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Ponte sullo Stretto: dopo il voto in Senato, è ufficiale

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Il Ponte sullo Stretto si farà, è ufficiale. Il voto favorevole espresso dal Senato approva la realizzazione dell’opera che unirà la Sicilia alla Calabria, e di conseguenza al Continente. Il via libera del Senato arriva con 103 voti favorevoli, quindi il Ponte sullo Stretto è legge.

Il Ponte sullo Stretto di Messina si farà: è ufficiale

Arriva il via libera del Senato, il Ponte sullo Stretto si farà, è legge. Sono stati i 103 voti a favore a fornire l’approvazione dell’opera, a poco sono quindi serviti i 49 voti contrari ed i 3 astenuti, l’OK del Senato c’è ed il Ponte sullo Stretto di Messina si farà. I senatori hanno quindi dato il via libera definitivo al decreto (dl n. 35) per la costruzione della nuova infrastruttura che collegherà la Calabria con la Sicilia, unendo, di fatto, tutta l’Italia da Nord a Sud, eccezion fatta per la Sardegna. La decisione del Senato bissa quella della Camera dei Deputati datata 13 maggio 2023, definisce l’assetto della società Stretto di Messina SpA e riavvia le attività di programmazione e progettazione del Ponte sullo Stretto.

Ponte sullo Stretto di Messina: via ai lavori nel 2024, costerà 13,5 miliardi di euro

Bisognerà attendere il 2024 per l’inizio dei lavori di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina che dovrebbe essere completato entro il 2030. Nei prossimi mesi, inoltre, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti valuterà se bandire un concorso per dare un nome al nuovo viadotto che consentirà di creare 100.000 posti di lavoro. Alla Camera dei Deputati è stato presentato un emendamento che prevede il costo complessivo di realizzazione dell’opera è di circa di 13,5 miliardi di euro come indicato dal Def. Il testo, inoltre, prevede che venga presentata una relazione finale sul progetto che dovrà essere analizzata dal Consiglio di Amministrazione della società Stretto di Messina SpA che sarà composto da cinque membri: il Presidente e l’Amministratore Delegato saranno designati dal Ministero dell’Economia e della Finanza d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre i restanti tre saranno scelti rispettivamente dalle Regioni Calabria e Sicilia e da Rfi ed Anas. Per velocizzare i tempi e snellire la burocrazia, nel decreto legge è stato inserito un articolo aggiuntivo che disciplina le procedure espropriative necessarie per la realizzazione del viadotto creando un “cassetto virtuale” online per velocizzare lo scambio di documenti e comunicazioni, oltre ad un “fascicolo virtuale” per garantire la massima trasparenza delle procedure. La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina porterà anche al completamento dell’autostrada A19 Palermo-Catania, al potenziamento del trasporto pubblico nell’area dello Stretto di Messina ed un piano di comunicazione da 7 milioni di euro che verranno investiti nei prossimi sette anni. Non mancherà, infine, un monitoraggio antimafia nella realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.

Salvini: “Non è il Ponte di Messina, è il ponte degli italiani”

È una vittoria della maggioranza che compone il Governo Meloni. Naturalmente è entusiasta anche Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il leghista ha detto:

Non è il Ponte di Messina, è il ponte degli italiani. È una decisione storica, definitiva, attesa da più di 50 anni. Nella manovra di bilancio del prossimo inverno ci saranno i primi stanziamenti necessari ad avviare i lavori. Avremo 100.000 tonnellate di emissioni di CO2 in meno. Farà risparmiare 6 miliardi di euro l’anno ai siciliani per mancati collegamenti. Il Ponte sullo Stretto di Messina è un’impresa che non ha eguali al mondo. Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Quando Brunelleschi cominciò il lavoro della Cupola, c’erano perplessità, dubbi, critiche, incertezze perché all’epoca era la cupola più grande al mondo ma ancora oggi lo è e ha resistito al tempo, alle guerre, alle alluvioni”.

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