Nella mattina di lunedì 29 gennaio si è spenta Sandra Milo. L’attrice, all’età di 90 anni, è morta nella sua abitazione a Roma, circondata dall’affetto dei suoi cari.
Sandrocchia, come l’aveva soprannominata il grande Federico Fellini, per il quale è stata una musa, fu una delle protagoniste del cinema d’autore italiano, ma anche conduttrice televisiva e cantante. Anche in tempi recenti prendeva parte a film e programmi tv, in ultimo il programma “Quelle brave ragazze” dove Sandra Milo, Mara Maionchi e Marisa Laurito si sono improvvisate compagne di viaggio a bordo di un minivan.
Sandra Milo era nata nel 1933 a Tunisi da padre siciliano e madre toscana. Ha trascorso l’infanzia nel borgo di Vicopisano, in provincia di Pisa. Da adolescente si trasferisce con la famiglia a Viareggio. Nel 1948, a 15 anni, sposa il marchese Cesare Rodighiero. I due si separano dopo 21 giorni dal matrimonio, dopo una gravidanza fallita. L’esordio cinematografico della Milo sarà nel 1955 al fianco di Alberto Sordi nel film Lo scapolo di Antonio Pietrangeli.
Sarà tra le protagoniste del cinema italiano negli anni del Boom economico con la partecipazione a film come “Il generale della Rovere”, “Giulietta degli spiriti” e “8½”, premiato con l’Oscar e dove ottenne il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista.
Sandra Milo rimarrà accanto a Federico Fellini per 17 anni come amante. Chiuso il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, attualmente giornalista televisiva, la Milo troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. Nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera.
Sandra Milo, oltre ad essere stata la musa di Fellini e un’attrice vincitrice di molti premi, è famosa nel mondo dell’auto per aver condotto, nel 1988 il programma Automia: un varietà che andò in onda su Rai 2 la domenica dalle 12.30 alle 13.00 per una sola edizione, dal 31 ottobre al 28 dicembre 1988.
Durante il programma venivano affrontati argomenti legati al mondo dell’automobile, della guida e delle novità in fatto di motori: tra i vari temi venne affrontato l’argomento della guida in stato di ebbrezza. Come accadeva spesso negli anni ’80 e ’90, anche in questo caso i telespettatori venivano coinvolti in un gioco a premi sull’argomento, al quale potevano partecipare telefonando da casa.
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