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Le auto inquinano tanto? Il tabù sfatato dai dati

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L’industria automobilistica ha ridotto e sta continuando a ridurre significativamente le emissioni di CO2 e altri inquinanti grazie a normative europee sempre più stringenti e all’adozione di nuove tecnologie, con una media di emissioni scesa a 108,1 grammi di CO2 per km nel 2022. Nonostante i progressi, le emissioni dei trasporti non sono calate negli ultimi dieci anni, principalmente a causa dell’aumento della massa dei veicoli e delle discrepanze tra i dati di laboratorio e quelli reali. Il parco auto europeo è invecchiato, con un’età media di 12,3 anni, e la presenza di veicoli pre-Euro 4 altamente inquinanti rappresenta un problema serio per la qualità dell’aria, soprattutto nelle città. Ma scopriamo meglio perché l’auto inquina meno di quanto possiamo credere.

L’auto non inquina quanto crediamo: i numeri sulle emissioni

L’automobile, da tempo ormai immemore, è al centro di un dibattito ambientale, soprattutto urbano, con l’industria automobilistica che risponde a pressioni normative per ridurre emissioni inquinanti e gas serra. In Europa, i trasporti rappresentano un terzo delle emissioni di CO2, con oltre il 70% proveniente dal trasporto stradale. Le auto contribuiscono per circa il 12%, salendo al 14,5% includendo i furgoni. Normative europee, dal 1992 con l’Euro 1 fino all’attuale Euro 7, hanno imposto limiti sempre più stringenti. Nel periodo 2020-2024, il limite medio è di 95 grammi di CO2 per km secondo il ciclo Nedc, equivalente a 115,1 grammi nel ciclo Wltp. Nel 2022, le case automobilistiche hanno raggiunto una media di 108,1 grammi di CO2 per km, con un calo del 5,3% rispetto al 2021. Questo trend prosegue le riduzioni del 12% nel 2020 e del 12,5% nel 2021, grazie all’aumento delle immatricolazioni di veicoli elettrificati, passate dal 19% nel 2021 al 23% nel 2022 (13,5% Bev e 9,5% ibride plug-in).

Entreranno in vigore nuovi limiti, con una riduzione progressiva fino al bando delle auto termiche nel 2035. Oltre alla CO2, le auto emettono particolato e ossidi di azoto, nocivi per salute e qualità dell’aria. I motori Diesel hanno ridotto particolato di oltre il 98% e ossidi di azoto di oltre il 93,3% (-70% nei motori a benzina) tra veicoli pre-Euro 1 e Euro 6. Nonostante i progressi, la Corte dei Conti dell’UE evidenzia che il settore trasporti non ha ridotto le emissioni negli ultimi dieci anni, a causa dell’aumento della massa dei veicoli e delle discrepanze tra dati di laboratorio e reali. Un problema rilevante è l’età media del parco auto. Secondo Acea, ci sono circa 252 milioni di auto sulle strade dell’UE, con età media salita a 12,3 anni. In Italia, il parco veicoli è passato da 38,4 milioni nel 2019 a oltre 40 milioni, con età media di 12,5 anni rispetto agli otto del 2009. Inoltre, 9,3 milioni di vetture sono pre-Euro 4, con più di 18 anni. Questo causa la circolazione di auto sempre più vecchie e inquinanti. Rinnovare il parco auto potrebbe ridurre l’inquinamento, specialmente nelle grandi città, dove spesso si preferiscono limiti e divieti piuttosto che potenziare i trasporti pubblici.

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