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Volkswagen W12 Syncro: la supercar del popolo

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Volkswagen W12, o W12 Syncro, l’unica supercar mai realizzata dal costruttore tedesco. Vediamo la sua storia, legata a doppio filo a quella della Bugatti Veyron.

Alla scomparsa di Ferdinand Piëch, deceduto lo scorso 25 agosto, in tanti devono aver pensato alla fine di un’epoca. Non solo perché l’ingegnere austriaco ha plasmato e reso grande il Gruppo Volkswagen, dopo averlo guidato dal 1993 al 2002, ma perché era un visionario amante di auto coraggiose e fuori dalle righe, uno degli ultimi a darne il via libera anche se poco remunerative. Si ricordano la velocissima Bugatti Veyron e la super-economica Volkswagen XL1, ma Piëch ordinò lo sviluppo anche della prima e unica supercar mai realizzata da Volkswagen: la W12 Syncro, la coupé del 1997 passata alla storia pur senza mai essere entrata in produzione.

Grintosa, e rigorosa

Piëch affida lo stile della Volkswagen W12 Syncro a Giorgetto Giugiaro e alla sua Italdesign, che disegnarono una supercar lunga 4,40 metri dallo stile distintivo, con alti e sinuosi passaruota, il tetto curvo e fiancate pulite. Il design della carrozzeria, pur improntato alla sportività, non “tradisce” i capisaldi della casa tedesca, perché le linee semplici ed essenziali conferiscono alla W12 la stessa impressione di solidità e sobrietà tipiche delle altre Volkswagen.

Volkswagen W12

Lo stesso vale per l’interno, non troppo dissimile alle Volkswagen in vendita nello stesso periodo: il volante a 3 razze e il mobiletto centrale ricurvo, in particolare, sono molto simili a quelli della…Lupo.

Un motore che ha segnato un’epoca

La Volkswagen W12 Syncro ha le quattro ruote motrici e un motore 5.6 inedito per l’epoca, perché i 12 cilindri sono disposti in modo assai inusuale: l’angolo fra i cilindri è di soli 15°, contro i 60° o 65° dei più diffusi V12. Il W12 infatti nasce dall’unione fra due V6 di 2.8 litri ed eroga 420 CV di potenza. E’ un motore storico per il gruppo tedesco, l’unico nel mondo delle auto ad aver mai utilizzato il frazionamento a doppia v per un 12 cilindri – è a W anche il 16 cilindri della Bugatti Veyron, ed è stato utilizzato anche dalle Bentley Continental GT, Volkswagen Phaeton e Touareg.

Volkswagen W12 Nardò
322,891 km/h di velocità media nell’arco di 24 ore: la “Nardò” è stata la W12 dei record

Il 2002 l’anno di gloria

Il debutto della W2 Syncro avvenne nel 1997 al Salone di Tokyo, ma il costruttore tedesco portò avanti lo sviluppo dell’auto e l’anno successivo presenta la W12 Roadster, derivata dalla coupé ma con la trazione posteriore, senza il tetto e il parabrezza ribassato.

E’ del 2001 l’evoluzione W12 Nardò, rivista nel look e anche nella tecnica, perché il motore W12 raggiunge i 600 CV e il peso viene ridotto a 1.200 chilogrammi: lo 0-100 km/h scende al di sotto dei 4,0 secondi. Quest’auto entra nella storia prima a ottobre 2011 e poi a febbraio 2002, quando sul circuito pugliese di Nardò stabilisce diversi record di velocità: il più impressionante sono i 322,891 km/h di velocità media mantenuti nell’arco di 24 ore.

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