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Test – Hyundai i40 Wagon

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Raramente siamo rimasti così colpiti da una vettura come la Hyundai i40 Wagon: perchè? Proseguite la lettura e lo scoprirete

Milano. Fredda giornata timidamente soleggiata di fine Ottobre. Il sottoscritto ed un collega ritirano alla sede Hyundai una i40 Wagon per la prova di cui vi state accingendo a leggere l’articolo.

Sarà stato il fatto che avevamo appena restituito la i30 cw, ossia una vettura appartenente al vecchio ciclo di Hyundai fatto di vetture solide, ma piuttosto economiche in quanto a finiture e soluzioni stilistiche adottate, oppure saranno stati l’illuminazione blu ipnotico della strumentazione o l’ampio tetto panoramico in vetro… sinceramente non lo so. Fatto sta che dopo un’occhiata all’esterno ed all’interno della vettura ed una rapida tastata ai materiali della plancia per saggiarne la fattura ci siamo guardati e ci siamo detti “Però, mica male!”.

Se è vero che la prima impressione è quella che conta (e che rimane), mi scuserete se nel proseguio della recensione sarò troppo “buono”, ma due settimane di prova su strada non sono riuscite a modificare la mia idea del primo giorno, seppur abbia trovato qualche difetto di cui parlerò più avanti.

Hyundai i40 Wagon. Una station (wagon, appunto) lunga 4,770 mm, diretta rivale di Volkswagen Passat e Peugeot 508, giusto per citare due concorrenti di questo affollatissimo segmento.

Hyundai i40

Veniamo colpiti innanzitutto dal design: potente, originale e filante, capace di farla sembrare più piccola e sportiva di quanto non sia in realtà. Infatti la i40 è una SW fino in fondo: comoda e spaziosa per tutti e 5 i passeggeri, confortevole anche nei lunghi viaggi e con un bagagliaio dalla generosa capacità. Proprio quest’ultimo può servire da esempio per render l’idea del livello qualitativo raggiunto da Hyundai: i 553 litri di spazio (estendibili a 1.719 abbattendo i sedili posteriori) sono interamente rivestiti con tessuto di buona qualità ed arricchiti da tutta una serie di particolari utili e funzionali, quali due luci di cortesia, una presa da 12V, due cassetti portaoggetti laterali, un doppiofondo (sotto il quale trova alloggiamento anche la ruota di scorta), quattro attacchi per una rete da fissare al pianale, due ganci portaborse ed una rete divisoria verticale riavvolgibile, oltre al classico telo per coprire il bagagliaio stesso.

Gli interni, non sono da meno: non solo il design moderno e l’assemblaggio impeccabile delle varie parti, ma anche la scelta dei materiali è al top: plastiche morbide per la plancia e le portiere e finiture nero lucido ed in alluminio per il tunnel centrale, con una notevole abbondanza di cassetti e tasche portaoggetti. Di notte, poi, l’effetto scenografico è assicurato: l’illuminazione blu della plancia, in combinazione con i punti luce a led per i sedili posteriori, è elegante e non stanca la vista; peccato per l’assenza di luci di lettura per gli occupanti dei sedili anteriori: l’unica illuminazione è offerta da una lampada piuttosto forte ed abbagliante inserita nella plafoniera.

Hyundai i40 Interni

Ampie regolazioni di volante (in altezza e profondità) e sedile (elettrico e riscaldabile sulla vettura da noi testata) garantiscono una posizione di guida corretta a persone di ogni statura, con abbondante spazio per gambe e testa, pur prediligendo il comfort nei lunghi viaggi rispetto ad un approccio più sportivo. A voler cercare la seduta più alta possibile, però, ci si rende conto che lo specchietto retrovisore centrale “sale” come inclinazione fino ad un certo punto, oltre il quale non è più possibile inquadrare pienamente il lunotto posteriore; un difetto, comunque, che noteranno solo i guidatori più alti e risolvibile abbassando di un poco la seduta.

Dal punto di vista motoristico, la nostra i40 Wagon era equipaggiata con il 4 cilindri 16 valvole 1.7 CRDi turbodiesel, capace di 136CV a 4.000 giri ed una coppia massima di 330Nm tra i 2.000 ed il 2.500 giri. Un motore pieno e rotondo, capace di spingere senza incertezze i 1.648 kg (a vuoto) della vettura, con consumi dichiarati pari a 5,1 l/100km; unico difetto, la scarsità di coppia tra i 1.000 ed i 1.500 giri/minuto: un regime che in verità non si dovrebbe quasi utilizzare su un diesel, ma che potrebbe portare a fastidiosi saltellamenti, magari seguiti da imbarazzanti spegnimenti. Di positivo c’è da segnalare la non eccessiva rumorosità sia da fermo che in movimento, ampiamente coadiuvata dall’ottima insonorizzazione dell’abitacolo, la quale rivela qualche pecca solo dal punto di vista dei fruscii aerodinamici a velocità autostradali. Il cambio manuale a sei rapporti, salvo qualche tentennamento a freddo, si comporta sempre bene, con innesti precisi ed una sesta marcia ben studiata per garantire fluidità di marcia e consumi accettabili.

L’assetto ci ha convinto in pieno: anche complici le dimensioni della vettura, la capacità di assorbimento delle asperità ha dato sempre buona prova di sé, nonostante i cerchi da 18″ previsti per la versione Style. Sempre i cerchi da 18″, grazie alla ridotta spalla degli pneumatici, oltre a permettere di affrontare curve e tornanti senza la minima esitazione e ad assicurare una notevole tenuta di strada, compensano in qualche modo il dondolamento della vettura dovuto al trasferimento di carico causato dal taglio della potenza operato dall’ESP al minimo accenno di perdita di aderenza in curva. I freni, infine, seppur non risaltino per potenza ed incisività, risultano ben dimensionati e capaci di buoni spazi di arresto.

Per quanto riguarda gli allestimenti, la i40 Wagon in versione Style da noi provata aveva tutto di serie, salvo la vernice metallizzata (550 €), il tetto elettrico panoramico da 1.200 € (consigliatissimo per tutti coloro che facciano lunghi viaggi con numerosi passeggeri) ed il Leather Pack da 1.800 € (comprendente i sedili anteriori rivestiti in pelle, riscaldabili e regolabili elettricamente, con funzione memory per quello del conducente).

ABS, ESP, climatizzatore automatico, cruise control, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e bluetooth sono ovviamente compresi nel prezzo (e lo sono anche nella versione Comfort), così come -per la Style- i cerchi da 18″, l’ottimo sistema di navigazione/intrattenimento con touchscreen da 7″, la telecamera posteriore, il sistema di accensione “Start Button” con chiave intelligente, i vetri posteriori oscurati ed il sedile del guidatore con regolazioni elettriche.

In definitiva possiamo dire di aver avuto la possibilità di testare un’ottima vettura, ben costruita ed equipaggiata, tenendo a mente tutte le esigenze di chi va a scegliere una station wagon di questo segmento. Consigliata a famiglie e lavoratori con la necessità di viaggiare molto che apprezzano un’elevata qualità costruttiva ed un abbondate manciata di fantasia ne design.

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