Continua la crescita del brand Polestar. Con Polestar 4, il nuovo SUV coupé elettrico appena presentato al Salone di Shanghai, la Casa svedese mostra al mondo il suo secondo SUV su piattaforma nativa elettrica dopo la “3”, combinando l’aerodinamica tipica delle coupé, dal design elegante e allo stesso tempo affilato, con la capienza e l’abitabilità tipica di un SUV. Non a caso, Polestar 4 è più grande di Polestar 2 e più piccola di Polestar 3, ponendosi idealmente nel mezzo andando incontro alle esigenze di chi cerca la sportività sotto varie forme ma non vuole rinunciare a viaggiare comodo.
SUV o crossover, tra poco capiremo meglio come definirlo, Polestar 4 si posiziona nel pieno del segmento D con 4,84 metri di lunghezza (e ben 2,99 metri di passo) ma guai a chiamarlo versione coupé della già esistente 3. C’è una netta differenza che riguarda, in particolare, la parte che dal montante centrale alla coda. Non riguarda i cerchi e nemmeno la firma luminosa, bensì il lunotto: la Polestar 4 è la prima vettura stradale che ne è totalmente priva, così come venne proposta questa soluzione sulla concept Precept dalla quale la nuova Polestar 4 ha preso chiaramente spunto.
Veniamo al dunque e scopriamo dimensioni, interni, motori, prestazioni e prezzo di Polestar 4.
Prezzi Polestar 4
Ancora prematuro parlare di prezzi di Polestar 4. Oggi, giorno della presentazione, sappiamo dirvi che la Polestar 4 farà il suo debutto in Cina, d’altronde c’è il colosso Geely dietro la Casa sportiva svedese, dove verrà prodotta nell’innovativo stabilimento di Hangzhou Bay, alimentato al 100% da energia rinnovabile. A inizio 2024 la Polestar 4 arriverà in Europa e in altri mercati, tra cui l’Italia. Maggiori dettagli, però, non arriverrano prima dell’inizio del 2024 quando contiamo di poter provare la vettura in anteprima.
Polestar ha dato però un riferimento di circa 60.000 euro come prezzo iniziale di Polestar 4, senza specificare se questo si riferisce a un mercato europeo specifico o se si tratta di una normale conversione dalla valuta cinese, mercato dove ricordiamo debutterà Polestar 4. Sappiamo, anche, che nel listino prezzi di Polestar 4 la dotazione di serie sarà molto completa ma si potrà integrare con pacchetti dedicati. Tra questi ricordiamo:
Plus Pack: nuovi equipaggiamenti che aumentano il comfort e la tecnologia a bordo
Plus Pro Pack: idem come sopra e vernice inedita, tetto elettrocromato e illuminazione interna migliorata
Nappa Pack: rivestimenti in pelle Nappa certificata di origine non animale, ventilazione, massaggio e altoparlanti integrati per i sedili anteriori
Pilot Pack: include Pilot Assist (guida autonoma livello 2)
Performance Pack: cerchi da 22″, freni Brembo 4 pistoncini, tuning telaio Polestar Engineered, dettagli swedish gold per freni, cinture sicurezza e tappi valvola gonfiaggio ruote
In conclusione, è difficile stimare quello che potrebbe essere il prezzo di Polestar 4. 60.000 euro è una cifra indicativa, sicuri sono invece i prezzi della Polestar 2 (da 55.800 euro) e della Polestar 3 (da 93.750 euro). La Polestar 4 costerà da 60.000 euro in su, sicuramente meno dei quasi 94.000 euro del SUV da 4,90 metri che sfrutta la stessa piattaforma.
Motori Polestar 4
Due le configurazioni per i motori di Polestar 4 che la rendono la più veloce Polestar mai costruita. Nella configurazione Dual Motor, quella capace di sviluppare 544 CV con la trazione integrale, Polestar 4 accelera da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi. I motori, di tipo sincrono a magneti permanenti, sono collegati a una trasmissione a rapporto singolo con frizione scollegabile, mentre la versione Single Motor ha un rapporto a singola velocità come sulla maggior parte delle elettriche. Quest’ultima parte da 272 CV e offre fino a 343 Nm di coppia contro i 686 Nm della Dual Motor. Velocità massima 200 km/h per la Dual Motor 544 CV e 180 km/h per la Single motor da 272 CV, con la sola trazione posteriore.
