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Sciopero benzinai: l’Italia rischia di rimanere a secco

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Uno sciopero dei benzinai attanaglierà la viabilità delle strade ed i piani di viaggio degli automobilisti italiani. Gli addetti alle pompe di benzina incroceranno le braccia per diversi giorni, a spingerli ci sarebbe lo stato di vetustà in cui vertono le aree di servizio, il prezzo esoso del carburante e lo scarso rapporto qualità/prezzo della ristorazione sulla rete autostradale.

Sciopero benzinai: pompe chiuse per tre giorni

I benzinai saranno quindi in sciopero per tre giorni. Ad essere particolarmente coinvolti nella protesta sarebbero gli impianti di distribuzione dei carburanti presenti su tutta la rete autostradale italiana. I distributori resteranno chiusi dalle ore 22.00 del 13 dicembre 2022 fino alla stessa ora di venerdì 16 dicembre. Ad annunciare lo stato di sciopero dei benzinai sono state diverse associazioni come Faib Confesercenti, Fegica ed Anisa Confcommercio, le quali in un comunicato congiunto, hanno espresso le motivazioni che hanno portato a questa decisione che stravolgerà la viabilità nazionale ed internazionale, creando non pochi grattacapi agli automobilisti e viaggiatori in un periodo dell’anno in cui la rete autostradale è pesantemente affollata per via delle vacanze di Natale.

Sciopero benzinai: il comunicato ufficiale

Faib Confesercenti, Fegica ed Anisa Confcommercio hanno diramato un comunicato congiunto ufficiale in merito allo sciopero dei benzinai. Nella nota si denuncia:

Lo stato di assoluto degrado a cui sono state sottoposte le aree di servizio autostradali, sia in termini di prezzi dei carburanti e della ristorazione, del tutto abnormi e fuori mercato, sia in termini di standard qualitativi. In questi giorni circola ancora una bozza di Decreto Interministeriale che ha il solo scopo di perpetuare le condizione di privilegio acquisite dalle società concessionarie (private) a scapito dell’interesse degli automobilisti (anche professionali) costretti a pagare pedaggi capestro, carburanti più cari ed un panino come se fosse acquistato nel centro di Tokyo. Insieme alla proclamazione dello sciopero le Organizzazioni di Categoria hanno chiesto alla Commissione per lo sciopero nei pubblici servizi, l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione delle vertenze collettive di interesse nazionale, così come da normativa vigente”.

Angelo Petrucci

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