Curiosità

Ford e la guida autonoma: continuano gli esperimenti negli Stati Uniti

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Già al giorno d’oggi ordinare una cena sullo smartphone è un gioco da ragazzi: sono infatti ormai molte le app che permettono, ozio non ti conosco, di ordinare tutto senza alzarsi dal divano se non quando il fattorino arriva alla porta per consegnare l’ordine. E se invece del fattorino arrivasse un’auto a guida autonoma?

Ford sta infatti cercando di dare nuova linfa vitale alle sue ricerche sulla guida autonoma e per farlo ha stretto una partnership con Postmates, brand leader nel settore delle consegne on demand. La partnership, prevede, infatti, per ora solo sulle strade di Miami, l’introduzione di alcuni Transit Connect, con l’intento di studiare il ruolo dei veicoli a guida autonoma nelle attività di consegna.

Progettati per apparire in tutto e per tutto dei veicoli a guida autonoma, la flotta di Transit Connect è in realtà guidata da una persona che non interagisce con i clienti se non in caso di necessità. L’obiettivo è quindi quello di abituare le persone alla bontà del progetto sul quale Ford sta investendo molte risorse, in ottica di un futuro nel quale, per alcuni tratti, sarà possibile lasciare all’auto il compito di “guidarsi”.

Inoltre, i veicoli sono stati customizzati ad hoc, con un sistema di tre vani di dimensioni diversa, posizionati sul lato passeggero e posteriormente, ideati sia per proteggere il cibo sia per effettuare in modo efficiente le consegne, servendo più clienti su un unico percorso. Un test utile per sviluppare il design e le fattezze del vero veicolo a guida autonoma che Ford costruirà entro il 2021.

L’addetto del ristorante digiterà, poi, il proprio codice di accesso sullo schermo e, contestualmente, uno dei vani si aprirà in modo da poter inserire il cibo all’interno. Ogni vano, inoltre, ha due porta bicchieri in modo da non doversi preoccupare di perdere metà delle bevande ordinate durante il transito. Quando il veicolo arriverà a destinazione, il cliente riceverà una notifica di testo per ritirare la consegna, direttamente sotto casa.

I clienti saranno anche agevolati dalle istruzioni audio che indirizzano l’interazione e le luci che andranno a illuminare il vano designato. L’obiettivo della ricerca, infatti, è soffermarsi sul primo e l’ultimo miglio dell’esperienza di consegna e valutarne le caratteristiche aiutando le realtà locali a espandere il loro spettro di azione e offrire migliori soluzioni ai clienti coinvolti.

La guida autonoma è dietro l’angolo, che sia un bene o un male è parere personale.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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