Presenti le sospensioni semiattive sulla top di gamma che, grazie alla batteria standard da 102 kWh, promette fino a 560 km di autonomia nel ciclo combinato WLTP. La frizione di cui sopra serve a disinnescare l’intervento del motore quando non necessario, così da risparmiare ulteriore energia ai fini dell’autonomia complessiva. Tutte le Polestar 4 caricano fino a 200 kW in corrente continua e fino a 22 kW in alternata. Inclusa la ricarica bidirezionale (l’auto può restituire energia al sistema) e la funzione V2L (vehicle-to-load), quindi l’auto può fungere da enorme powerbank sul modello di quanto già propongono oggi i modelli Hyundai Ioniq 5, Ioniq 6 e Kia EV6. Presente anche la pompa di calore ai fini della miglior efficienza.
Sulla Dual Motor il guidatore può selezionare la modalità di funzionamento dei due motori di Polestar 4: con Range si premia l’autonomia, ovviamente con Performance si innesta la modalità “divertimento” che rende più pronta la risposta del pedale per richiedere il massimo dai due propulsori. Viene chiamato all’ordine solo il principale, montato a cavallo dell’asse posteriore, in modalità Range. Sottointeso che la versione Single Motor da 272 CV è anche quella che promette l’autonomia maggiore: fino a 600 km in WLTP in attesa dei dati ufficiali dopo i test di omologazione.
Motore
0-100 Km/h
Velocità Massima
Coppia Massima
Single Motor 272 CV
7,4 secondi
180 km/h
343 Nm
Dual Motor 544 CV
3,8 secondi
200 km/h
686 Nm
Dimensioni Polestar 4
Prezzi ancora indefiniti, non è lo stesso discorso per le dimensioni Polestar 4:
Lunghezza: 4,84 metri
Larghezza specchietti inclusi: 2,14 metri
Altezza: 1,54 metri
Passo: 2,99 metri
Con un’altezza libera dal suolo di 16,6 centimetri, Polestar 4 punta su un linguaggio stilistico che abbiamo già visto promosso sulla più voluminosa “3” pur rafforzando quei concetti, il lunotto quasi del tutto chiuso è uno di questi, visti sulla Concept Precept. Non sono stati rimossi per intero i finestrini posteriori bensì si nota il taglio da vera coupé che rende unica la silhouette della nuova Polestar 4.
I fari sono i Dual Blade, mentre l’efficienza aerodinamica ha comportato una completa riprogettazione del fondo vettura, la scelta delle maniglie a scomparsa e della vetratura a filo della carrozzeria senza cornice. La Polestar 4 è realizzata sulla piattaforma SEA (Sustainable Experience Architecture) del gruppo Geely e con dimensioni di questo genere diventa concorrente di Tesla Model Y e Ford Mustang Mach-e.
Veniamo, però, alla vera peculiarità che distingue lo stile degli esterni di Polestar 4 da tutte le sue future concorrenti. La coda della vettura, che offre uno sbalzo degno di nota, si caratterizza per l’assenza del lunotto: il tetto panoramico si estende oltre la seconda fila, quindi supera la linea dove idealmente si trova la testa di chi siede sul divanetto posteriore. Può essere elettrocromico o meno, ma è sempre offerto nella dotazione standard.
Chiudono le dimensioni di Polestar 4 il bagagliaio (da 500 a 1.536 litri) cui si aggiungono i 15 litri del frunk frontale, dove posizionare i cavi di ricarica.
E la visibilità? Ci pensa la telecamera posteriore, che trasmette le immagini in alta definizione sul grosso display centrale (o sul retrovisore digitale), certo è che chi preferisce fidarsi dei propri occhi potrebbe trovare questa mancanza un grosso difetto. Stilisticamente, aver rinunciato al lunotto ha permesso l’installazione della retrocamera in alto, così da avere un raggio di visione più ampio. Niente specchietti digitali per Polestar 4: visto il suo approccio avveniristico, non sarebbero affatto guastati. Da 20 a 22 pollici la gamma di cerchi offerti.
