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La nuova Rimac non sarà elettrica? I nanotubi e il ritorno del Diesel

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Una nuova Rimac potrebbe presto prendere vita. Nulla di strano, se non fosse che la prossima hypercar del brand croato potrebbe non essere elettrica, ma con un motore a combustione tutt’altro che convenzionale. Si parla addirittura di un sofisticato sistema composto da nanotubi e alimentato a Diesel. Scopriamo meglio come il Diesel potrebbe alimentare la nuova Rimac.

Una hypercar a Diesel? Sì, col sistema di nanotubi della nuova Rimac

Mentre si parla ancora dell’incomparabile successo della Rimac Nevera, la Casa balcanica sta studiando e realizzando una nuova hypercar. Fin qui nessuna sorpresa, anzi, se non fosse che tanti addetti ai lavori hanno dato per scontato che questa futura hypercar fosse esclusivamente elettrica, ma un’intervista del CEO Mateo Rimac rilasciata ai microfoni di Autocar ha spiazzato le previsioni (logiche) di tutti. Il brand croato sarebbe al lavoro sulla realizzazione una vettura “sostenibile”, ma per farlo potrebbe sperimentare una tecnologia inedita utilizzando i classici combustibile come Diesel, benzina e idrogeno.

Proprio così, grazie alla tecnologia dei nanotubi come possibile fonte di energia per un motore elettrico, il quale godrebbe dell’alimentazione derivante dal riscaldamento di carburanti. Rimac sta lavorando a stretto contatto con una start-up che sta sperimentando la tecnologia in piccola scala e che presto potrebbe essere ottimizzata, in quanto i risultati sono interessanti, con un’efficienza energetica dell’80% contro il 30-40% circa dei classici motori a combustione interna. Secondo Rimac, il processo di riscaldamento produce CO2 e altri gas, ma con valori di gran lunga inferiori rispetto ai tradizionali propulsori termici. Una tecnologia all’avanguardia e inusuale per una hypercar, con quest’ultima che potrà attirare a sé anche l’interesse degli “elettroscettici”.

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