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Toyota Auris Touring Sports Hybrid: prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

L’offerta ibrida avanza inesorabilmente e Toyota – dopo Prius, Prius+, Yaris e Auris – risponde colpo su colpo, lanciando la Auris Touring Sports Hybrid, versione station wagon della segmento C giapponese.

Sono passati diversi mesi dal lancio ed è giunto il momento di scoprire pregi e difetti di una delle auto più utilizzate dai tassisti italiani. Non è un mistero, infatti, che la stessa Toyota miri a guadagnarsi la leadership nel settore delle “auto bianche” proprio tramite la gamma ibrida. Una buona scelta per la Casa giapponese e per i suoi clienti che fanno dell’auto un ufficio mobile?

La vettura in prova

Il frontale è identico alla sorella Auris “berlina” e, come si dice in questi casi, squadra che vince non si cambia. Lo splendido design del muso, infatti, è la parte meglio riuscita ed è caratterizzata da due griglie: una ampia inferiore e trapezoidale, inserita all’interno del paraurti, e una superiore, più piccola, che si estende tra i fari.

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La tinta Deep Titanium (550 €) della Touring Sports da noi provata è un blu scuro perlaceo dalle mille nuances, molto affascinante sotto la luce del sole, ben intonata con i fari Xeno e con le varie cromature.

Lunga 4,56 metri e con un passo generoso, l’Auris si presenta mantenendo la stessa inclinazione del parabrezza della versione berlina, con fiancate caratterizzate dai montanti neri e dai cerchi bruniti da 17” (Hybrid Design). I lati della vettura rappresentano un po’ il punto debole nel design di questa Auris, mostrando tutta la sua lunghezza, ma anche tutta la sua spaziosità. Il posteriore, invece, è abbastanza piacevole con i gruppi ottici che si estendono anche sul portellone aiutando a rafforzare la forma dinamica del parafango.

La versione Hybrid che abbiamo testato si differenzia dai modelli a benzina per i loghi Hybrid su passaruota anteriori e portellone e per i badge Toyota su cofano e portellone rifiniti in Blue Hybrid.

L’abitacolo della Auris Touring Sports è allo stesso tempo sobrio e funzionale, il design pulito del pannello strumenti permette una facile lettura delle informazioni importanti e gli assemblamenti sono di ottima fattura. Il cruscotto è rivestito in pelle, mentre i sedili sono in tessuto grigio, comodi ma non troppo avvolgenti. La dotazione prevede anche il monitor da 6.1 pollici che svolge la funzione di navigatore, Bluetooth, radio cd, Mp3 con porta USB e schermata Energy Drive, che tiene aggiornati in tempo reale sull’interazione del motore termico con il propulsore elettrico.

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L’unica nota che stona all’interno di questa Auris è l’orologio digitale, posizionato in un posto ben visibile, ma dal design obsoleto con una grafica anni ‘90.

Lo spazio nelle sedute posteriori accontenta tutti, mentre il bagagliaio, facilmente modulabile tramite il sistema di ripiegamento dei sedili Easy flat, ha una capacità di carico che va da 530 a 1658 litri.

Alla guida: divoratrice di chilometri, in città e fuori

Se non siete abituati alle auto ibride, l’accensione vi stupirà: piede sul freno, indice sul pulsante Start e, con un segnale acustico la vostra Auris vi avvisa che è pronta a muoversi. Anche se ormai di veicoli dotati di motore elettrico ne abbiamo guidati molti, la silenziosità con cui si muove la Toyota lascia sempre piacevolmente sorpresi, e, fino a velocità moderate (circa 60 km/h), il silenzio regna sovrano. Quando il propulsore termico inizia a lavorare, invece, subentra un leggerissimo ronzio che diventa un po’ più invadente nel momento in cui si preme a fondo l’acceleratore. Il cambio automatico E-CVT coordina i due motori, che insieme generano una potenza di 136 CV per un 1.8 di cilindrata dalle prestazioni discrete (0-100 km/h in 11,2 secondi e velocità massima di 175 km/h).

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Il feeling con i comandi è molto buono, il volante è preciso e il cambio, azionato dalla piccola leva – peculiarità delle Toyota Hybrid – si rivela comodo e sempre a portata di mano. Anche tra le curve l’Auris non si scompone, grazie a un assetto regolato in maniera tale che si possano affrontare senza problemi le buche della città così come le curve a velocità sostenute.

Non sono, però, le pure prestazioni le carte vincenti di questa Auris Touring, il suo asso nella manica, infatti, è “green” come ci rivelano i dati sulle emissioni, 85 g/km, e i consumi. In città il motore elettrico da una grossa mano all’efficienza del “milleotto” e permette percorrenze medie di 20 km/l circa, mentre in autostrada il consumo rimane pressoché invariato. Iniziamo a comprendere sempre di più la scelta dei molti tassisti italiani. Se poi guardiamo alla comodità del posto guida, al silenzio e ai bassi costi di gestione – circa il 20% in meno rispetto alla versione turbodiesel – lo stress tipico della guida in città svanisce piano piano, con lui l’odio per i semafori eternamente rossi. La conseguenza naturale è quella di percorrere molti chilometri senza quasi accorgersene, in città senza stress e in autostrada nel pieno comfort.

Toyota, da sempre ibrida, ancora unica

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Adesso esploriamo un po’ la concorrenza. Nonostante si faccia un gran parlare dell’ibrido e di ogni casa automobilistica che sta entrando in questo nuovo e promettente mondo, Toyota questo mondo l’ha inventato ed è leader da ormai 17 anni. Con il passare degli anni il perfezionamento ha reso celebre la Prius in tutto il mondo, ma, da buona leader del mercato, la Casa nipponica ha deciso di conquistare altri segmenti di mercato andando a riempire diversi vuoti, lasciati dalla concorrenza. Il primo esempio è stato la Prius+, mentre il secondo è proprio quello della Auris Touring Sports tra le station wagon compatte.

La wagon giapponese, si ritrova, infatti, a combattere quasi da sola, con l’avversaria più vicina a lei, la Peugeot 508 RXH Hybrid4, situata in un’altra fascia di prezzo con un prezzo di listino di circa 44.000€.

Da sola contro tutti ma pronta a ricevere l’offensiva della concorrenza che non tarderà ad arrivare. Un altro discorso vale per la versione a benzina che affronta Opel Astra, Peugeot 308, Dacia Logan, Ford Focus, Chevrolet Cruze, Hyundai i30, Kia C’eed e Honda Civic, tutte nella loro variante Station.

Prezzi e allestimenti

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La Toyota Auris Touring Sports in versione Hybrid – il cuore della gamma e sicuramente il modello più venduto – parte da 24.700€ per l’allestimento entry level Active ECO. Per portarvi a casa il “nostro” modello, esattamente come lo vedete nelle foto, il prezzo è di poco superiore ai 27.500€ per via dell’allestimento Lounge – il più alto di gamma – e di alcuni accessori optional come i fari Bi-Xeno adattivi (€750) il tetto panoramico Skyview (800€) o come la protezione della soglia vano carico cromata (€124,00).

Il prezzo è molto competitivo e fate attenzione alle molteplici offerte che la Casa giapponese presenta in modo continuo sul proprio sito, sia per l’ibrida, sia per la benzina. 

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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