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Volkswagen Golf R | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

Al centro di scandali del mondo dell’auto, la Golf e il suo cuore di gamma, il 2.0 TDI – esclusivamente nella sua versione Euro 5 “EA189” – è stato preso di mira nell’ultimo periodo. C’è un modello che però non se ne cura e, anzi, continua a far battere il cuore di noi appassionati.

Parliamo della Volkswagen Golf R, equipaggiata con il 2.0 TSI da 300 CV che garantisce prestazioni di primo livello all’auto simbolo del Gruppo. Noi abbiamo deciso di metterla alla prova, ecco il nostro test drive.

Design

È la più sportiva di tutte, ma non lo dà troppo a vedere. A un occhio attento, qualche interessante dettaglio permette di distinguerla dalle altre versioni, ma si può asserire con tranquillità che la strada intrapresa dai designer tedeschi è quella della sobrietà, discorso che vale a maggior ragione se parliamo della Golf che abbiamo provato noi, nella classica tinta Grigio Calcare metallizzato.

Sul muso troviamo la fascia argentata che collega i due fari, sulla quale spicca la lettera “R”, mentre le abbondanti prese d’aria del paraurti fanno capire l’indole sportive della Golf. I gruppi ottici anteriori hanno il classico disegno a U per il LED diurno, mentre i proiettori sono Bi-Xeno. Alla vista laterale si nota che la vettura è più bassa (-20 mm) rispetto al modello base e si ammirano i cerchi in lega da 18 pollici “Cadiz”, dai quali spuntano le pinze nere, impreziosite dal logo “R”. Su richiesta sono disponibili anche i 19”, ancora più grintosi.

VW Golf R 2

Nella parte posteriore viene il bello: 4 terminali di scarico, due per lato, sono integrati nell’estrattore, mentre, poco sopra, i fari sono a LED e leggermente bruniti, scelta che rende ancora più cattivo il posteriore di questa Golf R.

Dall’esterno all’interno l’aspetto “discreto” rimane, con qualche tocco di blu che caratterizza le luci dell’abitacolo, sul battitacco, sulle lancette della strumentazione e sui rivestimenti delle portiere. Al centro della plancia, il navigatore Discover Pro da 8 pollici è l’assoluto protagonista con molteplici funzioni e con la velocità che lo contraddistingue.

Sui comodi sedili profilati, troviamo l’effetto carbonio (pelle “Nappa Carbon”) che regala un tocco racing all’abitacolo, completato dal volante in pelle, con logo “R”, dal quale spuntano i paddle del DSG.

Lo spazio e la comodità delle sedute rimangono praticamente immutati rispetto alla Golf di serie. Ovviamente la dotazione è più ricca, ma la fruibilità che la 5 porte assicura rimane di primo livello, così come il bagagliaio che offre una capienza che va da 380 litri a 1270.

VW Golf R 10

Alla guida del 2.0 TSI da 300 CV

2.0 TSI da 300 cavalli, 380 Nm di coppia, cambio DSG a 6 marce e, soprattutto trazione integrale permanente 4Motion. Numeri e caratteristiche che le hanno permesso di diventare la Golf più potente di sempre e che si traducono in altri numeri, quelli delle prestazioni: da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi e una velocità massima di 250 km/h.

Diverse le modalità di guida che si possono selezionare: Eco, Comfort, Sport, Race e Individual. Se in Eco il 2.0 turbo sembra legato ad un elastico che ne contiene la potenza – e di conseguenza i consumi – in Comfort si privilegia la fluidità di marcia. La nostra modalità preferita peró rimane la Race, settata con il cambio sequenziale con palette al volante, ma utilizzabile anche in Drive. Il silenzio riscontrato nell’abitacolo in tutte le altre configurazioni di guida sparisce in favore di un sound in stile “muscle car” che coinvolge e invoglia a premere l’acceleratore. All’esterno, invece, prevalgono gli scoppiettii degli scarichi in cambiata e il soffio del turbo.

