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Stellantis, eFuel: sì ai carburanti sintetici, alternativa immediata all’elettrico

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Colpo di scena sulla via dell’elettrificazione che sta coinvolgendo Stellantis. Per voce del CEO Tavares, è iniziata ufficialmente la sperimentazione degli eFuel, o carburanti sintetici, su 28 famiglie di motori omologati come Euro 6 e prodotti dal 2014 in avanti. In altri termini, Stellantis e i suoi ingegneri stanno studiando una soluzione immediata per abbassare considerevolmente le emissioni dei 28 milioni prodotti in questi 9 anni che circolano abitualmente sulle strade di tutto il mondo.

Una notizia che va letta, però, tra le righe: con questa dichiarazione, non viene meno il rispetto della strategia Dare Forward 2030 che prevede, entro la fine del decennio, la vendita di veicoli esclusivamente elettrici da parte dei 14 marchi appartenenti a Stellantis. Gli eFuel, tornati di strettissima attualità nella consapevolezza che è impossibile sostituire in così pochi anni il parco circolante attuale con vetture solo più elettriche, sono parte integrante che Stellantis ritiene strumenti utili per ridurre le emissioni di anidride carbonica e lottare contro il cambiamento climatico. In parole estremamente riduttive, gli eFuel sfruttano la combinazione tra l’idrogeno ottenuto per elettrolisi dall’acqua e l’anidride carbonica presente in atmosfera.

Non si sanno ancora i costi, ma nella pratica gli eFuel diventerebbero un’opzione semplice per decarbonizzare le proprie auto senza necessità di sostituirle, senza necessità di investire in tempi brevissimi sulle infrastrutture di ricarica o cambiando il sistema di alimentazione del motore.

Stiamo raddoppiando gli sforzi nella nostra lotta contro il riscaldamento globale testando il carburante carbon-neutral come soluzione complementare al nostro approccio olistico di decarbonizzazione. La nostra strategia di elettrificazione va avanti con regolarità e grande impeto. Allo stesso tempo, dobbiamo individuare anche alternative intelligenti per gestire le emissioni di CO2 per gli 1,3 miliardi di auto ICE esistenti”, ha affermato Carlos Tavares, CEO Stellantis. “Lavorando per garantire che i nostri motori Stellantis siano ‘eFuel-friendly’, intendiamo fornire ai nostri clienti un altro strumento nella lotta contro il riscaldamento globale, con una soluzione che potrà avere un impatto pressoché immediato. Si tratta di una ulteriore iniziativa per raggiungere il traguardo di zero emissioni entro il 2038”.

Sono 28, come anticipato, le famiglie di motori Diesel/benzina che Stellantis sta validando per implementare gli eFuel. Il protocollo di validazione complessiva include, tra gli altri, test su emissioni allo scarico, capacità di avviamento, potenza del motore, affidabilità, interazioni con l’olio lubrificante, il serbatoio, i filtri e l’impianto di alimentazione. Se si arriverà all’obiettivo, tra il 2025 e il 2050 si potranno risparmiare fino a 400 milioni di anidride carbonica emessa in atmosfera.

Stellantis ha già stanziato più di 30 miliardi di euro nell’elettrificazione ma, come dimostrato, sta già studiando soluzioni complementari come gli eFuel. L’obiettivo di Dare Forward 2030 è di arrivare alla decabornizzazione totale entro il 2038 con modeste compensazioni delle emissioni restanti.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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