Ah Parigi, la città dell’amore e delle coppiette, dove tutto sembra bello ed idilliaco fino a che non ci si vive. Già perché un conto è fare i turisti, un altro è vivere la città con tutti i suoi dissidi e le polemiche. Questa volta parliamo dei limiti di velocità a Parigi. Ad entrare nel mirino c’è la Périphérique, ossia la tangenziale che gira attorno alla capitale francese e sulla quale la sindaca socialista Anne Hidalgo aveva già ridotto i tanto odiati limiti da 90 a 70 orari.
Ora il passo successivo non è l’innalzamento, quatdo l’abbassamento, si passa infatti da 70 a 50 km/h. Le prime polemiche non hanno tardato ad arrivare: il ministro dei Trasporti Clèment Beaune, già sul piede di guerra, non ha convalidato la decisione del Comune.
“Penso che non sia una buona idea e non la convalideremo”, ha fatto sapere Beaune ai microfoni di France Info. “Se il Périphérique, dove ogni giorno circolano 1,2 milioni di auto, è gestito dal Comune di Parigi, una modifica dei limiti di velocità necessita ovviamente di un’approvazione dello Stato”. A questo segue la replica del vicesindaco Emmanuel Grégoire: “Abbasseremo il limite di velocità anche se il governo non darà il suo ok”.
Il ministro Beaune si è però detto disponibile all’idea di una corsia riservata ai veicoli in sharing, condivisi da due o più passeggeri, diciamo che ha mediato una soluzione più razionale: “E’ una buona idea, ma se contemporaneamente si limita la velocità a 50 kmh penso che si vuole far impazzire la gente”.
La replica del Comune non si è fatta attendere: “Oltre 500.000 persone vivono nei dintorni del Périphérique – ha detto Grégoire – e ne subiscono ogni giorno l’inquinamento. La riduzione di velocità consentirebbe di beneficiare di un’aria più respirabile e di poter dormire più serenamente riducendo l’inquinamento acustico. Ancora una volta, il governo sceglie la polemica di bassa levatura e cede alle sirene delle lobby dell’auto”.
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