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John Elkann: “Una Ferrari con la guida autonoma? Sarebbe triste”

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Ha preso il via, a Torino, l’Italian Tech Week. Tra conferenze di pregio e tante discussioni su futuro e tecnologie c’è stato anche modo di parlare di futuro dell’auto. Presenti niente meno che il presidente di Stellantis, John Elkann e, collegato dal Texas, Elon Musk, il patron di Tesla, l’avanguardista dell’automotive.

Amici nel privato, non a caso Musk ha ricordato i primi tempi della sua azienda quando in pochi credevano nel progetto, era il 2008, e l’imprenditore visionario trovò proprio nel nipote dell’Avvocato uno dei suoi più fedeli sostenitori, l’argomento è finito sulla guida autonoma. In Tesla ci credono molto, moltissimo, qui in Europa un po’ meno o quanto meno le acque si sono raffreddate dopo che, solo fino a pochi anni fa, si parlava solo di guida autonoma e poco o niente di elettrico. Poi le cose si sono ribaltate…ma questo è un altro discorso.

Proprio in un momento della discussione amichevole tra Elkann e Musk, moderata dal direttore della Repubblica Maurizio Molinari, il discorso è finito proprio su quell’argomento, la guida autonoma. Vero è che tra 4 anni sarà già ora di parlare della prima Ferrari elettrica della storia, annunciata proprio da Elkann per il 2025, ma sulla guida autonoma il discorso cambia: “Una Ferrari a guida autonoma? Sarebbe triste perché lo spirito del cavallino è proprio quello di poterla guidare.”

Una frase che non lascia dubbi. Per meglio sintetizzare il discorso, Elkann ha usato un esempio calzante: “Quando avevamo cavalli e carrozze, esistevano le corse ippiche ma quando sono scomparsi i cavalli e le carrozze le corse ippiche sono continuate e sono molto apprezzate: per questo la Ferrari dovrebbe continuare ad essere quello che è “, ha concluso il 45enne Chairman di Stellantis.

Insomma, lo avete capito. L’elettrificazione sembra ormai inevitabile, anche se ti chiami Ferrari. Le regole sulle emissioni si fanno sempre più stringenti e tutto il mondo dell’auto deve adeguarsi. Quando però si parla di dare tutto in mano a un computer, beh, esistono già le metropolitane senza conducente.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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