La “R” va (molto) forte in maniera naturale. I 300 cavalli muovono i 1.500 kg della vettura con grande facilità e le prestazioni sopra elencate ne sono la riprova. La strada però non è sempre dritta, per fortuna aggiungiamo noi e lo pensa anche la nostra Golf. Un assetto rigido, ma non esasperato, ci guida tra le curve in maniera precisa e la trazione integrale unita al differenziale elettronico XDS ci garantiscono un comportamento neutrale, sia in ingresso sia in uscita. Niente sottosterzo né sovrasterzo rendono la Golf R chirurgica e tutto sommato piuttosto semplice da controllare ad un ritmo sostenuto. Lo sterzo è molto preciso e regala un ottimo feedback, mentre le palette solidali con il volante sono forse un po’ piccole, anche se sempre a portata di mano.

VW Golf R 11

La Golf R è camaleontica: così potremmo descrivere in una sola parola questa versione e in generale questa auto, infatti, che abbia 105 o 300 cavalli, lo spirito di adattamento non cambia. L’aspetto discreto, le diverse modalità di guida e le sospensioni non troppo dure, permettono di scorrazzare in città senza problemi. Quando poi si decide di fare sul serio si passa in Manuale, si attaccano le mani al volante e, grazie ai paddle, non si molla più lo sterzo, con il DSG che fa il suo lavoro in maniera impeccabile. Forse avremmo gradito un po’ più di cattiveria e meno “educazione” dalla compatta tedesca, ma non possiamo dire che non sia tremendamente efficace nella guida sportiva.

Anche i consumi si mantengono accettabili nel misto. Durante il nostro test drive abbiamo registrato una media di 9 litri per 100 km, quindi tenendo conto di non aver lesinato sull’acceleratore i 6,9 l/km omologati nel misto sono raggiungibili.

Golf in tutte le declinazioni

No, non parliamo del latino o del tedesco, ma sempre della Volkswagen Golf, che ormai ha raggiunto una gamma talmente ampia da farla entrare di diritto nelle scelte degli italiani. Dalla 3 porte alla station wagon, dalle 2 ruote motrici alla 4×4 e da 85 a 300 cavalli, il raggio di azione è pressoché infinito.

In tutto questo però le tante differenziazioni mantengono un unico comune denominatore, la versatilità. La Golf R, infatti, in città è docile quasi come la 1.6 TDI, mentre appena si preme sull’acceleratore è pronta a incollarvi al sedile come una super sportiva. La domanda che sorge spontanea è una: se da una parte la capacità della Golf di essere sportiva con una motorizzazione più parca è molto apprezzata, forse la versione R poteva essere ancora più estrema?

La risposta è sicuramente sì, ma è doveroso sottolineare che chi cerca una vettura sportiva veramente sfruttabile si trova senza alcun dubbio di fronte all’auto giusta.

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Prezzo e concorrenti

La Volkswagen Golf R 5 porte DSG parte dal prezzo di 45.000 €, con una dotazione di serie piuttosto ricca che comprende, tra gli altri accessori, i sensori di parcheggio (ant. e post.), i fari Bi-Xeno, il clima automatico bizona e il navigatore Discover Media da 6,5 pollici.

A pagamento sul nostro modello, invece, il Discover Pro (885 €), gli interni in pelle Nappa Carbon (3.105 €) e il cruise control adattivo (545 €) per un prezzo finale vicino a 49.000 €.

A partire dalle “sorelle” del Gruppo VW, Audi S3 e Seat Leon Cupra, la Golf mette a taccuino diverse concorrenti. Giulietta, Serie 1, Focus, Civic, Megane e la new entry 308 GTI. Se da queste scartiamo chi non ha la trazione integrale allora la lista si riduce notevolmente, lasciando una scelta più ristretta al cliente finale.

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Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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