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Test – Chevrolet Volt

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Il mondo dell’automotive è ormai colmo di prodotti definiti ibridi, veicoli di qualsiasi dimensione e prezzo che si pongono l’ambizioso obiettivo di offrire una possibile marcia ad impatto zero ed amica di ambiente e portafogli.

Unico neo di questa categoria di vetture è la capacità delle batterie, sufficiente in buona parte dei casi per posteggiare o poco più. Per gli estremisti della battaglia al motore termico, ci sono poi alcune proposte che il ciclo otto non sanno nemmeno cosa sia (e ne arriveranno tante altre) e che si affidano solo alla propulsione elettrica. La causa di questi individui e delle case che li assecondano è obiettivamente lodevole, solo che con le attuali tecnologie la strada percorribile senza dover effettuare una ricarica non è elevatissima. Si parla mediamente di 150 Km, pienamente sufficienti per gli spostamenti di tutti i giorni ma decisamente troppo pochi per una bella gita fuori porta.

Chevrolet con la nuova Volt cerca la quadratura del cerchio, offrendo una vettura in grado di muoversi per 80 Km assorbendo energia solo dalle batterie e sfruttando per altri 500 Km un motore 1.400 cc a benzina come generatore. Le percorrenze sono molto variabili in base all’uso più o meno pesante del piede destro, che tradotto in parole povere vuol dire che si può arrivare a dimezzare l’autonomia adottando una guida marcatamente sportiva. Durante la nostra prova la Volt ha fatto quasi settanta chilometri senza richiedere una goccia di carburante, un risultato soddisfacente.

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Fatte le dovute considerazioni arriva il momento di mettersi al volante di questa berlina da 4,489 m di lunghezza, con una linea un po’ impersonale ma piacevole ed un Cx di 0,28 pari a quello della sorella Corvette, dato che mostra la cura per l’aerodinamica messa nel progetto al fine di limitare i consumi, ma cela il fatto che toccare la parte bassa del paraurti sia facile come bere un bicchier d’acqua. I 150 cv e 370 Nm rendono la guida della Volt piacevole e disinvolta dimostrando di essere sufficienti non solo a muovere agevolmente i 1700 Kg in questione, ma anche a portarli alla velocità massima limitata elettronicamente di 160 Km/h. L’entrata in funzione del “generatore” è quasi inavvertibile ed a tradirlo è infatti solo il rumore che penetra nell’abitacolo, specie nel momento in cui si pretende maggior potenza elettrica. Ciò che tuttavia ci ha convinti meno, ma che forse semplicemente richiede un po’ di abitudine, è la consolle centrale apparentemente senza tasti ma solo con scritte che li identificano, basta toccarle per impartire il comando corrispondente. La separazione fisica di ciascun pulsante spesso permette di andare a memoria, ma con questo nuovo sistema, esteticamente molto scenico, il rischio è di distrarsi un po’ troppo alla ricerca magari del climatizzatore.

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Il lancio della Chevrolet Volt avverrà a febbraio 2012 ed il prezzo da pagare per portarsela a casa sarà di circa 42.000 €, una cifra decisamente sostanziosa ma accompagnata da 8 anni di garanzia sulle batterie. Le concessionarie che potranno occuparsi della vendita della prima elettrica della Casa del cravattino saranno solamente 20, per il resto non rimane che attendere l’esito del mercato. I numeri per fare bene li ha, bisogna solo capire se all’automobilista interessino.

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