Interni Polestar 4
Così come per gli esterni, anche gli interni di Polestar 4 prendono ovviamente spunto dalla concept Precept. Tanti i materiali bio utilizzati che confermano la natura green di questo veicolo elettrico decisamente spazioso all’interno grazie ai quasi, tolto quel centimetro, 3 metri di passo. Un esempio è dato dal tessuto a maglia su misura che proviene al 100% da PET (il materiale che compone le normali bottigliette) riciclato. C’è anche il vinile MicroTech bio-attributed e la pelle Nappa certificata di origine NON animale sono un ulteriore assenso verso un uso di materiali che premiano la circular economy. Il MicroTech, già utilizzato su Polestar 3, è invece un vinile ottenuto dall’olio di pino.
Il primo dei materiali citati è inedito e viene usato per la prima volta su Polestar 4. Anche qui è stato anticipato su Precept e vede la collaborazione della scuola Svedese di industria tessile (tale Borås Textilhögskolan). Non prevede sprechi: ogni pezzo, ogni rivestimento è realizzato su misura. PET riciclato anche per i tappetini e l’ECONYL per altre parti degli interni, derivate da reti da pesca riciclate. Ulteriore utilizzo di materiali BIO con NFPP (polipropilene a fibra naturale), con risparmio del 50% della plastica e, di conseguenza, il 40% di peso in meno da calcolare rispetto a un materiale tradizionale.
Lato tecnologia, gli interni di Polestar 4 propongono un display centrale da 15,4 pollici, disposto orizzontalmente, che si bassa su Android Automotive e sulla Snapdragon Cockpit Platform. Ha Google integrato con tutti i servizi correlati (Assistant, Maps, Play) e tutto il sistema si aggiorna in automatico grazie agli aggiornamenti Over-the-Air. L’unico optional per gli interni è l’impianto audio Harman Kardon (12 altoparlanti, potenza 1.400 Watt) che vede ulteriori due casse integrate nei poggiatesta scegliendo il Nappa Pack opzionale.
Opinioni Polestar 4 - Prova su strada
Polestar 4 è sicuramente un veicolo maturo e pensato per il futuro che attende il mondo dell’auto. Con prezzi indicativi a partire da circa 60.000 euro, si posiziona esattamente a metà tra Polestar 2 e la più grande 3, dalla quale prende spunto per la piattaforma nativa elettrica del gruppo Geely, mentre il design è frutto del centro stile svedese come si può apprezzare dalle immagini degli esterni. Ci sono i fari Dual Blade, una cura aerodinamica particolare e la peculiarità del lunotto…assente. Sì, perchè il vetro panoramico prosegue oltre la linea del divanetto e tutto viene relegato all’elettronica: telecamere e sensori permettono di avere la percezione di cosa avviene dietro la vettura anche se è certo che rinunciare al vetro posteriore potrà lasciare interdetti i primi clienti.
Due le configurazioni di motori offerte (Single Motor, trazione posteriore, 272 CV; Dual Motor, trazione integrale, 544 CV) e tanta sicurezza con nove airbag di serie, dodici telecamere, radar a dodici sensori a ultrasuoni. Anche l’head-up display da 14,7 pollici contribuisce a mantenere alto il livello di attenzione del conducente, il cui livello di stanchezza viene continuamente monitorato per assicurare la piena gestione del veicolo. Con il Pilot Pack opzionale, il mantenimento di corsia permette una volta selezionata la freccia di svoltare in sicurezza per effettuare un sorpasso. Molta attenzione ai materiali riciclati impiegati in abitacolo, per favorire l’importante economia circolare, meno alla bilancia: a vuoto la Polestar 4 pesa tra i 2,23 e le 2,32 tonnellate in base alla versione.
Bene la ricarica con 200 kW in corrente continua che permette soste veloci alle colonnine HPC. Autoonomia vicina ai 600 km da verificare al primo test della nuova Polestar 4.