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Volvo Amazon festeggia i 60 anni

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La Volvo Amazon, l’intramontabile auto che ha contribuito a rendere celebre il marchio Volvo veniva presentata al pubblico sessanta anni fa e ancora oggi la Amazon è uno dei modelli più iconici della storia del marchio svedese.

Al suo debutto, nella città svedese di Örebro, fu subito chiaro agli esperti del settore che la linea dell’elegante vettura si differenziava nettamente da quello che il pubblico si sarebbe aspettato da una Volvo. Le sue linee vennero sviluppate dal ventiseienne Jan Wilsgaard che sarebbe poi diventato il designer di riferimento del gruppo svedese per decennni e che firmò le serie 140, 240 e 700 oltre che parti della serie 800.

Originariamente la vettura doveva chiamarsi Amason e si ispirò alla mitologia greca che narrava le imprese delle guerriere a cavallo, le Amazzoni. Il nome venne poi modificato in Amazon che suonava meglio in diverse lingue prima dell’avvio della produzione, nel 1957. In molti mercati il modello standard divenne poi noto come Volvo 121 e quello sportivo come 122. La versione familiare con motore standard venne chiamata 221, mentre la familiare con motore sportivo venne denominata 222. Tuttavia, l’auto è rimasta nella memoria collettiva come Amazon. 

Volvo Amazon 2

Il modello Amazon Sport era equipaggiata con due carburatori SU, un albero a camme più preciso e un motore in grado di erogare 85 CV SAE di potenza e dal 1959 in anteprima mondiale Volvo brevettò le cinture di sicurezza a tre punti che entrarono a far parte della dotazione standard della Amazon. Fra il 1956 e il 1970 vennero prodotte 667.791 Amazon, che si attestò come il modello con il più elevato numero di esemplari realizzati fino a quel momento. La Amazon portò Volvo a concentrarsi maggiormente sulle esportazioni, dato che ben il 60% delle Amazon prodotte veniva venduto al di fuori della Svezia.

 L’ultima Amazon costruita da Volvo uscì dalle linee di produzione il 3 luglio 1970. Si trattava di un esemplare con carrozzeria blu scuro che venne destinato alla collezione della Casa automobilistica e, successivamente, al Museo Volvo, dove è ancora possibile ammirarlo.

La Volvo Amazon, l’intramontabile auto che ha contribuito a rendere celebre il marchio Volvo veniva presentata al pubblico sessanta anni fa e ancora oggi la Amazon è uno dei modelli più iconici della storia del marchio svedese.

Al suo debutto, nella città svedese di Örebro, fu subito chiaro agli esperti del settore che la linea dell’elegante vettura si differenziava nettamente da quello che il pubblico si sarebbe aspettato da una Volvo. Le sue linee vennero sviluppate dal ventiseienne Jan Wilsgaard che sarebbe poi diventato il designer di riferimento del gruppo svedese e firmò le serie 140, 240 e 700 oltre che parti della serie 800.

Originariamente la vettura doveva chiamarsi Amason e si ispirò alla mitologia greca che narrava le imprese delle guerriere a cavallo, le Amazzoni. Il nome venne poi modificato in Amazon che suonava meglio in diverse lingue prima dell’avvio della produzione, nel 1957. In molti mercati il modello standard divenne poi noto come Volvo 121 e quello sportivo come 122. La versione familiare con motore standard venne chiamata 221, mentre la familiare con motore sportivo venne denominata 222. Tuttavia, l’auto è rimasta nella memoria collettiva come Amazon.

Il modello Amazon Sport era equipaggiata con due carburatori SU, un albero a camme più preciso e un motore in grado di erogare 85 CV SAE di potenza e dal 1959 in anteprima mondiale Volvo brevettò le cinture di sicurezza a tre punti che entrarono a far parte della dotazione standard della Amazon. Fra il 1956 e il 1970 vennero prodotte 667.791 Amazon, che si attestò come il modello con il più elevato numero di esemplari realizzati fino a quel momento. La Amazon portò Volvo a concentrarsi maggiormente sulle esportazioni, dato che ben il 60% delle Amazon prodotte veniva venduto al di fuori della Svezia.

 L’ultima Amazon costruita da Volvo uscì dalle linee di produzione il 3 luglio 1970. Si trattava di un esemplare con carrozzeria blu scuro che venne destinato alla collezione della Casa automobilistica e, successivamente, al Museo Volvo, dove è ancora possibile ammirarlo.

 

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