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Carri armati elettrici: negli USA i primi test con la Allison Transmission

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L’esercito Americano sta sviluppando insieme ad Allison Trasmission dei nuovissimi carri armati a trazione completamente elettrica. Il progetto è decisamente avanguardistico e, come per ogni progetto dell’esercito, va ben oltre le necessità dei normali utenti. La transizione energetica è infatti importante, me per gli scopi militari la decisione d’investire su questo tipo di tecnologia è evidente che l’esercito ha individuato dei vantaggi specifici sul campo di battaglia.

Carri armati elettrici: perché l’esercito americano li sta sviluppando

L’esercito americano ha dunque deciso di collaborare con Allison Trasmission che avrebbe già pronto il progetto di un powertrain che combini motore elettrico, generatore e inverter. Il sistema sarebbe capace di adattarsi sia agli attuali cingolati in dotazione ai militari sia carri armati di prossima generazione che arriveranno nei prossimi anni. Il fine ultimo di questo progetto è quello, infatti, di progettare da zero un carro armato totalmente elettrico o ibrido. I vantaggi risiederebbero nel poter garantire un’autonomia maggiore e muoversi producendo meno rumore. Il primo prototipo di propulsore sarà invece basato sull’M2 Bradley IFV (Infantry Fighting Vehicle).

Uno dei dispositivi principali su cui si sta sviluppando la tecnologia ibrida/elettrica è il generatore TIG (Transmission Integral Generator). Secondo il vicepresidente dell’azienda Allison Trasmission questo elemento “rappresenta una soluzione tecnica innovativa in grado di convertire l’energia meccanica della trasmissione in energia elettrica che può essere usata sul veicolo o come fonte di alimentazione esterna. Fornisce fino a 120 kW di elettricità e riduce la dipendenza dai tradizionali generatori trainabili“.

Carri armati elettrici: una “buona” notizia anche per le auto del futuro?

Non solo vantaggi tattici, la propulsione elettrica garantirebbe anche un surplus di potenza bruta che si tradurrebbe in prestazioni decisamente superiori, questo risultato sarebbe garantito dagli assali eGen Power, i quali integrano sia i motori che il cambio a molteplici rapporti.

Michael Cadiuex, direttore del Ground Vehicles Systems Center dell’esercito USA ha affermato:

Per l’esercito, l’elettrificazione rappresenta un mezzo per raggiungere molti obiettivi, anche molto diversi tra loroIn generale si può dire che con l’elettrificazione si potrebbero migliorare sia l’efficacia della fanteria sia le prestazioni dei veicoli“.

L’innovazione elettrica diventa sempre più pervasiva e giunge anche nel settore militare, un segnale molto forte che sottolinea anche la maturità della propulsione elettrica. L’ambito militare, ovviamente, non può permettersi d’impiegare tecnologie meno efficienti o meno affidabili, anzi ogni modifica deve essere apportata all’insegna del vantaggio sul campo. Ci auguriamo che tali mezzi siano impiagati il meno possibili e rimaniamo fiduciosi che questi investimenti troveranno applicazioni civili nei prossimi anni.

Adriano Cacciola

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