamente il movimento qualora rilevasse il rischio di impatto con ostacoli o persone

Non manca ovviamente l’eCall che allerta i servizi d’emergenza con un messaggio telefonico che comprende precise indicazioni sulla posizione del mezzo. E la funzione Brake Hold per impedire che l’auto avanzi o arretri al semaforo fino a quando il pilota preme il pedale dell’acceleratore.

Prezzi e concorrenti Suzuki Swace Hybrid

prezzi e concorrenti Suzuki Swace

Dopo la versione Web Edition, oggetto della nostra prova, proposta in soli 15 esemplari al prezzo di 27.400 euro e presto esaurita, la Suzuki Swace Hybrid offre due semplici allestimenti: Cool e Top.

Il Cool da 29.500 euro dispone di una dotazione di serie piuttosto ricca, tanto che la Swace Top (32.000 euro) aggiunge solamente alcuni accessori, come il Full LED con proiettore, i rivestimenti dei poggiabraccia e del tunnel in pelle, la ricarica wireless, le luci d’ambiente, il sistema keyless, i sensori parcheggio anteriori, posteriori e laterali, il parcheggio automatico, il monitoraggio degli angoli ciechi (anche in retromarcia) e la frenata automatica in manovra.

Al lancio Suzuki propone uno sconto con permuta o rottamazione pari a 4.600 euro, che si unisce all’incentivo statale della fascia 61-135 g/km pari a 1.500 euro. Il totale di questi due sconti porta a un vantaggio di 6.100 euro, portando a un prezzo iniziale per la Suzuki Swace Cool di 23.400 euro e 25.900 euro per la Top.

l segmento delle station wagon è in parte in declino in favore dei suv, tante le dirette rivali tra le quali possiamo citare tra ibridizzate e non la gemella Toyota Corolla Touring Sport, poi la Hyundai i30 Wagon, la Seat Leon ST, la Skoda Octavia, la Ford Focus wagon e la Renault Megane Sporter

commenti

Leave a Reply

    Loading…

    0
    render audi a6 e-tron

    Audi A6 Avant e-tron: la nuova generazione elettrica sarà così? [RENDERING]

    Al Nurburgring sta già girando la Porsche 911 ibrida: sarà la prima della sua lunga storia [VIDEO]