Attualità

Auto elettriche: quanto incide il peso sull’autonomia?

Tempo di lettura: 3 minuti

La transizione elettrica sta prendendo sempre più piede e, nonostante qualche dubbio e un po’ scetticismo, porterà a una nuova mobilità fatta di auto elettriche. Il parco auto si rinnoverà gradualmente e le vetture 100% elettriche saranno sempre di più, ma ad oggi ci sono ancora dei limiti e degli ostacoli da superare. Uno degli scogli più grandi da superare per le case automobilistiche è il peso delle auto elettriche, un fattore che incide moltissimo sull’autonomia dei veicoli eco-friendly. Quindi è normale che tutti si pongano la seguente domanda: quanto incide il peso sull’autonomia? Scopriamolo insieme.

L’autonomia delle auto elettriche dipende solo dal peso?

Il peso delle auto elettriche impatta in maniera tangibile sull’autonomia, è risaputo. Per quanto possano essere equipaggiate con capienti batterie e prestanti motori, le auto elettriche devono fare i conti con il proprio peso per avere la maggior autonomia possibile. È una vera e propria sfida quella tra i costruttori e il preso delle vetture EV, una battaglia che sta portando allo sviluppo di soluzioni promettenti che possono portare a un miglioramento delle prestazioni e dell’autonomia. L’autonomia delle auto elettriche sta scoraggiando molti automobilisti nell’acquistare queste vetture eco-friendly, le quali sono comunque vantaggiose in termini di risparmio, sostenibilità e prestazioni. L’autonomia delle automobili elettriche, ovvero la distanza percorribile tra una ricarica e l’altra, dipende da diversi fattori, tra cui il carico trasportato, le condizioni climatiche e di traffico, lo stile di guida, la batteria utilizzata e il peso del veicolo.

Il peso delle batterie incide sull’autonomia delle auto elettriche

L’autonomia delle auto elettriche è fortemente condizionata dal peso della vettura. La pesantezza delle automobili elettriche determina la quantità di energia necessaria per far muovere il veicolo. Quindi l’autonomia è variabile, in quanto non bisogna conteggiare solo il peso a vuoto dell’auto elettrica, ma anche il carico trasportato, il numero di passeggeri e il bagaglio. È tutto fin troppo semplice: maggiore è il carico, maggiore sarà la riduzione dell’autonomia. Le case automobilistiche si stanno prodigando molto per alleggerire quanto più possibile le auto elettriche, la strada più percorribile e percorsa al momento sarebbe quella dell’utilizzo di nuovi materiali sia per la composizione della vettura, sia per le batterie, che influiscono notevolmente sulla massa totale. Ad oggi, il peso medio delle batterie dei veicoli elettrici agli ioni di litio si attesta attorno ai 250-300 kg, ma può variare a seconda della capacità. Non va tralasciato che in alcuni casi, su alcuni modelli, le batterie installate arrivano a pesare anche 500 kg, vale a dire mezza tonnellata. Le batterie più diffuse al momento sono, per l’appunto, quelle agli ioni di litio, le quali donano una buona densità energetica ma hanno un prezzo elevato, la sicurezza ridotta, la degradazione nel tempo e la dipendenza dalle temperature. Ci sono però delle alternative, scopriamo quali.

Auto elettriche: le alternative alle batterie agli ioni di litio

La maggior parte delle auto elettriche sono alimentate da ioni di litio, ma in futuro potrebbe cambiare qualcosa. Un’alternativa sarebbe rappresentata dalle batterie a base di sodio, meno costose e più sicure, stabili e resistenti alle temperature. Le batterie allo stato solido, invece, sostituiscono l’elettrolita liquido con un materiale solido, risultando più sicure, durature e meno sensibili alle temperature delle batterie agli ioni di litio, ma con una densità energetica superiore. Degli studi e delle sperimentazioni si stanno ancora compiendo sulle batterie al litio-aria, che utilizzano l’ossigeno presente nell’aria come reagente chimico al posto del metallo, rendendole molto promettenti per la loro elevata densità energetica, paragonabile a quella della benzina, ma con numerosi problemi tecnici da risolvere. Oggi uno degli escamotage adottati dalle case costruttrici per ridurre il peso della auto elettriche incrementandone l’autonomia è la progettazione intelligente. Consiste in una simulazione al computer per trovare modi per ridurre il peso senza compromettere la sicurezza dell’auto. Si sta facendo molto ricorso alla fibra di carbonio, materiale già di massiccio utilizzo per le supercar, un elemento molto più leggero dell’acciaio, per creare componenti come il telaio e la carrozzeria delle auto elettriche. La fibra di carbonio, però, risulta essere un materiale molto costoso, fattore che ne determina lo scarso utilizzo nella produzione di serie.

Angelo Petrucci

Share
Pubblicato di
Angelo Petrucci
Tag: Elettrico

Recent Posts

Midsummer, ecco la barchetta firmata da Morgan e Pininfarina

La Midsummer, una barchetta elegante prodotta in serie limitata a 50 esemplari, nasce dalla collaborazione…

33 mins ago

La spettacolare livrea McLaren per il GP di Monaco è un omaggio a Senna

La McLaren omaggia Ayrton Senna con una livrea speciale per il Gran Premio di Monaco,…

41 mins ago

Mansory stravolge la MC20: la MCX Pergusa non sembra più lei

La Maserati MC20 trasformata da Mansory, ribattezzata “MCX Pergusa”, è un mix tra carbonio e…

5 hours ago

Finisce nel fiume con una Ferrari 488 Pista: ore per recuperarla

Un’incidente ha coinvolto una Ferrari 488 Pista nel fiume Simme, in Svizzera, ma non sembra…

5 hours ago

Convertire gli scooter a benzina in elettrici: ecco come funziona talet-e Power Kit

Si chiama Talet-e ed è la prima startup italiana che nasce con l'obiettivo di elettrificare…

6 hours ago

Andrea Iannone sfida la Dodge Challenger per aprire la seconda stagione di IN//OUT [VIDEO]

La web serie IN//OUT di Dodge Europe apre la seconda stagione con la confermatissima Ida…

6 hours ago