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Test – Peugeot 508 RXH

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Talune auto sono perfette per viaggiare, alcune ottime per il fuoristrada ed altre ancora utili per aggirarsi fra molte ZTL. La Peugeot 508 RXH rientra maggiormente nella prima di queste categorie, ma anche per ognuna delle altre specialità ha una carta da giocarsi.

Un’originale sobrietà
La prima volta che abbiamo visto di persona questa station d’oltralpe al Salone di Francoforte del 2011, le sue linee ci hanno colpito. Con qualche trucco estetico la casa francese era riuscita a trasformare una berlina familiare dal design “classico” in un qualcosa di diverso, di originale. L’evoluzione dello stile non si era limitata ad un paio di centimetri in più rispetto al suolo e, soprattutto, ad una bella cornice in plastica nera lungo tutto il perimetro. No, la 508 RXH sembrava proprio un’altra macchina. O almeno altre due, un’ibrida per aggirare gli ostacoli “anti inquinamento” ed una 4×4 per affrontare in sicurezza qualsiasi fondo stradale. Le stesse luci diurne a LED, ormai presenti praticamente su tutta la moderna produzione automobilistica, si integrano nel design sembrando quasi artigli ed apparendo come se fossero una cosa nuova, una cosa unica. Messa a confronto con la sorella tradizionale, la RXH colpisce per una presenza su strada decisamente più importante. Gli angoli della carrozzeria sono infatti più pronunciati e la vettura pare più larga e “palestrata”, eccezion fatta per il posteriore dove invece il design la rende più leggera. A conferma delle sensazioni avute troviamo misure esterne che sono di 4.823 mm di lunghezza (+31 mm), 1.864 mm di larghezza (+11 mm) e 1.525 di altezza (+69 mm di cui 50 dal suolo). Salendo a bordo l’atmosfera rimane pressoché immutata rispetto alla variante tradizionale ed a distinguere le due ci sono i loghi RXH sui battitacco, un misuratore di potenza in luogo del contagiri ed un selettore per il sistema ibrido di fianco al cambio. L’abitacolo rimane sobrio e molto piacevole grazie anche alla soffusa illuminazione a LED ed al tetto panoramico in vetro, ma a non variare è anche la distesa di tasti presenti su plancia e tunnel centrale. Presa un po’ di confidenza con tutti i sistemi di bordo e dopo aver trovato la propria posizione ideale ci si trova in un ambiente comodo ed accogliente, con in più un tocco di vivacità offerto dalla colorazione rossa della striscia che sormonta la plancia. La modifica più grossa è riservata al bagagliaio che, a causa della presenza del pacco batterie, perde 137 dei suoi 560 litri per raggiungere quota 423.

2 motori e 4 anime
Punto di forza di questa Peugeot 508 RXH è certamente il sistema Hybrid4, grazie al quale la vettura può assecondare sia l’ecologista quasi convinto sia il fanatico dello scatto al semaforo. Sfruttando il fatto che i propulsori agiscono in maniera indipendente tra loro, la trazione integrale è realizzata facendo lavorare il motore termico sulle ruote anteriori e quello elettrico sulle posteriori. Per coloro che non si accontentano di possedere una foresta nel proprio balcone pur di sentirsi amici dell’ambiente, la modalità “ZEV” offre una marcia ad emissioni zero per circa 4 km ed in linea con le altre ibride non plug-in. Utile per dimostrare che volendo può farlo, ma poco sfruttabile. Discorso molto diverso va invece fatto per le tre restanti modalità, ben pensate e molto fruibili. La standard che è poi quella con cui la vettura si accende, è la “AUTO”. Lasciando gestire alla centralina come erogare la potenza, ci si trova più spesso di quel che si potrebbe pensare a muoversi in modalità puramente elettrica. Il software sfrutta ogni decelerazione o alleggerimento della pressione sull’acceleratore per spegnere il 2.0 16V HDi FAP, cerca di ricaricare le batterie rapidamente e permette la marcia elettrica solo quando realmente utilizzabile. Sull’altare di efficienza, confort e risparmio energetico, le risposte ai comandi impartiti dal pedale destro vengono leggermente attenuate e così la 508 RXH non risulta mai brusca nelle reazioni. Il motore elettrico da 27 kW interviene ogni volta che si rende necessaria una piccola spinta aggiuntiva, facendo sentire la sua presenza anche durante il passaggio al rapporto superiore. La marcia risulta fluida ed in questo modo si riesce anche a colmare il vuoto creato da un cambio robotizzato non particolarmente veloce. Nel caso in cui venga rilevato uno slittamento delle ruote, in automatico si innesta la trazione integrale permettendo una migliore mobilità.
508rxh 600 02La terza opzione disponibile è la “4WD” che, come suggerisce il nome, impone al sistema Hybrid4 di garantire la trazione su entrambi gli assi contemporaneamente. Tutto ciò è naturalmente possibile solo qualora si disponga di sufficiente carica nelle batterie, ma va detto che lo stesso motore termico si occupa anche di fornire energia al compagno elettrico. La trazione integrale è dunque sempre disponibile e potrebbe non esserlo solo nel caso in cui stiate chiedendo la massima potenza al motore diesel, situazione nella quale si presume che non stiate guidando in maniera propriamente corretta. Con quest’ultimo stile di guida inoltre, potrebbe interessarvi maggiormente l’opzione “SPORT” grazie alla quale i due propulsori uniranno le loro forze. La priorità diventa quella di fornire tutta la spinta possibile, facendo passare in secondo piano la ricarica rapida delle batterie. In questa modalità la 508 RXH mette a disposizione 200 CV (163 + 37) e soprattutto 450 Nm, utili a spingere fino a 100 km/h questi 1.770 kg in 8,8 secondi. Visto il peso e la tipologia di vettura, è però inutile aspettarsi l’agilità di una RCZ. Per questo motivo il programma SPORT può servire ad esempio in sorpasso per avere quello spunto in più ed un’auto più reattiva, ma non certo per cercare il divertimento su una strada di montagna o in pista. Ma questo non è da considerarsi un difetto, la 508 RXH non è certo stata progettata con lo scopo di aggredire l’asfalto.

Non la sola, ma comunque unica
Il mercato delle station “pronte a tutto” si sta sempre più arricchendo di nuove proposte e tra queste bisogna certamente citare le sorelle Audi A4 allroad e Volkswagen Passat Alltrack, senza però dimenticare Subaru Outback (praticamente una pioniera) e Volvo XC70. La Peugeot 508 RXH ha in comune con la Volkswagen di essere disponibile con una sola motorizzazione, ma in questo panorama la francese è l’unica ad essere ibrida. Il prezzo base della vettura è di 43.500 € cui vanno aggiunti 605 € per il “Grigio Thorium” che vedete in foto, 405 € per la chiave elettronica, 910 € per i proiettori allo xeno direzionali con fari diurni a LED e lavafari ed altri 405 € per l’impianto WIP Nav Evo con Sistema Hi-Fi JBL. La Peugeot 508 RXH protagonista di questa prova costa dunque 45.825 €, ma in cambio offre tanta tecnologia e consumi nell’orine dei 18 km/l senza nemmeno sforzarsi troppo. In definitiva questa station francese ci ha colpito, dover riconsegnare le chiavi ci è spiaciuto più che in altre occasioni.

Autosciatoria Valli di Lanzo: 2 e 3 febbraio 2013

Foto by Alessandro Altavilla

Peugeot 508 RXH