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Test: Nuova Toyota Verso 2013

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Toyota ha scelto il proprio Centro Stile di Sophia Antipolis, nella splendida cornice della Costa Azzurra, per presentare ai media la nuova Toyota Verso, punta di diamante della rinnovata offensiva del marchio giapponese sul segmento C in Europa. E’ proprio qui che vengono pensate le forme e l’aspetto delle Toyota sviluppate in Europa, ed in un contesto internazionale in cui non mancano neppure gli italiani si lavora su auto che spesso vengono ricordate proprio per il loro aspetto, tematica sulla quale il brand non lesina mai, proponendo spesso forme e volumi originali, in alcuni casi persino geniali (si pensi alla prima Yaris, il cui modello di stile è orgogliosamente esposto all’ingresso della struttura).

Certo, di acqua sotto i punti ne è passata rispetto alle fine anni ’90, e sono gli stessi uomini di Toyota ad averci riferito che ormai anche per loro il ‘family feeling’ è un dogma, con modelli che si assomiglino sempre di più tra loro, e forse è questa la strada giusta da seguire: senza dubbio, infatti, la nuova verso non verrà ricordata per il design ma per la sua principale qualità e caratteristica, la funzionalità. L’apparenza, infatti, inganna: questa Verso è un auto tutta nuova, con 470 nuovi elementi rispetto al modello precedente, di cui il 60% visibili e percepibili dal cliente, che punta a trasmettere un’immagine di qualità ulteriormente migliorata, proponendosi come migliore alternativa per qualità/prezzo nel proprio segmento di mercato.

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I tecnici del brand giapponese hanno lavorato soprattutto su 3 aspetti: il design, che, come detto, si mostra comunque più accattivante rispetto al passato; la silenziosità, con un rivestimento del cruscotto ripensato ed un sensibile miglioramento acustico del montante e degli specchietti (che abbiamo potuto testare con mano); e la guidabilità, che, per quanto non si stia certo parlando di un automobile sportiva, ha comunque raggiunto dei livelli più che soddisfacenti, grazie all’irrigidimento del telaio, come abbiamo avuto modo di provare per le splendide strade della Costa Azzurra.

Del resto, si tratta di un automobile che punterà a prestazioni ‘standard’, affidabili ma senza eccessi, ecco perché si prevede, soprattutto per il mercato italiano, che la stragrande maggioranza dei clienti si affiderà alla motorizzazione da noi testata, il 2.0 Diesel da 124 CV, propulsore tutto nuovo, con un turbo a fasatura variabile completamente rivisto, pensato per gli standard Euro 5. La trasmissione è manuale a 6 rapporti, e sono stati garantiti buoni livelli di coppia a regimi più bassi, oltre ad una riduzione delle emissioni di 10 g/km, ora assestate su 129 g/km totali. Ovviamente, però, la parte che interesserà di più i clienti è la riduzione dei consumi, con Toyota che promette 20 km con un litro (non ci è stato semplice verificarlo in un solo giorno di prova, peraltro).

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Sono comunque disponibile le motorizzazioni a benzina 1.6 e 1.8 ma, soprattutto, il 2.2 diesel da 150 CV con cambio automatico, decisamente più appetibile. Punto forte di un modello simile, disponibile sia in versione a 5 posti che in versione a 7, sarà senza dubbio l’equipaggiamento: l’obiettivo di Toyota è fornire ad un buon prezzo (si partirà da 19.900 Euro, ma non è ancora disponibile una gamma completa di prezzi) un’auto completa, dove tutti i passeggeri possano trovarsi a proprio agio, basti pensare che il sistema Touch & Go con telecamera posteriore è disponibile già nell’allestimento Active (con tutti i lettori multimediali, il bluetooth che legge e scrive anche gli sms ed il sistema di navigazione), mentre con l’allestimento Style si potrà contare su chicche quali il tetto panoramico oscurabile, i cerchi in lega da 17″, i led anteriori diurni, il lavafari, ecc. ecc.

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Il segmento C, insomma, vuole essere terra di conquista per Toyota, che si vuole arrivare a vendere 45.000 di queste vettura sul mercato europeo, suddivise tra Verso e Auris. Ovviamente, puntando forte sull’ibrido ed avendo già a listino la Prius Plus, non ci sarà una versione ibrida di questa Verso, così come non ce ne sarà una a trazione integrale. Chi ci ha presentato il prodotto è stato piuttosto chiaro: se volete l’integrale, abbiamo la Rav4. In effetti, come dargli torto? Se, però, cercate un MPV pratico ed affidabile, ad un prezzo ragionevole… avete trovato l’auto che fa per voi.

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