Curiosità

Ferrari Testa Rossa J: è elettrica e non proprio per tutti

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Potremmo parlare di restomod, o Elektromod, come l’ha soprannominato qualcuno, ma sarebbe comunque poco corretto. Parliamo della Ferrari Testa Rossa J, creata appositamente dalla Casa di Maranello per andare incontro alle richieste dei clienti più appassionati e, scommettiamo, dei loro giovani figli. Sì perchè la vettura che vedete nella foto di copertina a fianco all’originale del 1957, splendida ancora oggi, è in scala al 75%. 

Il progetto ha quindi visto la collaborazione di Ferrari stessa e della compagnia specializzata The Little Car Company, da anni nel settore delle cosiddette Junior Car. Da una parte, quindi, il Centro Stile di Maranello che si è occupato di studiare proporzioni e livree, dall’altra l’intervento della Little Car che ha riprodotto tutto il resto basandosi sui disegni originali conservati dal reparto Ferrari Classiche. 

Per scoprire l’importanza di un modello storico come la 250 Testa Rossa, basta scovare negli archivi il suo palmarès: 18 vittorie collezionate da cui seguirono tre mondiali marche (quello che oggi è il WEC), nel 1958, nel 1960 e nel 1961. Come se non bastasse, quattro vittorie alla 24 Ore di Le Mans (‘58, ‘60, ‘61, ‘62), in pratica, F1 escluse, una delle vetture di Maranello più vincenti di sempre. 

Addio motore termico: non è stata una questione di ingombri

Il modello in scala, perfettamente funzionante grazie a un motore elettrico e una batteria che garantisce fino a 90 km di autonomia, viene costruito come si faceva una volta, cioè battendo a mano l’alluminio della scocca così da “scolpirne” la forma, una forma che ancora oggi fa decisamente girare la testa. La stessa attenzione al dettaglio si ritrova anche negli interni. Il Centro Stile Ferrari ha progettato un unico sedile che può ospitare un adulto e un giovane, riproducendo il motivo del piping dei sedili originali. Il volante, firmato da Nardi, uno dei fornitori sorici anche del modello del 1957, è stato sviluppato con il sistema di rilascio più piccolo al mondo per favorire l’ingresso del guidatore.

Con quattro modalità di guida, a riprendere il concetto di Manettino ormai sdoganato sulle supercar del cavallino, cresce la velocità massima (fino a 60 km/h) mentre un roll-bar collegato al telaio e freni a disco (diversi dai tamburo originali del 1957) garantiscono la necessaria sicurezza. 

A questo punto chi la desidera può scegliere di personalizzarla anche grazie a un configuratore online (14 le livree storiche, 53 i colori della carrozzeria). La Ferrari Testa Rossa J verrà prodotta in 299 unità e sappiate che è lunga poco meno di una citycar: 3,1 metri di lunghezza. 

La Testa Rossa J non è omologata per l’utilizzo su strada e può essere guidate a partire dai 14 anni di età ma non avete ancora scoperto quanto costa: 93.000 euro, esenti tasse e optional.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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