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L’autostrada che “parla” con le auto: il progetto sull’Autostrada Torino-Milano

Tempo di lettura: 3 minuti

È la A4 Torino-Milano l’autostrada scelta da ASTM e Volkswagen per presentare il suo progetto di autostrada intelligente. Da anni nelle nostre prove su strada vi parliamo della tecnologia Car2X. È la possibilità data alle automobili di connettersi e parlare con le infrastrutture e con le altre automobili, e dopo averla sempre citata come una possibilità per il futuro dell’automobile siamo finalmente di fronte al primo progetto di applicazione in Italia. ASTM e Volkswagen Italia hanno collaborato per mettere in pratica per la prima volta in Italia l’autostrada connessa su un tratto della A4 Torino-Milano.

Il progetto della ASTM, la AutoStrade Torino-Milano, uno dei leader mondiali nella costruzione di reti autostradali, prevede infatti di dotare l’autostrada A4 che collega Torino e Milano di un piano di connessione totale tra autostrada, auto e mezzi pesanti. Il primo progetto pilota è già partito ed è attivo in un tratto di 5 km tra Arluno e Rho. Il progetto completo, il cui investimento sarà attorno ai 600 milioni di euro, prevede l’installazione del sistema sulla Novara-Milano entro il 2024, e poi sull’intero percorso entro il 2030.

Il progetto di ASTM dell’autostrada che “parla” con le auto è stato presentato oggi alla torre PwC di Milano insieme a Volkswagen Italia, che ha collaborato alle fasi embrionali del progetto. Utilizzando una VW Golf dotata di tecnologia Car2X, infatti, è stato testato con successo il sistema nel primo tratto pilota. Ma di cosa si tratta? Gli operatori autostradali e i conducenti di auto e mezzi pesanti avranno la possibilità di scambiarsi informazioni in tempo reale sullo stato del manto stradale, del traffico o delle condizioni atmosferiche. Con questo continuo scambio di informazioni, sarà possibile quindi ridurre incidenti, congestioni ed emissioni inquinanti, adattando continuamente il flusso del traffico alla situazione del momento. Il sistema raccoglie le informazioni relative allo scenario momento per momento, e poi attiva l’adeguata risposta attraverso messaggi geolocalizzati, disponibili cioè a chi passa poi successivamente nello stesso punto. Il sistema fa a meno di una on board unit esterna, e funziona con il principio dell’intelligenza collettiva. In pratica, all’aumentare dei veicoli che utilizzeranno il sistema, questo progressivamente migliorerà.

Il software utilizzato per questo sistema si chiama Emeras, ed è sviluppato dalla Sinelec, la società tecnologica del gruppo ASTM, e garantisce l’integrazione con i sistemi ITS e l’interconnessione bidirezionale tra veicoli e infrastrutture. La tecnologia utilizzata in questo caso è di tipo cooperativo, cioè grazie alla cooperazione tra veicoli e infrastruttura è in grado di migliorare la sicurezza, il confort e ridurre la congestione autostradale. In più, questo sistema è fondamentale per un futuro insediamento della guida completamente autonoma. Se le vetture infatti sono in grado di comunicare tra di loro e con la rete autostradale, è quasi automatica l’attivazione della guida autonoma di livello massimo. 

“Entro il 2030 fino a 40 milioni di nostri veicoli opereranno sul software stack del Gruppo Volkswagen.” Ha dichiarato Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations and Public Affairs di Volkswagen Group Italia. “Le auto sono sempre più device su ruote e sempre più connesse tra loro, con l’infrastruttura e l’ambiente circostante. I potenziali benefici in termini di sicurezza, sostenibilità e user experience sono evidenti, così come è evidente il ruolo cruciale del software.”

Gli studi di PwC Italia mostrano come entro il 2025 il 100% delle auto dell’Unione Europea saranno connesse, e ben 20 milioni di vetture saranno dotate di guida autonoma, di cui 2,8 milioni nella sola Italia. Per questo, saranno importantissimi i lavori di ammodernamento delle autostrade. In questo, ASTM sarà una vera pioniera. La prima parte degli interventi previsti da ASTM sarà quindi realizzata sulla Milano-Novara, e poi estesa a tutta la Torino-Milano, previa autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità. Entro il 2030, poi, sono previste numerosissime opere di ammodernamento dell’autostrada.

Arriverà ad esempio il sistema di monitoraggio con sensori delle opere d’arte, l’introduzione degli attesissimi varchi intelligenti con sistema di pedaggio free-flow, senza stazioni, in modo simile alla A36, la Pedemontana Lombarda. Successivamente arriveranno anche asfalto riciclato al 70% per gli strati profondi e al grafene per quello superficiale, sistemi antinebbia, di rilevamento di marcia contromano e di merci pericolose. Infine, arriveranno anche distributori di idrogeno, per ora riservati alla sola Bolzano, e maggiori stazioni di ricarica di vetture elettriche. “Il progetto di innovazione tecnologica dell’A4 Torino-Milano proietta l’autostrada in una nuova dimensione che le consentirà di essere tra le più moderne ed evolute d’Europa.”, conclude l’Amministratore Delegato di ASTM, Umberto Tosoni. Che la A4 Torino-Milano diventi davvero un fiore all’occhiello d’Italia e un esempio per le autostrade di tutto il mondo?

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