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A Conegliano, una Lancia Fulvia è parcheggiata nello stesso posto da 47 anni

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Internet incorona con una certa frequenza e con altrettanta facilità le “star del web”. Stavolta però non è toccato all’influencer di turno, ma ad un’autovettura. Parliamo di una Lancia Fulvia che da ben 47 anni è parcheggiata nello stesso posto, incredibile ma vero

Il “caso” è scoppiato in quel di Conegliano Veneto, in provincia di Treviso, dove una foto dell’automobile fabbricata nel lontano 1970, è stata postata sulla pagina Facebook Conegliano Forever. Il post in questione è stato ripetutamente e variamente ricondiviso con frasi del tipo: “Colline da preservare”, “Hub di accoglienza turisti da aprire”, “Altro che Fontana del Nettuno, la Sala dei Battuti oppure Palazzo Sarcinelli, il vero monumento che identifica Conegliano si trova in via Zamboni ed è la Lancia Fulvia parcheggiata a bordo strada dal 1974”, “È il nostro patrimonio Unesco, l’eredità dei nostri nonni che tutti i bimbi di Conegliano dovrebbero studiare sui banchi di scuola” e via discorrendo.

In molti si sono chiesti il perché dell’immobilità quasi cinquantennale di quest’auto, la risposta è che fu acquistata da due edicolanti che l’hanno utilizzata come una sorta di deposito di giornali, da quando hanno preso in gestione un’edicola nel 1974. Una specie di magazzino, ma esentax (o quasi).

A far chiarezza è stato proprio Angelo, il proprietario dell’auto, novantaquattrenne ex meccanico della Fiat ed ex edicolante, che ha detto: “Quando ho aperto l’edicola mi andava bene averla parcheggiata lì di fronte perché facevo scaricare i giornali nel bagagliaio e poi li portavo dentro”, racconta al Gazzettino. A seguito di controlli delle Forze dell’Ordine, l’auto d’epoca ormai tinta di un grigio sempre più sbiadito e tendente verso altre tonalità, risulta regolarmente assicurata ed il bollo viene pagato ogni anno, però dovrà essere spostata

A manifestare questa necessità è stato Claudio Mallamace, comandante della stazione di Conegliano, che ha detto: “I parcheggi tra strada e marciapiede sono datati ed antecedenti al codice della strada del 1992”. Di qua il militare ha espresso la sua proposta di spostare il veicolo nel cortile della scuola enologica, dove un tempo c’era un pioppo. Proprio sotto le finestre di Angelo che non la perderebbe di vista e dove diventerebbe davvero un monumento.

Autore: Angelo Petrucci

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