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Test – Mercedes-Benz Classe A 180 CDI

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L’ultima volta che siamo stati a bordo della Classe A eravamo sulla neve di Courmayeur per testare gli pneumatici invernali Alpin A4 di Michelin. Ora abbiamo scelto di provare più a fondo la nuova compatta di Mercedes per confermare le ottime impressioni che ci aveva dato tra le curve ghiacciate della Valle D’Aosta. Le gomme sono le stesse, l’auto è la A 180 Blue Efficiency Automatic CDI in allestimento Sport.

La rivoluzione targata Mercedes

Il modello precedente è totalmente differente dalla nuova Classe A, in condivisione è rimasto quasi solo il nome del modello e i fregi Mercedes. Una silhouette bassa e slanciata (lunga 4.292 mm, larga 1.780, alta 1.433) contraddistingue questa vettura, cerchi da 17, finestrini alti, specchietti con frecce direzionali integrate e fiancate scolpite da linee fluide la rendono più affascinante e snella quando la si guarda di lato. Il frontale è piuttosto sportivo, ma nelle configurazioni Executive e Sport il paraurti rimane un po’ anonimo, mentre nell’allestimento Premium è proprio un bel vedere. Al centro del muso troviamo la caratteristica Stella di dimensioni generose sostenuta da due lamelle che formano la calandra centrale mentre ai suoi lati vi sono i bei fari Bi-Xeno con luci diurne a LED. La parte posteriore si presenta con due scarichi ovali agli opposti, un piccolo spoiler e il gruppo ottico dal design molto originale che si fa notare soprattutto quando le luci sono accese.

Le novità estetiche non finiscono qui. Anche all’interno è tutto nuovo, a partire dal volante sportivo a tre razze con 12 pulsanti e l’impiego di cuciture decorative a contrasto sulla plancia morbida, sui braccioli e sulle porte. Una nota di merito riguarda i sedili in pelle e tessuto neri, anch’essi con decorazioni bianche, che regalano un tocco di eleganza, mentre l’accento sportivo è dato dalla seduta ben contenitiva e dal poggiatesta integrato (nelle versioni Sport e Premium). Le bocchette d’areazione sono cinque, una per ogni lato e ben tre nella consolle centrale al di sotto del modulo di navigazione. Quest’ultimo è una sorta di tablet esterno – ma non removibile e senza touchscreen – che a nostro parere sarebbe stato più appagante a livello estetico se fosse stato integrato nel cruscotto. La sua utilità invece è fuori discussione, poiché svolge il ruolo d’interfaccia grafica non solo per il navigatore, ma anche per tutti gli altri comandi della strumentazione centrale.
Cinque posti omologati, in quattro si possono affrontare anche lunghi viaggi dato che lo spazio per le gambe nei sedili posteriori soddisfa anche i più alti. Il comfort dei passeggeri ha fatto sì che il bagagliaio sia stato un po’ trascurato, infatti la capienza è di 341 litri, leggermente inferiore alle dirette concorrenti.

Quasi “astemia”, ma con poco brio

Saliamo a bordo, le regolazioni del sedile sono molteplici così come quelle del volante e trovare la posizione ideale è un gioco da ragazzi. Infiliamo la chiave nell’apposito alloggiamento, la giriamo e il motore da 1,8 litri turbodiesel prende vita. Subito ci si rende conto del silenzio che regna all’interno dell’abitacolo ottimamente insonorizzato, mentre dall’esterno si sente, seppure in modo molto leggero, il classico rumore che emettono i normali motori a gasolio.
1796 cm3 e soli 109 cavalli possono far pensare che la potenza non sia in grado di soddisfare, ma questo propulsore ha superato le aspettative, rivelandosi un ottimo compagno di viaggio sia in città che nelle trasferte più lunghe. Certo, il fatto che sia abbinato al cambio automatico doppia frizione 7G-DCT – che vi consigliamo caldamente in caso di dubbio tra automatico e manuale – rende il lavoro più semplice, regala un’accelerazione fluida e più relax nella guida cittadina, grazie anche ad un sistema start&stop molto intelligente (disinseribile tramite il pulsante ECO) e mai invadente.

Uno sterzo quasi perfetto e un assetto rigido supportano uno stile di guida molto sportivo, ma i quasi 110 cavalli della 180 CDI non portano mai la vettura al limite delle sue capacità mantenendo una grande sicurezza di guida, ma quando ci si vuole divertire e osare di più questo propulsore soddisfa fino ad un certo punto. Se quel che cercate è un compromesso (più che valido) tra velocità e consumi vi consigliamo di considerare il 200 CDI (1795 cm3 e 136 CV) o il 220 sempre turbodiesel (2143 cm3 e 170 CV) che farà sicuramente parlare di sé.
Il vero punto di forza della compatta tedesca è il consumo, sempre basso in qualsiasi situazione, e ben vicino ai dati dichiarati dalla Casa, con percorrenze medie totali da noi riscontrate tra i 5 e i 6 l/100 km, un’efficienza che rivela costi di gestione piuttosto bassi. Le prestazioni sono comunque di tutto rispetto, lo zero-cento viene coperto in 10,6 secondi , la velocità massima è di 190 Km/h e la coppia è di 260 Nm.
La visibilità è invece uno dei punti deboli di questa vettura; i designer Mercedes hanno puntato molto su una linea bellissima con ampi montanti nella zona posteriore ma così facendo hanno sacrificato l’area visiva del guidatore.

Questo è il dilemma

Una vera e propria rivoluzione quella attuata dagli uomini di Mercedes, che hanno trasformato un’auto dedicata a un pubblico prevalentemente femminile in una vettura elegante e sportiva per un target molto più ampio. Ora, che questo modello sia molto ben riuscito è fuori dubbio, ma le concorrenti sono tante e ben accreditate. A partire da Alfa Romeo con la Giulietta per finire con Volkswagen e l’intramontabile Golf, passando per Audi A3, Volvo V40 (novizia come la Classe A) e la BMW Serie 1, la vera e propria rivale storica di Mercedes. Questa volta le due Case tedesche condividono il segmento di appartenenza e poco più, dato che la “A” è a trazione anteriore mentre la “1” è posteriore a favore del divertimento, ma anche l’aspetto estetico è piuttosto differente e, a mio parere, a favore di Mercedes.
Il prezzo di partenza è di 22.990 Euro per il 180 BlueEFFICIENCY con motore a benzina da 1.6 litri, invece per il modello da noi provato 180 CDI BlueEfficiency Automatic, il prezzo è di 26.030 Euro a cui però dobbiamo aggiungere 1.380 Euro per l’allestimento Sport.

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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