Il 2 novembre scorso, anche se la notizia è passata in sordina sui media nazionali, è avvenuto un importante evento che sottolinea ancora una volta il travaso di tecnologia tra il mondo dell’automotive e quello dell’ingegneria aerospaziale e non solo. Protagonisti i nuovi materiali compositi di Lamborghini, studiati in Italia e già inviati in orbita.
Sabato scorso, dalla Wallops Flight Facility della NASA in Virginia, il vettore Northrop Grumman Antares è partito direzione Stazione Spaziale Internazionale (ISS) : tra i suoi equipaggiamenti, anche un set di campioni di materiale composito realizzati da Automobili Lamborghini presso la factory di Sant’Agata Bolognese.
Il lancio si inserisce nel quadro di una campagna di test sponsorizzata dall’ISS U.S. National Laboratory e sovraintesa dal Houston Methodist Research Institute. L’attività congiunta di ricerca sui materiali compositi avanzati in fibra di carbonio è stata avviata due anni fa da Automobili Lamborghini e Houston Methodist Research Institute.
E’ mirata ad analizzare la risposta di cinque differenti materiali compositi prodotti da Lamborghini alle sollecitazioni estreme indotte dall’ambiente spaziale, in vista di future applicazioni su modelli della Casa di Sant’Agata Bolognese e in ambito medico.
Ancora una volta un’Italia all’avanguardia e che fa parlare di sè.
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