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Intervista a Guido Tocci, direttore Dacia Italia: i modelli di oggi e gli obiettivi futuri

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Guido Tocci, romano, dal 1990 è in Renault Italia dove ha ricoperto incarichi sempre più importanti fino a raggiungere il timone di Dacia Italia nel 2021 dopo essere passato nel ruolo di direttore generale della rete di vendita dei Marchi associati al Gruppo Renault. Al Salone di Parigi Dacia ha svelato la sua nuova identità di marca, presentando in primis il nuovo logo già protagonista sulle calandre dei veicoli che vedremo nelle concessionarie Dacia nei prossimi mesi.

Con Guido Tocci abbiamo, quindi, parlato di presente e futuro. Da una parte una gamma completa, che conta sulle performance di veri e propri cavalli di battaglia come Duster e Sandero, senza dimenticare le buone performance di Jogger che ha debuttato pochi mesi fa e di Spring nel segmento delle elettriche compatte. Da qui si delinea un futuro in parte già anticipato dalla concept Bigster in esposizione sullo stand parigino.

Spring, Duster, Sandero e Jogger. La gamma si può dire completa?

In questo momento possiamo definire la gamma Dacia sicuramente completa. Siamo presenti nei vari segmenti, senza dimenticare il contributo dato da Spring tra le elettriche, e siamo pronti nel 2023 a svelare su Jogger il primo motore ibrido che sarà anche il primo nella giovane storia della Marca. Questo non è altro che una sorta di antipasto di ciò che vedremo nei prossimi anni, mentre oggi pensiamo che con questi modelli possiamo soddisfare le esigenze di tanti automobilisti.

L’arrivo del nuovo logo cambierà l’identità visiva del Marchio portando tutta la gamma più in alto: cambieranno anche i prezzi?

Per Dacia è un momento di passaggio. Vogliamo che questo brand passi nella percezione dei clienti e del mercato da un concetto di low cost che è stato fino a ieri, e che non rinneghiamo, a un concetto di smart buy; vogliamo posizionarsi in modo differente sul mercato, pur rimanendo un brand semplice e soprattutto molto chiaro con il cliente. Vogliamo offrire prodotti che siano essenziali, essere alla portata di tutti e allo stesso tempo essere un po’ cool; il Manifesto che vedete qui a Parigi anticipa in parte le idee che abbiamo in testa per il futuro. Tornando il presente, oggi per avere le Dacia con i nuovi loghi deve attendere almeno cinque mesi, mentre i veicoli con i vecchi loghi possono essere disponibili già in due mesi. Come avrai capito, siamo in una fase di forte transizione nella comunicazione Dacia.

Come sta andando Jogger in Italia?

Stiamo per chiudere il primo anno di commercializzazione di Jogger in Italia e possiamo dirci soddisfatti. Il concetto di un’auto che riesce a mixare le sue caratteristiche da crossover, familiare e allo stesso tempo multispazio ha avuto un buon impatto sul mercato italiano. Nei primi tre mesi dal lancio abbiamo avuto una grande risposta per la versione 7 posti, oggi siamo al 50% tra 5 posti e al 50% posti con la 7 posti. Anche a livello di allestimenti vende bene la Prestige Up, ciò non toglie che il prossimo anno vogliamo rilanciare Jogger perchè la sensazione è che ovviamente abbiamo molto da fare per aumentare la sua notorietà.

La Spring avrà un’evoluzione in futuro oppure arriveranno altre elettriche al suo posto?

La Dacia Spring con il nuovo logo: la vedremo nei prossimi mesi circolare anche sulle strade italiane

Per noi la Spring è stata un’opportunità incredibile e nei primi mesi in cui è arrivata sul mercato realizzato performance incredibili, complici gli incentivi. Ora non si può dire lo stesso e parlo a nome del mercato delle elettriche in Italia; abbiamo clienti che si pongono tante domande, dai leciti dubbi sui costi dell’energia alla poca rendita degli incentivi attuali. A prescindere da questo scenario, crediamo molto in Spring e credo che nel futuro a lungo termine avremo delle novità sulla gamma Spring.”

Prima della Bigster vedremo altri modelli?

Prima della Bigster vedremo sicuramente almeno un altro modello, che possiamo chiamare tranquillamente come nuovo Duster atteso per il 2024. In Dacia stiamo cercando di accelerare su questo progetto del quale Bigster rappresenta l’idea di fondo con quei 25 centimetri in più che non vedremo sulla versione stradale. Duster ha un attaccamento emotivo anche da parte dei clienti che è incredibile, basta osservare sui social la fan base. Bigster, o nuovo Duster, rappresenterà una grandissima opportunità perchè potremo alzare i listini e rivolgerci a una nuova clientela. Oggi lavoriamo sull’immagine e sull’opinione che i clienti percepiscono di Dacia, senza questi aspetti non si può progettare il futuro.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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