Categorie: Motorsport

Presentata la Ferrari 488 Challenge

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Nel corso delle Finali Mondiali Ferrari, andate in scena a Daytona lo scorso week end, sono stati tolti i veli alla nuova Ferrari 488 Challenge che scenderà in pista nelle serie internazionali del Ferrari Challenge dedicati ai clienti del cavallino.

Sono già passati 25 anni dalla prima stagione e si sono disputate più di 1000 gare con altrettanti piloti che hanno partecipato ai tre campionati organizzati in tre diversi continenti. Tanti i driver professionisti che dopo l’esperienza con le auto del Challenge hanno poi fatto il salto di categoria nei campionati internazionali GT e prototipi (Grand-Am, IMSA, FIA WEC e non ultima la 24 Ore di Le Mans).

La 488 Challenge, la prima equipaggiata con un propulsore turbo a scendere in pista nel monomarca Ferrari, è la più potente vettura nella storia del Challenge grazie ai 670 CV del V8 da 3.9 derivato direttamente dal motore della 488 GTB, vincitore dell’International Engine of the Year Award nel 2016. Il livello di performance si sposta quindi in alto grazie all’inteso sviluppo a livello motoristico, aerodinamico e telaistico, abbassando di un secondo il tempo sul giro sulla pista di Fiorano della precedente 458 Challenge EVO, fermando il cronometro sul nuovo record di 1’15”5.

Rispetto al V8 di serie della 488 GTB, la powertrain della 488 Challenge presenta una mappatura specifica del propulsore, ottimizzata per la performance racing, abbinata a rapporti del cambio più corti. La gestione della curva di coppia è stata ottimizzata per aiutare anche i gentlemen driver a trovare il giusto punto di staccata sfruttando a pieno la potenza del turbo. La trasmissione F1 DCT dispone inoltre di una nuova strategia del cambio che permette alla vettura di accelerare da fermo fino al regime massimo in quarta marcia in soli sei secondi. Tra i miglioramenti realizzati si conta una riduzione del peso complessivo della powertrain.

Per quanto riguarda la dinamica veicolo, debutta per la prima volta su vetture Challenge, il sistema di controllo SSC (Side Slip Control), brevetto Made in Maranello, integrato nei sistemi veicolo a supporto del Traction Control per una migliore gestione delle tutte le fasi di ingresso, percorrenza e uscita curva dove è assolutamente necessario distribuire a terra la potenza senza far pattinare le gomme posteriori.

Per permettere ai piloti del Challenge di adattare la vettura sempre più al proprio stile di guida, le funzioni di controllo veicolo (trazione e frenata) sono gestite ora in modo indipendente grazie alla presenza di tre manettini. Uno viene dedicato unicamente al controllo delle funzioni di frenata mentre gli altri due, posti ai lati del volante, sono dedicati al controllo di trazione e al differenziale elettronico.

Le modifiche più evidenti nella 488 Challenge rispetto alla 488 GTB riguarda però l’aspetto esteriore, ovvero l’aerodinamica. Per raggiungere l’obiettivo tecnico prefissato di aumentare l’efficienza aerodinamica della vettura nel rispetto del design, gli ingegneri hanno lavorato a stretto contatto con il Centro Stile Ferrari. E’ stato così rielaborato il layout dei radiatori anteriori, invertendo l’inclinazione, ora rivolta verso la sezione posteriore. Questa soluzione migliora il flusso d’aria nei radiatori nelle condizioni tipiche dell’attività in pista mentre, allo stesso tempo, riduce la resistenza. La nuova disposizione ha inoltre richiesto nuove aperture nella parte inferiore del paraurti anteriore, davanti alle ruote. Il paraurti è stato completamente riprogettato, con uno splitter anteriore più pronunciato così da aumentare la deportanza anteriore e bilanciare così il carico posteriore, con un miglioramento del 7 % in termini di efficienza rispetto alla 458 Challenge EVO.

Interamente nuovo il cofano anteriore con tre prese d’aria e flap integrati per indirizzare verso il posteriore il flusso d’aria calda proveniente dai radiatori. Per aumentare la stabilità alle alte velocità, la 488 Challenge presenta un’ala posteriore più grande, con un profilo simile a quella usata sulla 488 GTE che ha trionfato nel Campionato Costruttori del FIA World Endurance Championship 2016, elemento che da solo aumenta l’efficienza del 9 % rispetto alla 458 Challenge EVO. Le prese sui fianchi posteriori convogliano il flusso d’aria con lo scopo di raffreddare i freni posteriori, ottimizzando al tempo stesso il carico aerodinamico, mentre le prese d’aria motore sono posizionate lateralmente sotto lo spoiler, sfruttando l’elevata pressione generata in questa zona.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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