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Formula 1, GP di Cina 2017: patti chiari, titolo mondiale

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Non appena Lewis Hamilton ha tagliato il traguardo da vincitore del GP di Cina, mi sono subito interrogato se la sua vittoria fosse stata anche propiziata dalla buona sorte.

La verità, anche riguardando il GP di Cina, è che la prima vittoria della Mercedes in questa stagione è stata meritata.

È vero che a causa dell’incidente occorso a Giovinazzi, Vettel non ha potuto usufruire del vantaggio di aver montato prima le gomme Soft quando ancora la pista era umida, perché obbligato al passaggio in pit-lane a causa dei detriti in pista; ma è pur sempre vero che entrando con largo anticipo la stessa Ferrari si è assunta un rischio, appunto quella di essere frenata da eventuali Safety car. Il motorsport è fatto di scelte, di tempismo. A volte vieni premiato, altre no.

Dove davvero la Ferrari ha perso tempo prezioso, è stato nel “duello in famiglia” tra Raikkonen e Vettel. Kimi faticava a sopravanzare Ricciardo che montava gomme Supersoft, e nonostante si trovasse sotto al secondo di distanza, e potesse usufruire del prezioso aiuto del DRS, il pilota finlandese non riusciva a superare Daniel.

La conseguenza è stata che Vettel, che senza dubbio aveva più ritmo, ha perso tanto tempo prezioso dietro il compagno di squadra, visto che in Ferrari al momento i piloti erano liberi di correre la propria gara, senza ordini di Scuderia. Tempo che Hamilton ha sfruttato per costruirsi quel gap di sicurezza che gli ha permesso di controllare la gara a suo piacimento, gestendo gli pneumatici e rispondendo ai tempi di Vettel non appena provava ad avvicinarsi.

Su questo punto la Ferrari sia chiara fin dalla prossima gara in Bahrein: Raikkonen faccia la seconda guida, e porti punti alla causa. È evidente, e sarebbe folle pensare il contrario, che per quanto concerne il titolo piloti, il “cavallo” sul quale puntare tutto deve essere Sebastian.

La Mercedes lo scorso anno, vista la larga superiorità in pista, si poteva permettere un duello interno, ma già quest’anno dopo il ritiro di Rosberg è evidente che, a Stoccarda puntino tutto su Lewis per conquistare il titolo piloti.

Lo stesso Sergio Marchionne a fine gara, ha rimarcato la prestazione di Raikkonen, per cui mi pare opportuno che si faccia chiarezza nel team Ferrari, nel più breve tempo possibile, definendo bene le gerarchie, perché sono certo che se Vettel non avesse perso tempo, sicuramente avrebbe potuto mettere maggiore pressione a Hamilton, costringendolo a spingere e chissà, a commettere qualche piccola sbavatura.

Anche dopo questo GP di Cina possiamo affermare che mai come quest’anno la Ferrari sembra vicina alla Mercedes e con buone chance di giocarsi il titolo, una condizione che promette spettacolo e adrenalina, per cui la Ferrari eviti di darsi la zappa sui piedi da sola, e metta Sebastian nelle migliori condizioni. Solo così si può battere la Mercedes.

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