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Si chiude un’era per Lamborghini: la Aventador e il suo V12 vanno in pensione

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Stoppati gli ordini per la supercar italiana. La vera e propria fine di un’era, si può catalogare così la decisione presa in casa Lamborghini. L’azienda italiana ha deciso di stoppare gli ordini riguardanti la Lamborghini Aventador.

Assegnati tutti gli esemplari della Ultimae, la serie celebrativa che sarà costruita in 350 unità con carrozzeria coupé e 250 in versione roadster, i dirigenti Lamborghini hanno di fatto chiuso il portafoglio ordini della V12 a motore centrale. Si assembleranno le ultime vetture già prenotate prima di dire definitivamente addio al modello costruito a Sant’Agata.

La supercar Made in Italy viene da dieci anni di carriera decisamente brillanti, contribuendo con i fatti al crescente successo recente della Lamborghini nel mondo. Quest’auto venne presentata come erede della Murcielago nel lontano 2011, portando con sé il debutto assoluto della monoscocca in carbonio.

Nel tempo la gamma ha subito importanti evoluzioni con allestimenti speciali e serie limitate dedicate a specifici mercati. Tutte però hanno sempre mantenuto la trazione integrale, il cambio automatico robotizzato ISR ed il V12 6.5 litri aspirato. La prima versione della Aventador (la LP700-4) erogava 700 CV, ma nel tempo la potenza è salita fino ai 780 CV della Ultimae appena presentata, sempre senza l’ausilio della elettrificazione.

La Lamborghini non ha ancora comunicato il numero finale di Aventador prodotte, ma bisogna tener conto che nel settembre del 2020 era già stata raggiunta quota 10.000, il valore più elevato mai ottenuto dal Toro per un modello V12. Dalla Aventador sono derivati anche alcuni dei modelli più esclusivi dedicati ai collezionisti: la Veneno, la one-off SC18 Alston, la Aventador J in esemplare unico, la Centenario, la Sian Ibrida e la più recente Countach LPI 800-4, i cui 112 esemplari previsti sono già stati tutti venduti.Così come la Aventador ha sostituito la Murcielago, ora tutti attendono di conoscere quale vettura prenderà il suo posto. Si vocifera di un’ibrida che potrebbe essere commercializzata tra il 2022 ed il 2023.

Autore: Angelo Petrucci

Redazione Autoappassionati.it

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