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Matteo Messina Denaro e l’ossessione per la Jaguar di Diabolik: c’è un curioso retroscena

Tempo di lettura: 2 minuti

Ormai è sulla bocca di tutti: Matteo Messina Denaro, il boss mafioso più ricercato d’Italia, è stato catturato a Palermo dopo 30 anni di latitanza. Come spesso accade tra queste figure malavitose esistono diversi soprannomi. Tra i suoi c’era “Diabolik”, un soprannome non casuale, il motivo?

Il capo di Cosa Nostra era appassionato di fumetti dello spietato assassino con la maschera che, come lui, uccideva e commetteva reati senza scrupoli. Inoltre, Messina Denaro aveva, tra le sue innumerevoli passioni anche quella per le Jaguar, proprio come il personaggio inventato dalle sorelle Giussani.

La richiesta di montare un mitra sul cofano della Jaguar

Secondo quanto riportato nella testimonianza di Giacomo Di Girolamo, ad oggi l’unico autore della prima biografia non autorizzata del latitante dal titolo “Matteo Messina Denaro: l’Invisibile”, il boss mafioso risultava essere talmente ossessionati dalla vita e dall’auto di Diabolik da chiedere al suo carrozziere di fiducia, anch’esso affiliato, di poter montare un mitra sul cofano della sua auto, proprio come fece Diabolik sulla sua Jaguar E-Type. Inutile dire che il meccanico si rifiutò di procedere una volta conosciuta l’identità del richiedente…

Jaguar E-Type

Sicuramente la realizzazione di una Jaguar così sarebbe stata il massimo della sfarzosità e dell’estremo che tanto piacevano al mafioso, ma sicuramente un’auto simile avrebbe portato su di sé numerosi sguardi, cose che di certo Messina Denaro non poteva proprio permettersi data la sua lunghissima latitanza.

Tutte le auto di Matteo Messina Denaro

Per questo, al fine di non dare mai nell’occhio, il boss mafioso andava in giro con vetture comuni, e dal piglio più sobrio, che si potevano facilmente nascondere in un parcheggio. A partire dal suo primo omicidio a 18 anni, il mafioso ha viaggiato tra Trapani, Palermo, Mazara e Castelvetrano a bordo di una Golf GTI bianca, successivamente a bordo di un’Alfa Romeo 164 nuovamente di color bianco dove era solito incontrarsi e viaggiare anche con Totò Riina.

Com’e spesso accade la passione non risulta soddisfatta se non diventa realtà, pertanto Matteo Messina Denaro comprò una Jaguar, un Carrera, con il cui andava al mare durante le sue passeggiate domenicali prima di iniziare la sua latitanza nel 1993.

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Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani.
Così è nato l'amore per i motori e per la scrittura giornalistica.
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