Milano è da sempre una delle città più dinamiche del mondo. I ritmi nel capoluogo lombardo sono veloci, sostenuti e non tutti riescono a reggerli. Allo stress che genera la frenetica vita lavorativa si somma una vera e propria piaga, quella della viabilità. Per migliorarla, in città si pensato di dare il via nel 2024 alla realizzazione di quattro vertiporti presso i quali si muoveranno degli aerotaxi elettrici, in poche parole dei veri e propri taxi volanti.
Milano è la capitale italiana dell’economia, della moda, del lifestyle, elementi che fanno del centro lombardo una città sempre più esclusiva. Milano sogna in grande e tenendo fede a tutto ciò darà il via nel 2024 ai lavori per la realizzazione di quattro vertiporti, due dei quali in città in zona Citylife e Porta Romana ed altrettanti presso le aree aeroportuali di Linate e Malpensa.
Questa è la soluzione per contrastare i tempi di collegamento tra l’area urbana e gli scali milanesi in vista anche dei giochi olimpici invernali del 2026. Saranno quindi degli aerotaxi elettrici a risolvere, o tamponare, la problematica della viabilità. Il progetto è stato riferito da Armando Brunini, amministratore delegato della Sea (la società controllata dal Comune che gestisce gli scali di Linate e Malpensa), il quale ha comunicato la futura costituzione di una nuova società controllata dalla Sea stessa, con la partecipazione di Skyports e di un fondo aeroportuale. L’investimento che porterà i taxi volanti a Milano sarà di circa 30 milioni di euro, per un fatturato ipotizzato nel 2030 intorno ai 13 milioni di euro.
I prezzi per salire sui taxi volanti delle corse per Malpensa saranno stabiliti dal gestore del servizio e dovrebbero aggirarsi sui 120 euro a persona. Questi prezzi subiranno un abbassamento a 70-80 euro quando saranno disponibili velivoli più capienti, in grado di trasportare da quattro a sei passeggeri e non solo due. Questo servizio è principalmente indicato per la clientela dei voli business e first. La soluzione resterebbe quindi inaccessibile ai viaggiatori meno facoltosi, i quali dovranno ancora sgomitare per salire su un taxi oppure arrangiarsi con i mezzi pubblici. Stando alle previsioni, i viaggiatori saranno circa 2000 al giorno nel 2030.
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