in

BMW R 1250 R: il boxer vestito da naked

Epilogo amaro al 32° Rally Due valli per Andrea Vineis e Flavio Garella. Il protagonista del progetto Vita da Pilota - Autoappassionati.it in gara è uscito di strada durante la seconda prova speciale, Porcara 1.
Tempo di lettura: 3 minuti

Quando si associa l’appellativo ‘naked’ a una BMW si pensa subito alla R nineT, e dunque al fascino un po’ retrò supportato da moderna tecnologia. Tuttavia la Casa di Monaco ha in listino un prodotto che in questo segmento sa porsi all’avanguardia non solo tecnica ma anche prestazionale.

Grazie soprattutto all’evoluzione completa del motore boxer che in quest’ultima versione raggiunge valori di potenza e coppia davvero ragguardevoli uniti a una silenziosità di funzionamento e una fluidità di marcia, soprattutto ai bassi regimi, ancora migliorate rispetto al passato. Il nuovo boxer ShiftCam migliora anche nei consumi e nelle emissioni, grazie alla fasatura variabile e all’alzata variabile delle valvole di aspirazione.

BMW R 1250 R
Il motore boxer è da sempre il punto focale delle motociclette BMW.
Posizione di guida

Busto caricato leggermente in avanti è pensato per la guida sportiva e infatti l’anteriore si sente bene. Alla lunga la posizione però stanca, per via via delle ginocchia tanto piegate, anche se ci sono tre misure di sella 840-820-760mm (la nostra HP montava la più alta?!?). L’ imbottitura della sella è molto morbida e confortevole.

Completo e ben leggibile in ogni condizione il cruscotto TFT da 6.5’’, anche se abbiamo notato che l’indicatore del carburante non è presente in tutte le schermate ed è facile trovarsi in riserva mentre ci si distrae con l’indicatore dell’angolo di piega o con l’interfaccia del telefono.

Comodo il controllo Hill Holder. Il cavalletto laterale invece inclina poco la moto e occorre fare attenzione a dove si parcheggia, meglio mettere il centrale (compreso nel pack Touring), ben bilanciato nell’azionamento, che non richiede troppo sforzo.

Motore ed erogazione

Ottimo motore, pieno ai medi e che non disdegna un incredibile allungo fino a 8mila giri, anche se cambiando prima verso i sei mila si hanno grosse soddisfazioni. Piace molto la rotondità appena sopra il minimo, si possono percorrere tornanti in seconda senza premere la frizione e senza che il motore strattoni, anche se si apre il gas sottocoppia.

La “schiena” tipica del bicilindrico è sempre piena e corposa dai 2.000 fino a oltre quota 7.500 giri. Merito della fasatura variabile BMW Shiftcam, dove non si avverte il passaggio da un profilo della camma all’altro come avveniva su certi Honda VTEC del passato.

Piacevole il sound dell’Akrapovic, con sonori scoppietti in rilascio. Ora c’è un cambio Quick Shift con frizione antisaltellamento stupendi per la guida sportiva e in scalata, meno con un ritmo basso, dove salendo di rapporto, tende ad essere brusco. In quel caso conviene accompagnarlo con l’ottima frizione, peraltro dal carico leva irrisorio.

Scorrazzare su e giù per le strade di collina è una goduria in sella alla BMW R 1250 R.
Alla guida

E’ efficace nel misto veloce, ma non disdegna lo stretto, anche con marce alte e sfruttando la coppia. Reparto sospensivo è sempre efficace, ma anche confortevole. Non è mai troppo rigido, neppure con la regolazione Dynamic dell’ESA.

Piacciono e sono ben posizionate le tre mappature RAIN, ROAD e DYNAMIC, più la quarta DYNAMIC PRO personalizzabile. Piace anche il settaggio separato delle sospensioni che permette di divertirsi su fondi sconnessi, con motore e controlli in Sport, ma sospensioni smorzate.

I 240 kg invece si fanno poco sentire sul misto, complice il baricentro basso del motore, permette cambi di direzioni abbastanza rapiti e inserimenti fulminei, anche se il meglio lo dà nei curvoni veloci. In manovra il peso non si sente e anche in città muoversi tra le auto non è affatto difficile.

Ottimo il mordente in frenata, con un’elettronica che se interviene è poco invasiva. L’impianto si distingue anche per una buona modularità.

In autostrada il confort è buono fino a velocità di codice, poi l’assenza di cupolino infastidisce. Piacciono meno le vibrazioni continue al manubrio a medi regini, specie in rilascio, e alla lunga possono stancare.

Prezzo

I 15.100 € (+ 570 € per il pacchetto HP) richiesti non sono molti considerando i 4 anni di garanzia BMW e diventano quasi convenienti se paragonati i 16.500 € della BMW R nineT, più ‘modaiola’ ma dai contenuti tecnici decisamente meno evoluti.

Il costo totale può ovviamente salite, e di molto, se ci si fa prendere (ed è difficile non farlo) dai costosi optional, come il pack Comfort (570 €) quello Dynamic (cambio elettroassistito, luci diurne, mappatura Pro – 1.060 €) fino al Touring (cavalletto centrale, cruise control, sospensioni ESA, keyless ride, predisposizione del navigatore, supporti per le valigie – 1.700 €). Un investimento che saprà peraltro ripagare con anni di servizio e un valore residuo sempre elevato.

Testo di Mauro Giacometti – Prova su strada effettuata nel 2019

Maserati Spyder

Schumacher e la prova della Maserati Spyder a Fiorano [VIDEO]

i20 WRC VS i30 N

Hyundai i20 WRC VS i30 N: il divario tra una WRC e una hot hatch [VIDEO]